Friuli, ecco il patto llly-Cecotti

Friuli, ecco il patto llly-Cecotti Friuli, ecco il patto llly-Cecotti Il sindaco leghista di Udine: Bossi non mi caccia? Forse non può UDINE Lo «strano accordo» tra il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Uly, e Sergio Cecotti, sindaco leghista dimissionario di Udine, esce allo scoperto e viene presentato ufficialmente alla stampa. «Il dialogo era partito mesi fa - ha detto Bruno Malattia, leader dell'Associazione culturale "Una Regione in comune", durante la conferenza di ieri - e oggi siamo felici per l'accordo raggiunto. Il nostro obiettivo era quello di rinnovare la Regione. Siamo convinti che Illy e Cecotti lo possano fare». Cecotti ha ribadito di essere pronto per «completare il rilancio della città di Udine, cominciato cinque anni con la soluzione data ad alcuni problemi e ad alcune emergenze»; Illy ha confermato la stima per Cecotti auspicando da lui «un contributo fattivo soprattutto per quanto riguarda i temi dell'innovazione e della riforma degli enti locali. Entrambi questi settori, infatti - ha sorriso Illy possono contare sia sullo scienziato, sia sull'uomo politico che ha già guida- to questa Regione e ha fatto bene il sindaco a Udine». Durante la presentazione dell'accordo, Cecotti non si è sbottonato più di tanto chea la possibilità di allargare la propria coalizione anche ad altre forze politiche, in particolare a quelle dell'Ulivo, all'opposizione in consiglio comunale in scadenza 18 giugno. «Non sono uomo di compromessi - ha detto Cecotti - nel senso che, se lo fossi, avrei potuto cedere alle lusinghe di Scajola. Abbiamo un progetto per la città e con questo - ha aggiunto - ci sottoponiamo al giudizio degli elettori, che sono in definitiva i giudici finali». Quanto ai rapporti con il Carroc¬ cio, e alle dichiarazioni di Bossi, che nei giomi scorsi aveva detto di non ritenere utile espellerlo dal partito perchè non intende fare martiri, Cecotti ha commentato: «Non mi cacciano dalla Lega Nord? Forse non lo possono fare, forse pensano che io abbia ragione». «Come fanno a cacciarmi - ha aggiunto - se sanno che ho ragione? Come fanno a cacciarmi se il programma della candidata della Casa delle Libertà in Friuli-Venezia Giulia, Alessandra Guerra, viene fatto a Roma e a Milano, con una dimostrazione palese della sfiducia degli organi nazionali dei partiti della Cdl nei riguardi della dirigenza regionale?», [r. i.)