«La guerra fa solo soffrire»

«La guerra fa solo soffrire» «La guerra fa solo soffrire» L'ex regina Noor: subito la pace in Palestina NEW YORK «In base alla mia esperienza, la guerra non è che un moltiplicatore di sofferenze». Lo dice Noor, l'americana che divenne sposa di re Hussein e regina di Giordania, oggi (a 51 anni) vedova e ormai staccata dalla politica attiva, ma sempre osservatrice attenta e autrice di un libro di memorie appena pubblicato. Al settimanale Newsweek, che l'ha intervistata, l'ex sovrana precisa che la sua «non vuole essere una presa di posizione sulla politica di Bush» e sulla guerra degli Usa all'Iraq, ma solo perché «non posso prendermi questa libertà», dato il ruolo che ricopre ad Amman da regina vedova. Fatta salva questa precisazione, l'opinione di Noor sulla guerra sembra chiara e in linea con i sentimenti del suo popolo, che forse non ha parteggiato per Saddam ma di certo non gradisce vedere Baghdad occupata da un esercito occidentale. La sua reazione personale all'invasione americana, racconta Noor, è stata di preoccupazione e anche di sofferenza: «I popoli del Medio Oriente, L'ex r terra natale delle tre religioni monoteistiche, sono sotto pressione da molto tempo. Per questo io prego che in questa difficile situazione emergano i valori condivisi dai figli di Abramo». Su Saddam, l'ex regina non risponde direttamente al giornalista che le chiede se la fine del dittatore sia una buona cosa per il Medio Oriente: «Non voglio parlarne come questione che riguardi un singolo uomo», dice Noor. La valutazione su quanto è accaduto dipende invece da come «i popoli iracheno. giordano, israeliano e nalp^tinpQP nntrnrmrì an- n giordano, israeliano e palestinese potranno ac quisire voce sulle deci sioni che riguardano le loro vite e sulla scelta dei rispettivi leader». Era opinione del marito re Hussein, spiega ancora l'ex sovrana a Newsweek, che «l'Iraq dovesse diventare un Paese democratico e pluralista, un esempio di tolleranza, in grado di recitare un ruolo di primo piano nella ricerca della pace in Medio Oriente». Secondo Noor, uno sforzo di pace generale deve assolutamente seguire l'attuale guerra: «Mi sembra indispensabile che la "road map" tracciata dal cosiddetto Quartetto (Usa, Russia, Uè e Onu, ndr) venga seguita quanto prima è possibile. Non si discute, la pace e la stabilità della regione potranno derivare soltanto da una giusta soluzione del problema mediorientale». L'ex regina confronta criticamente la ràpida e drastica reazione militare all'invasione del Kuwait del 1991 e l'attuale guerra americana a Saddam con le «decine di risoluzioni sui palestinesi approvate dal Consiglio di sicurezza dell'Onu e rimaste lettera morta», [e. st.] L'ex regina di Giordania Noor, vedova di re Hussein

Persone citate: Bush, Fatta