«Lasceremo Porta Palazzo con la garanzia del posto» di Grazia Longo

«Lasceremo Porta Palazzo con la garanzia del posto» L'ASSESSORE TESSORE ABBANDONA IL DURO CONFRONTO CON GLI AMBULANTI «Lasceremo Porta Palazzo con la garanzia del posto» Grazia Longo Un dialogo tra sordi. L'assessore al commercio assicura che si impegnerà perché ogni ambulante torni al suo posto? Loro replicano di non crederle. I commercianti chiedono di essere spostati davanti alle Porte Palatine? Elda Tessore risponde con «no» che più secco non si può. Gli altri incalzano, urlano e sbraitano? Lei si alza e abbandona la riunione. Assemblea infuocata, ieri sera al Sermig, per discutere sul trasferimento del mercato di Porta Palazzo in vista dei lavori di riqualificazione. Un progetto - «un ipotesi di progetto» puntualizza l'assessore per calmare gli animi - da 26 milioni di euro per rifare il plateatico, sistemare la rete idrica ed elettrica, costruire un sotterraneo per i carretti. Tre i punti cruciali dell'incontro-scontro. La rassegnazione dei posti - «Se non ci ridate i nostri, ci incateniamo in migliaia davanti al Comune e piazziamo le bancarelle in piazza castello» -, i tempi lunghi dei lavori e la paura di perdere i clienti a causa dello smembramento del mercato. Sì, perché il piano del Comune prevede il trasloco delle 750 bancarelle della piazza in tre diversi punti: viale centrale di corso San Maurizio (orto-frutta), piazza Don Albera (contadini e casalinghi), via Priocca (macellai). Elsa Tessore ha la grinta giusta per tenere testa alle centinaia di persone intervenute all'assemblea. Ma non è facile. Perché se suona convincente quando garantisce che «per ovviare al problema parcheggi, sarà destinato alla sosta l'ultimo tratto del viale interno di corso San Maurizio, tra via Sant'Ottavio e il Po», in altri momenti attira su di sé soltanto fischi. Innanzitutto sui tempi dei lavori. «So 18 mesi vi sembrano troppi. Bene, abbiamo deciso di dividere di procedere con tre lotti, tre appa ti diversi per accelerare l'attività. Inizieremo nel maggio 2004 e finiremo entro un anno, massimo 14 mesi». Non la stanno neanche a sentire: «Non possiamo crederle, la sua promessa di avere la commissione del mercato entro febbraio è caduta nel vuoto». L'assessore spiega «che non ci sono stati i tempi tecnici, che la commissione sarà elettali 13 maggio e che l'amministrazione comunale terrà conto di tutte le sue osservazioni». «Balle - sbotta Massimo Gallo - il Comune finora ha dato retta solo ai sindacaati. Ma noi non ci sentiamo affatto rappresentati da loro. Vogliamo essere spostati tutti insieme e alla fine vogliamo rioccupare i nostri soliti posti». L'annuncio, da parte della Tesore, della revisione del regolamento per favorire la riassegnazione delle medesime postazioni non viene considerato sufficiente. La tensione sale ogni momento di più. Gli inviti alla moderazione si sprecano, sia tra i più ragionevoli del pubblico, sia dal tavolo dei relatori. Non serve a niente. La situazione diventa ingovernabile quando viene respinta l'ennesima richiesta di un passaggio nella vicina piazza delle Porte Palatine. «Sarebbe la soluzione ideale» insiste anche il consigliere della circoscrizione 7, Alfredo Orofino. «O lì o da nessuna parte» incalzano gli ambulanti. Elda Tessore è stanca di ripetere «che non si può per via degli scavi archeologici». Si alza, saluta e se ne va. Assemblea infuocata al Sermig per discutere il trasferimento delle bancarelle necessario per riqualificare l'area I commercianti: «Siamo pronti a incatenarci davanti alMunicipio e anche a occupare tutta piazza Castello» Un momento del duro confronto tra l'assessore al commercio Elda Tessore e gli ambulanti di Porta Palazzo avvenuto ieri sera al Sermig

Persone citate: Alfredo Orofino, Elda Tessore, Elsa Tessore, Massimo Gallo