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Fallita l'Opa di Gnutti su Prima Industrie spa ALL'OFFERTA HA ADERITO SOLO IL 40Zo DEL CAPITALE Fallita l'Opa di Gnutti su Prima Industrie spa MILANO Va a vuoto il tentativo di Opa su Prima Industrie, lanciata da Newco Laser di Emilio Gnutti al prezzo di 7,5 euro per azione: ieri, giorno di chiusura del periodo d'offerta partito il 10 marzo, risultano essere state apportate solo 203.193 azioni ordinarie pari al 4,41720Zo dei titoli oggetto dell'offerta. L'Opa totalitaria della società veicolo, che ha come azionisti come Interbanca (30,760Zo), Earchimede della Hopa (18,460Zo), GP Finanziaria della famiglia Gnutti (6,150Zo), Fingruppo Holding (6,150Zo) e Meliorbanca (12,310Zo), era stata giudicata come «ampiamente inadeguata» dal consiglio di amministrazione di Prima Industrie lo scorso 10 marzo, perché il prezzo ufficiale delle azioni si era costantemente mantenuto al di sopra del corrispettivo proposto, perché i piani industriali di Newco Laser erano considerati «generici e indeterminati» e, infi¬ ne, perché non era «assolutamente condivisibile» il piano di delisting della società quotata, con buone performance, al Nuovo Mercato di Milano. Le condizioni per l'efficacia dell'offerta erano di un adesione di un minimo del 500Zo più un'azione del capitale sociale di prima industrie. L'offerente si riservava la facoltà di accettare un quantitativo di azioni inferiore, precisando tuttavia - si leggeva nel prospetto informativo dell' offerta - che laddove le adesioni siano inferiori al 340Zo del capitale dell'emittente, l'offerta si intenderà comunque inefficace. La società ha come azionista di riferimento la Erste International di Mansour Rafie Youssef con il 17,l0Zo, seguita dal fondo Cambria (10,70Zo), da Helios Private Equity (90Zo) e da Almond (80Zo). Gli altri soci rilevanti, sulla base degli aggiomamenti Consob, sono Sviluppo Italia (4,80Zo) e Gianfranco Carbonato (4,80Zo), amministratore delegato di Prima Industrie.