Premi David, stravince Ozpetek di Simonetta Robiony

Premi David, stravince Ozpetek LA CERIMONIA IERI SERA IN DIRETTA SU RAIDUE, RICONOSCIMENTI A MEZZOGIORNO E PUPI AVATI Premi David, stravince Ozpetek Girotti migliore attore, nulla per Muccino Simonetta Robiony ROMA Meglio Muccino con «Ricordati di me» e la sua famiglia postmoderna tutta tradimenti e carriera, o meglio Ozpetek con «La finestra di fronte» e la sua famiglia tutta memoria e sentimento? La gara per i David di quest'anno, in fondo, era anche una gara tra due modelli di famiglia, italianissimi e contemporanei entrambi con, a svolgere un'azione di disturbo, tre, quattro altri titoli: «L'imbalsamatore» di Matteo Garrone, «Il cuore altrove» di Pupi Avati, «L'ora di religione» di Bellocchio, «Il Pinocchio» di Benigni. Ha stravinto Ozpetek, finanche in maniera esagerata. Mighor film. Migliore attrice: Giovanna Mezzogiorno, è giusto, è il suo momento. Miglior attore: Massimo Girotti, bravissimo, peccato sia morto alla fine delle riprese. Miglior musicista: Andrea Guerra. Infine il David Scuola, quello attribuito dai ragazzi. Muccino, che pure di candidature ne aveva dieci, non ha beccato niente. Il premio al miglior esordiente è andato a Damele Vicari per «Velocità massima», quello per la sceneggiatura a Garrone e Gaudioso per «L'imbalsamatore», quello al direttore della fotografia a Daniele Nannuzzi per «El Alamein». Miglior attore non protagonista è Emesto Mahieux, migliore attrice non protagonista è Piera Degli Esposti. Polansky vince il David con «Il Pianista», miglior film straniero. Il migliore scenografo nonché costumista è con «Pinocchio» Danilo Donati, anche lui scomparso appena finito quel suo lavoro. Il David per il montaggio va a Cecilia Zanuso mentre quello per il suono ad Andrea Gioiigio Moser entrambi per «El Alamein». H miglior produttore, e non poteva essere diversamente visto che ha prodotto tre tra i film in concorso, è Domenico Procacci della Fandango. Il premio «Piemonte-Torino Olimpica», unico premio extra entrato tra i David di Donatello, è andato a «L'ora di religione» di Bellocchio. Sul palco dell'Auditorium di Renzo Piano, sotto una pioggia di piccoli David dorati, Lorella Cuccarmi e Massimo Chini hanno condotto la diretta televisiva, spostata all'ultimo momento, dopo l'ingresso degli americani a Bagdad, da Raiuno a Raidue per far posto a uno speciale di Bruno Vespa. Ovviamente, però, anche ai David è stato inevitabile parlare di guerra. L'ha fatto per primo Chini, ricordando che il mondo del cinema, contrario per principio alla guerra, ha cominciato una raccolta di fondi per l'Iraq. Poi, per alleggerire il clima, se n'è uscito con una battuta: «Non ho mai preso un David», ha detto mettendosi sotto uno dei David che pendevano dal soffitto, «Non vorrei che il primo lo prendessi in testa». Pioggia di David anche sugli stranieri. Uno lo prende Danie Auteil che dieci anni fa l'aveva avuto e mai ritirato per «Un cuore in inverno». Un altro alla camera va a Gregory Peck, e a ritirarlo è il figlio Anthony che racconta come suo padre e sua madre si siano conosciuti proprio durante le riprese di «Vacanze romane» e stiano ancora felicemente insieme quarant'anni dopo. Un David speciale infine arriva a Isabelle Huppert, interprete straordinaria molto cara a GianLuigi Rondi, il patron dei David. In platea c'è tutto il cinema italiano: premiati e premiatori, vincitori e sconfitti, ma anche quelli e sono tanti che il cinema italiano lo fanno e hanno piacere di esser là a festeggiare un'annata che ne segna la ripresa. Assente Bellocchio che sta girando e Benigni che manda un video messaggio. Difficile trasformare una serata fatta di grazie e prego, dediche e commozione in un grande evento televisivo, ma Lorella Cuccarini, la vera conduttrice, chiamata solo po¬ chi giorni fa a sostituire Milly Carlucci, ce l'ha messa tutta, aiutata da Massimo Chini al quale, per le pari opportunità, è toccato la parte di «soubrettone» ballando e cantando in omaggio adAlberto Sordi. Bellissime le attrici, molte col bustier o con ampie scollature su gonne di chiffon. Pure Luciana Littizzetto, per una volta, s'è vestita da donna, ma essendo una comica, ha finto di essersi rotta le caviglia causa tacchi ed è entrata in scena con le stampelle. Poi ha guardato il décolleté della Cuccarini: «Ma questi cosa sono, senio tonsille?». La star francese vestita da Ungaro sul palco dell'Auditorium per la consegna delle statuette Una scena di «Ricordati di me» di Gabriele Muccino Raoul Bova e Giovanna Mezzogiorno nel film di Ozpetek

Luoghi citati: Bagdad, Iraq, Mezzogiorno, Piemonte, Roma, Torino