Più produttività È questa la vera sfida
Più produttività È questa la vera sfida ALESINA Più produttività È questa la vera sfida Alberto Alesina DAL 1995 in poi la produttività del settore industriale negli Stati Uniti è cresciuta del 2,607o medio all'anno, nel 2002 addirittura del 4,80Zo. In Europa nello stesso periodo cioè dal 1995 in poi la produttività cresceva dell' 1,30Zo e l'Italia è al di sotto della media europea. Negli Stati Uniti si investe in ricerca e sviluppo più di tre volte tanto quanto si investa in Italia. Al di là dell'Atlantico la rivoluzione tecnologica si è rapidamente tradotta in aumenti della produttività e della crescita. Benché la tecnologia sia facilmente importabile, l'industria europea in generale e italiana in particolare sembra invece non averne saputo approfittare in pieno. In momenti «rivoluzionari» la rigidità del sistema produttivo italiano non ha saputo trasformarsi abbastanza in fretta. Il risultato è che l'Italia nel 2002 ha avuto crescita zero (0,40Zo) contro una media Europea dell' 1,10Zo e una crescita americana dibenpiùdel20Zo. Dal mondo industriale italiano si sentono spesso richiami alla Banca centrale europea e al governo come «colpevoli» della scarsa crescita del nostro paese. Infatti la politica «troppo rigida» della Bce è ormai la parola chiave per tutte le economie europee che non riescono a crescere. La Bce invece fa il suo dovere perfettamente, d'altronde in Europa c'è chi cresce con la stessa Banca centrale: paesi come Irlanda e Spagna per esempio. Al governo l'industria italiana chiede spesso favori, sgravi fiscali, contributi, infrastrutture. Sicuramente in certe aree del paese certe infrastrutture saranno anche necessarie, ma la parola «infrastrutture» e un po' il salvagente di un'industria che non innova e non cresce. L'Irlanda sta crescendo del 60Zo all'anno con infrastrutture fatiscenti. La Confindustria quindi dovrebbe evitare di partecipare alla processione di lobbies che al momento della Finanziaria premono sul governo per ottenere benefici particolaristici. Anche in anni recenti l'industria italiana ha ottenuto decine di imbardi in aiuti governativi, come ci s'accorge aggirandosi nei meandri del bilancio italiano. Invece l'industria itahana dovrebbe chiedere principalmente la difesa della concorrenza, un obiettivo talvolta non gradito agli «insider», cioè a coloro che sono già nel mercato. La sfida insomma è di aumentare la produttività e riportare la crescita italiana almeno a livello della media Europea; e senza chiedere «favori» al governo né politiche azzardate alla Banca centrale. aalesina@harvard.edu
Persone citate: Alberto Alesina
Luoghi citati: Europa, Irlanda, Italia, Spagna, Stati Uniti
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