Aiuti economici dalla Regione per chi adotterà cani e gatti

Aiuti economici dalla Regione per chi adotterà cani e gatti PROPOSTA DI FORZA ITALIATENDE A REGOLAMENTARE LA TUTELA DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE Aiuti economici dalla Regione per chi adotterà cani e gatti Previsto lo stanziamento di 500 mila euro per le spese di vaccinazione e mantenimento Corsia preferenziale agli anziani con l'obbligo di sottoporre le bestiole a visite periodiche Maurizio Tropeano La Regione, attraverso i Comuni, è pronta ad erogare un contributo economico per i privati cittadini che adottano cani e gatti abbandonati o ricoverati presso le apposite strutture. L'idea innovativa è contenuta in una proposta di legge presentata dal gruppo regionale di Forza Italia che intende regolamentare in modo organico la tutela degli animali di affezione. Spiega il vicecapogruppo azzurro, Beppe Pozzo, primo firmatario del documento: «Abbiamo previsto uno stanziamento di 500 mila C che sarà assegnato ai Comuni per rimborsare o le spese di vaccinazione oppure per contribuire al mantenimento degli animali d'adozione adottati da privati cittadini». E' prevista anche una corsia preferenziale per le persone sole o anziane che avranno la priorità nell'assegnazione delle risorse. Il testo prevede anche un sistema di controlli per evitare eventuali speculazioni incentrato sull'obbligo per i privati adottanti di sottoporre gli animali a visite periodiche presso i veterinari delle Asl. In mancanza di queste verifiche o in presenza di accertato stato d'incuria, l'animale dovrà essere restituito. Ma il sostegno economico diretto ai cittadini non è l'unica novità della proposta di Forza Italia. Spiega ancora Pozzo: «La Regione promuove la sperimentazione, con la collaborazione delle Asl competenti per territorio e delle associazioni protezionistiche, della cosiddetta "pet therapy", cioè la possibilità di introdurre animali d'affezione presso ospedali, case di cura, residenze sanitarie assistenziali, asili e scuole, per facilitare una terapia del benessere a favore di persone anziane o soggette a sindromi depressive o di solitudine». Aggiunge il consigliere: «L'obiettivo è quello di diffondere la consapevolezza del benessere procurato all' uomo dal rapporto con gli animali d'affezione e favorirne l'eventuale adozione». La proposta di legge introduce anche lo strumento delle «adozioni a distanza degli ani¬ mali ricoverati presso le strutture pubbliche e private». Per questo motivo la Regione promuove campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica anche attraverso i programmi scolastici, finalizzati all'educazione e al rispetto degli animali. Il documento contiene norme che condannano il maltrattamento e l'abbandono degli animali, lo sfruttamento ai fini di intrattenimento o accattonaggio, l'utilizzo nei combattimenti e nelle competizioni violente. Si prevedono anche le responsabilità e i doveri del proprietario o detentore dell'animale e si ribadisce il divieto di abbandono e di soppressione «se non per pericolosità per l'incolumità delle persone o grave malattia». Il progetto introduce anche una serie di divieti. Il primo: sono proibite in tutto il territorio regionale le mutilazioni corporee a scopo estetico su animai d'affezione, salvo non siano praticate chirurgicamente dal medico veterinario entro i primi 15 giorni di vita dell'animale. Il secondo: non possono essere utilizzate o detenute esche avvelenate. Il terzo: sono vietati gli spettacoli, esposizioni e competizioni che comportano maltrattamenti per gli animali. Proibite tutte le forme di combattimento. La Regione, in caso di impiego di animali in pubblicità, spettacoli, esibizioni o manifestazioni a scopo di lucro impone il versamento da parte degli organizzatori di una quota pari al cinque per cento dell'incasso. Su queste risorse esiste un vincolo di spesa: devono essere investite in iniziative per il benessere degli animali. Per diventare realtà il progetto di legge dovrà essere approvato dal Consiglio regionale, dove per altro è depositato anche un testo di Alleanza Nazionale che «prevede contributi regionali ai Comuni che riservano nei canili pubblici sezioni annesse o distaccate, adibite al ricovero per felini randagi o che prevedono la costruzione di apposite strutture di ricovero e cura», spiega la consigliera Patrizia D'Onofrio. E' probabile che i due testi vengano in qualche modo unificati anche se non saranno votati prima della fine dell'anno. La proposta di Forza Italia potrebbe dare una mano a risolvere II problema dei tanti cani e gatti abbandonati

Persone citate: Beppe Pozzo, Maurizio Tropeano, Patrizia D'onofrio, Pozzo