Due parole con Konchalowski
Due parole con Konchalowski AL MASSIMO Due parole con Konchalowski A Bardonecchia «Libera Terra» di Ceste viaggio con don Ciotti nel Sud del Paese DANIELE CAVALLA L'avvenimento cinematografico della serata torinese è l'incontro con Andrej Konchalowskij al Massimo. Il regista russo è atteso alle 20,30 in sala Tre per conversare con Alberto Barbera del Museo Nazionale del Cinema e con Eugenia Gaglianone e Massimo Causo, curatori della retrospettiva organizzata con il Museo Nazionale del Cinema nell'ambito deir«Infinity Festival» in corso in questi giorni ad Alba. Figlio di una poetessa e di un drammaturgo famosi in Patria, Koncbalowskij è diventato popolare a Mosca con «Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi» ed è stato uno dei primi autori a cercare fortuna all'estero: emigrato negli Stati Uniti («Di Hollywood - ha detto di recente - apprezzo la conoscenza del mestiere, il rispetto per il denaro speso, l'abilità di costruire film non noiosi»), ha infatti realizzato oltreoceano film d'azione come «A trenta secondi dalla fine» con Jon Voigt e l'allora emergente Eric Roberts o il successo «Tango SCash» con l'inedita coppia Sylvester Stallone e Kurt Russell. Tornato a lavorare in Russia («Perché da noi si fanno pochi film e c'è un maggior rispetto per l'individualità»), ha girato il lungometraggio proposto stasera dopo l'incontro: «La casa dei matti». Il film, candidato all'Oscar e gran premio della giuria alla Mostra di Venezia 2002, si svolge nella Cecenia del 1996, al confine con la Russia, e descrive le vicissitudini dei pazienti di un ospedale psichiatrico che viene, a causa della guerra, abbandonato dal personale. Una curiosità: nel film esordio d'attore per il rocker canadese Bryan Adams. L'ingresso alla serata è libero. La retrospettiva di Koncbalowskij, unitamente alla personale di Nicolas Philibert (protagonista mercoledì sera di un affollato incontro con il pubblico), prosegue nei prossimi giorni con proiezioni quotidiane nel locale di via Verdi 18. Sempre questa sera, nuovo appuntamento al Fratelli Marx con la rassegna «Tutti insieme appassionatamente... Al cinema con mamma e papà»: su uno dei tre schermi de locale di corso Belgio 53 viene proposto «Sognando Beckham», film fenomeno inglese basato sulla storia di una ragazza di origine indiana che ama il calcio e, nonostante l'ostracismo dei genitori, sogna di diventare forte come il suo mito, il giocatore del Manchester United nonché consorte di Victoria Adams. Unico spettacolo alle 20,30, biglietti a 3,10 euro. A Bardonecchia, invece, proiezione questa sera al Palazzo delle Feste del documentario «Libera Terra» di Armando Ceste, impegnato al fianco di don Ciotti in un viaggio filmato nel Sud del nostro Paese. Tema affrontato: la restituzione, per uso sociale, dei patrimoni confiscati alla mafia. Alla serata intervengono Ceste e Giancarlo Caselli, fra gli «interpreti» del documentario presentato all'ultimo Torino Film Festival e trasmesso uri mese fa da Telepiù. S'inizia alle 21. La serata rientra nella manifestazione «Carovana Nazionale Antimafia». IL REGISTA RUSSO ANDREJ KONCHALOWSKIJ
Luoghi citati: Alba, Bardonecchia, Cecenia, Mosca, Russia, Stati Uniti, Torino, Venezia
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