Juve distratta, si complica L'Europa di Marco Ansaldo

Juve distratta, si complica L'Europa CHAMPIONS LEAGUE: AL DELLE ALPI UN PAREGGIO CON GLI SPAGNOLI CHE RENDERÀ' INCANDESCENTE IL MATCH DI RITORNO Juve distratta, si complica L'Europa Il Barga risponde con Saviola al bel gol di Monterò Marco Ansaldo TORINO L'l-1 con il Barcellona dà poco conforto alla Juventus per il ritorno al Camp Nou: il martedì dopo la Pasquetta sarà tutt'altro che una scampagnata per i bianconeri che hanno da rimproverarsi sia il modo in cui hanno subito il gol del pareggio di Saviola sia per la conclusione sventata di Di Vaio, che nel recupero avrebbe permesso almeno di chiudere in vantaggio il match di andata. E' una storia che si ripete. A noi ha ricordato un pareggio identico di 17 anni fa che costò la permanenza in Coppa dei Campioni, tra il gol dell'inglese Archibald e gli errori di mira di Pacione, che quella partita bollò per sempre. La Juve gioca con un attacco a punta tonda, come le forbici che si danno ai bambini perchè non si feriscano. Senza Trezeguet non c'è chi faccia da riferimento e da terminale nell'area avversaria. Il guaio per Lippi è che, nella migliore delle ipotesi, il francese si rimetterà in sesto verso la metà di maggio: tirare avanti in questo modo e per tanto tempo sarà un'imsresa. Del Piero dovrebbe essere 'unico attaccante ma rientra spesso a centrocampo, da rifinitore: Alex ha visto molto Zidane, Figo e Raul alla tv contro il Manchester jerchè la sua tendenza è di imitari. La riuscita non è identica, per le sue vistose carenze attuali e perchè non ha attorno chi parli lo stesso linguaggio tecnico. Insomma Del Piero si impapocchia quando il Barga tiene strette le maglie. Quanto a Nedved è già un miracolo che sia in campo, con quel meloncino purpureo sopra il ginocchio, il frutto proibito che gli regalò Fattori. Sullo scatto si vede che fatica, né gli è facile trovare la posizione da seconda punta e, talvolta, da prima. L'attacco che c'è ma non si vede è comunque una necessità, con Di Vaio convalescente e Zalayeta che di questi tempi è meglio non vederlo. La Juve può soltanto arrivare in area con il fraseggio alla Real Madrid oppure con qualche taglio di Camoranesi, che ci prova poco. Contro questa corazzata meno poderosa della contraerea irachena, il Barcellona sbaglia tutto il primo tempo. Antic non è un cuor di leone né un innovatore. Il suo calcio è datato. Per fermare due punte che punte non sono dispone una difesa a quattro e l'italobrasiliano Thiago Motta centromediano di rinforzo, in particolare su Nedved. Cinque uomini sprecati. Né il Barcellona insiste nel gioco veloce e creativo sulle fasce che la Juve patisce molto quando incontra le squadre spagnole, basta pensare al Deportivo La Coruna. L!Overmars dei bei tempi avrebbe fatto un boccone di Zambrotta, difensore neofita, invece il duello è quasi pari. E ripensiamo ai titoloni dedicati a Riquelme (poi sostituito dall'ex laziale Mendieta), l'argenti- no che pareva il mondo si contendesse a cazzotti, prima che approdasse in Catalogna. A vederlo ieri, uno come Sensi lo definirebbe una «fregatura». La forza della Juve è nella difesa che ritrova il miglior Monterò e nel centrocampo. Tacchinardi è formidabile, Davids e Tudor lo assistono bene. L'intelligenza sta nel comprendere i propri difetti e i bianconeri capiscono che l'arma per ferire possono essere i calci piazzati, tanto nel mischiohe qualcosa succede sempre. Infatti al 16' arriva il gol. Da uno scambio con Camoranesi su calcio d'angolo, Nedved crossa. Monterò fa la sponda di testa. Del Piero inventa il numero migliore della serata, una sforbiciata che il portiere Bonano respinge ma sul sinistro di Monterò, che non sbaglia la porta. Si vede poco altro. Riquelme in contropiede si fa respingere il tiro da Thuram, Camoranesi produce due crossini che Tudor di testa e Nedved, anticipato da Motta, non sfruttano. Non si può chiedere ad ogni match di Coppa la qualità di Real-Manchester. Questa è una partita più tattica, prudente, razionale. Modesta. Nella ripresa Antic capisce che sta regalando il gioco alla Juve. Toglie Riquelme, e allarga il gioco con Motta. Al 10' Zambrotta scende con prepotenza e centra bene ma purtroppo non trova un Trezeguet. C'è invece Davids e il tiro esce sporco. De Boer respinge con Bonano a terra. Lippi toglie Tudor e poi Zambrotta, mette Birindelli e Zalayeta. Cerca il colpo del raddoppio con l'attaccante in più ma il cambio non convince perchè i due che escono sono tra i migliori mentre resta in campo, ad esempio, Camoranesi. L'intoppo è dietro l'angolo. Mentre Del Piero al 31' spreca con un tiracelo a piffero un contropiede in 4 contro 2 spagnoli, il Barcellona imbastisce la replica con Kluivert che lancia Reiziger sulla sinistra, tocco a Saviola che esce dal coma per beffare Buffon con un tiro saltellante perchè toccato dal ginocchio di Monterò. La botta è durissima. Ora il Barga gioca in discesa, che diventerebbe un irresistibile pendio se Buffon non fermasse la botta a colpo sicuro di Kluivert. Esce Del Piero, entra Di Vaio. E' acqua fresca che una punizione di Nedved respinta da Bonano prova a trasformare in buon vino: non è sera da miracoli e Di Vaio che al 47' vola verso la porta e non la centra lo conferma. Prima Kluivert e poi Di Vaio, soli davanti al portiere, sbagliano il colpo del ko Del Piero sostituito (4-4-2) ^| Buffon 6,5; Thuram 6,5, Ferrara 6,5, Monterò 6,5, Zambrotta 6,5 (22' st Zalayeta 5); Camoranesi 5,5, Tacchinardi 7, Tudor 6 (16'stBirindelli6), Davids 6; Nedved 6, Del Piero 5 (37' st Di Vaio 5,5). Ali.: Lippi 6. (4-1-3-2) j* Bonano 6; Cabri 6, Puyol 6, De Boer 5, Reiziger 6; Motta 6,5; Overmars 6 (38' st Luis Enrique sv), Xavi 6 (29' st Gerard sv), Riquelme 5 (18' st Mendieta 5.5); Saviola 6,5,Kluiverl5,5. Ali.: Antic 6. Arbitro: Michel (Slovacchia) 7. Reti: pt 16' Monterò; st 33' Saviola. Ammoniti: Kluivert, Cabri, Birindelli. Spettatori: paganti 48.783, in 2.014.810,006. La delusione di Del Piero: non ha gradito la sostituzione Monterò scocca il tiro del momentaneo vantaggio bianconero sul Barcellona