I sindacati: pochi insegnanti per troppi alunni di Maria Teresa Martinengo

I sindacati: pochi insegnanti per troppi alunni APPROVATA LA RIAPERTURA DELL'ISCRIZIONE ALLE ELEMENTARI PER I NATI ENTRO IL FEBBRAIO DEL '98 I sindacati: pochi insegnanti per troppi alunni Critiche alla riforma Moratti: «I tagli a risorse e organico penalizzano la qualità» Maria Teresa Martinengo Mentre si susseguono iniziative di analisi (e critica) della riforma della scuola - l'altra sera l'assemblea del Coordinamento Genitori all'Avogadro, ieri un incontro alla Circoscrizione 6 -, Cgil, Cisl, Uil Scuola e Snals hanno inviato una lettera al prefetto Achille Catalani per richiamare l'attenzione sulle condizioni in cui si va costruendo l'organico dei docenti per il 2003/2004. Per i sindacati, la situazione è caratterizzata da «tagli ragionieristici» e una sofferenza che farebbe diminuire la qualità dell'istruzione pubblica. A partire dalle classi con 30-31 alunni e dalle cattedre di 18 ore frontali alle superiori. Ieri pomeriggio, intanto, è stato siglato a Roma l'accordo per la riapertura delle iscrizioni alle elementari per i nati entro febbraio '98. «Al Piemonte spiega Diego Meli, Uil - toccheranno 200 insegnanti. L'anticipo non coinvolgerà la scuola dell'infanzia». Poi, una novità: «Uscirà l'ordi¬ namento ministeriale sulle graduatorie permanenti dei docenti inserirti nelle varie fasce». INFANZIA. Non ci sono risorse, dicono Cgil, Cisl, Uil e Snals, per soddisfare le richieste di nuove sezioni (oltre 30 a Torino). «Qui sono moltissimi i bambini di tre anni in lista d'attesa - spiega Chiara Profumo, Cgil - sia nelle scuole comunali sia nelle statali. Nelle statali ci sarebbero gli spazi per accoglierne altri 1800 ma lo Stato non mette a disposizione l'organico». ELEMENTARI. Qui, dicono i sindacati, i tagli colpiscono le richieste di classi aggiuntive di tempo pieno e l'offerta. «Spariscono i laboratori, l'inglese, rischia l'italiano per stranieri: gli insegnanti che se ne occupavano, infatti, vengono assegnati alle classi. Mentre la Moratti negli spot annuncia qualità, a Torino, dove c'era, tolgono l'inglese» MEDIE. La dotazione - segnalano i sindacati - non soddisfa le richieste di funzionamento per circa 30 classi (pari a 80 cattedre). Anche qui non sono autorizzati nuovi tempi lunghi. SUPERIORI. «La secondaria superiore - osserva Teresa Olivieri, Cisl - ha le situazioni più gravi. Anche il Csa di Torino riconosce che occorrerebbe almeno un centinaio di posti in più». Per le superiori, è stata concordata con i sindacati una metodologia di proiezioni. E per evitare «imprecisioni», si è deciso di ragionare sui numeri delle iscrizioni pervenute entro il 31 gennaio (per quelle successive, i presidi possono autorizzare nuove classi). Ma per restare nei numeri del Miur, si è arrivati a classi enormi che superarne il tetto massimo di 28 studenti. «Allo scientifico Darwin di Rivoli, con 238 iscrizioni il dirigente ha chiesto 9 prime, con una media di 26,4 alunni per classe, ma ne sono state autorizzate 8. L'Itis Majorana di Grugliasco, con 283 iscritti di cui alcuni disabili, ha chiesto 11 classi: ne ha ricevute 10 da 28,3 con i disabili». 18 ORE «FRONTALI». Questa norma della Finanziaria, che elimina le ore «a disposizione», sta per sconvolgere - secondo sindacalisti e docenti - l'assetto della scuola superiore. «Portare a 18 le ore di insegnamento per tutti i docenti significa destrutturare gran parte delle cattedre "ordinarie" e trasformarle in cattedre "interne", facendo venir meno - dice Gino Giove della Cub la continuità didattica sui vari corsi». Giove cita esempi di riorganizzazione forniti dal sistema informatico del Miur: «Un docente di Lettere in un Ite potrebbe avere storia in 3 terze (2 ore x 3), italiano m 3 quarte (3 x 3) e italiano in una quinta (3); un altro: storia in due prime (2 x 2), italiano in un seconda (5), italiano in una quarta (3), storia in 3 quinte (2 x 3)». «Questo porta alla creazione di chea 3UQ docenti di ruolo soprannumerari dice Teresa Olivieri - senza contare i tanti che per quest'anno non lo diventano solo perché sistemati su due scuole».

Persone citate: Achille Catalani, Avogadro, Chiara Profumo, Diego Meli, Gino Giove, Majorana, Moratti, Teresa Olivieri

Luoghi citati: Grugliasco, Piemonte, Rivoli, Roma, Torino