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Venduta un'isola della Maddalena UNA PARTE DI SANTA MARIA, UNO DEI LUOGHI PIÙ BELLI DELL'ARCIPELAGO Venduta un'isola della Maddalena Acquistata da un'immobiliare per 550 mila euro ROMA Una società immobiliare milanese, la Gran Sasso srl, ha acquistato per 550 mila euro, in un'asta giudiziaria, parte dell'isola di Santa Maria, una delle più belle del Parcu nazionale dell'Arcipelago della Maddalena. L'acquisto ha suscitato forti critiche da parte degli ambientalisti che hanno immediatamente lanciato l'allarme e chiesto di bloccare l'operazione. L'asta giudiziaria si è svolta a Tempio. La Gran Sasso srl, in pratica, ha vinto la battaglia per l'isola senza combattere, nessuno ha mai mostrato grande interesse per i cento ettari super vincolati. Ora bisognerà attendere due mesi per conoscere le intenzioni dello Stato che potrebbe decidere di acquistare l'isola esercitando il diritto di prelazione che la legge prevede in questi casi. Originariamente i cento ettari in vendita erano stali valutati dal tribunale di Tempio oltre un milione di euro. A promuovere il pignoramento era stato un professionista di Genova. Creditore di poche decine di migliaia di euro nei confronti della società «Le tartarughe country club» di Albenga, proprietaria di buona parte dell'isola. Negli ultimi anni l'ufficio esecuzioni immobiliari ha fissato alme- no cinque volte l'asta, senza alcun . risultato. Nessun acquirente ha mai versato la caparra per poter poi partecipare alla vendita. Probabilmente i vincoli sui cento ettari hanno tenuto lontani imprenditori e società immobiliari. L'unico atto ufficiale è stato una lettera inviata al tribunale di Tempio dal ministero dell'Ambiente. Con la quale si chiedeva che in caso di vendita il dicastero venisse informato. Nell'arcipelago della Maddalena c'è un'altra isola in vendita. È Budelli, conosciuta per la sua spiaggia dalla sabbia rosa e scelta dal regista Michelangelo Antonioni per girare una sequenza del suo film «Deserto rosso». Come per Santa Maria, la Regione non è più il potenziale acquirente, mentre lo Stato ha ancora tempo per esercitare il diritto di prelazione. Già nell'ottobre del 2001 il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, si disse pronto a partecipare all'asta per l'acquisto dell'isola. In una nota, la Sinistra Ecologista si dichiara molto allarmata per la notizia della vendita dell'isola Santa Maria, che mostra l'urgenza da parte del ministero dell'Ambien¬ te e l'ente Parco della Maddalena, di esercitare il diritto di prelazione: «Si tratta, infatti, di agire per la tutela e la salvaguardia di una parte importante dell'intero arcipelago della Maddalena e di allontanare la minaccia di colate di cemento in uno dei nostri parchi naturali più belli». La stessa minaccia che incombe su Budelli, che potrebbe vedere la sua spiaggia rosa venir rovinata dal cemento. Il Ministero dell'Ambiente dichiarò nell'ottobre del 2001 l'intenzione di far valere il diritto di prelazione. La Sinistra Ecologista invita il Ministero ad attivarsi immediatamente, avvalendosi di quanto disposto dalla legge, tanto per Budelli che per Santa Maria. Su quest'ultima gli ambientalisti chiedono se i vincoli che avevano tenuto lontani possibili acquirenti dalle aste andate deserte, siano stati, in qualche modo, allentati così da permetterne l'acquisto da parte di una società immobiliare. In ogni caso l'unica carta da giocare - concludono gli ambientalisti - è l'acquisizione da parte dello Stato delle due isole per garantire che queste aree, comprese nel futuro parco intemazionale delle Bocche di Bonifacio, continuino a costituire un bene pubblico a disposizione della collettività, [r.r.l Allarme degli ecologisti: «Ora lo Stato si attivi E' un luogo pieno di vincoli, non vorremmo che i divieti siano stati allentati e che su quelle spiagge costruiscano mostri» Anche Budelli è stata messa in vendita ma il ministero dellAmbiente ha dichiarato la volontà di far valere il proprio diritto di prelazione L'Arcipelago della Maddalena è minacciato da colate di cemento