Le prospettive della Uè al centro delle strategie di Franco Bruni
Le prospettive della Uè al centro delle strategie BRUNI Le prospettive della Uè al centro delle strategie Franco Bruni I INTEGRAZIONE europea — è stata essenziale per lo sviluppo dell'industria e dell'economia italiane. Le prospettive dell'Unione europea e del suo mercato unico devono restare al centro della strategia delle nostre imprese. Soprattutto di quelle meno grandi, per le quali la competitività internazionale è più importante del favore dei governanti nazionali. Si avvicina il semestre di Presidenza italiana dell'Unione e la voce degli industriali dovrebbe avvertirsi più chiara e forte a proposito dei temi europei. Il momento dell'Europa è difficile ma importantissimo. Si sono accentuate divisioni e rivalità nazionali, mentre urgono le scadenze della Convenzione e dell'allargamento. Si scontrano due modelli d'Europa: quello «comunitario», in cui gli stati membri rinunciano a quote crescenti della loro autonomia delegando poteri ad organi centrali, e quello «intergovernativo», in cui tale rinuncia non avviene e le decisioni comuni debbono limitarsi a quelle raggiungibili con compromessi bizantini, baratti di favori, bracci di ferro. L'Italia è cruciale nel sospingere l'Europa in una delle due direzioni. Può catalizzare il consenso di tanti paesi piccoli e medi nella direzione comunitaria o mettersi a gareggiare in prepotenza e dispetti intergovernativi con i paesi più grandi. Il governo sembra tentato dalla seconda via, si giustifica dicendo che occorre «difendere gli interessi nazionali» e fa passare per tali quelli di clientele molto particolari, come i produttori di latte e i camionisti. Il vero interesse nazionale dell'Italia è quello di cambiare le regole del gioco che oggi permettono a sistemi-paese più grandi e potenti, come quello francese, di bloccare il progresso dell'Unione europea. Ci conviene superare il concetto di sistema-paese, che interpretiamo comunque in modo debole e goffo, insistere perché venga individuato e perseguito l'interesse europeo, in politica e in economia, e costruire con più coraggio le regole dei mercati comunitari. 'franco.bruni@uni-bocr.oni.it
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