LETTERE

LETTERE LETTERE Tormentone per tutti * Le relazioni sentimentali * Solo se colti sul fatto Un molesto ricordo infantile Il riaffiorare di ricordi infantili e storici si fa sempre più molesto e analogo. L'illusione della «guerra lampo» (dopo i mesi e mesi della «dróle de guerre» ferma) per cui la sciagurata Italia attacca la Francia (Italo Calvino: Gli avanguardisti a Mentane] ne) timore che la guerra finisca entro un paio di giorni senza di noi. Le sfilate degli avanguardisti e dei giovani fascisti contro gli angloamericani; e i loro Littoriali con le manifestazioni e i temi scritti in proposito. (Un «imprinting» che per molti si mantenne fino alla vecchiaia e alla morte, mentre la mia generazione del 1930 crebbe già disillusa dal Fascismo, tra i «ve l'avevamo detto» dei nonni pre-fascisti). Il culto del sacrificio corporale e vistoso degli Eroi, che si «immolano» lanciando un velivolo o una stampella, come a suo tempo i Martiri cristiani e le Vergini, e come in seguito i Kamikaze delle altre religioni. In mancanza della tv, le tavole a colori sensazionali della Domenica del Corriere. L'epica dei grandi giornalisti in prima linea - nei sommergibili sotto tutti i mari, nella neve a molti gradi sotto zero - poi emarginati nel mood della sconfitta, dei neoreahsmi partigiani sobri, degli assalti straccioni alle cibarie dei Liberatori. E alla fine della guerra, il tormentone per tutti, da Badoglio a Togliatti, da D. Gasperi a Croce: come tirare avanti, con l'amministrazione e con la pohtica, se gli americani e gli inglesi ci mandano a quel paese e ripartono subito? Alberto Arbasino Pompei, un tesoro abbandonato Scrivo per esprimere sconcerto e indignazione per quanto è successo in questi giorni nel più famoso sito archeologico del mondo: gli scavi di Pompei. Non è possibile pensare che qualche barbaro, incivile ladro possa entrare negli scavi, e come se niente fosse, portarsi via reperti archeologici di inestimabile valore e rovinare quelli che non riesce a rubare. Non è possibile pensare che un'area archeologica come Pompei, che accogUe oltre 2milioni di visitatori l'anno, sia indifesa da questi volgari saccheggiatori. Purtroppo questa K la triste realtà. Ma non è finita. Io che abito nella zona pompeiana, assisto ogni giorno a scippi e rapine ai danni di turisti in visita agli scavi, all'immondizia che invade le strade, agli scioperi infiniti dei custodi, che spesso e volentieri impediscono le visite agli scavi, senza alcun preavvi¬ so per le centinaia di visitatori, che rammaricati vanno via. Noi che abbiamo un tesoro artistico e storico inestimabile, invidiato da tutto il mondo, non facciamo nulla per proteggerlo e valorizzarlo adeguatamente. E' una vergogna. Spero solamente che le istituzioni prendano finalmente atto della situazione, divenuta oramai insostenibile, e agiscano in maniera rapida e concreta. Gennaro Sabatino Castellammare di Stabia (Napoli) Uomini in amore poveri creduloni Secondo uno studio di un'Università belga gli uomini, dal Sessantotto a oggi, non hanno cambiato le loro abitudini sentimentali. Infatti, oggi come allo¬ ra, dichiarano di avere, mediamente, nell'arco di un'intera vita, dodici partner. Le donne, invece, in questi ultimi trentanni, pur avendo raddoppiato il numero medio di relazioni sentimentali, si attestano su valori di gran lunga inferiori a quelli degli uomini. Come mai tanta differenza? Sembra che le donne distinguano tra una relazione sentimentale ed una esclusivamente sessuale. Gli uomini, poveri creduloni, no. Lucia Marincovic Viva l'immunità per i parlamentari Speriamo che, una volta per tutte, la maggioranza abbia la forza di reintrodurre l'immunità parlamentare. Dopo aver abdicato al proprio ruolo, durante l'epoca di Tangentopoli, quando si lanciavano le monete contro Craxi, quando si vedeva un importante esponente politico testimoniare in un'aula di tribunale con la bava alla bocca, quando si vedeva un uomo politico con le catene ai polsi, quando si recapitavano avvisi di garanzia a primi ministri in carica, salvo verificare che si trattava di accuse infondate, speriamo che si ridiano ai parlamentari le giuste prerogative. Colti sul fatto, con la mazzetta in mano, è giusto che finiscano, ipso facto, in galera. Negli altri casi, onde evitare paralisi parlamentari, picche e ripicche politiche, viva l'immunità. Nicola Keuken Fermiamo il massacro chiediamo una tregua Quanti sono i morti nell'esercito iracheno? Quanti nei civili? (Per quello angloamericano lo sappiamo dalle comunicazioni ufficiali). Perché non viene chiesta la resa, dopo una tregua almeno, non da parte dell'attuale regime ma da parte delle forze angloamericane? La superiorità della coalizione è palese. Ed è stato drammatico vedere come fuggivano, dopo un tentato assalto ai tanks americani, i soldati iracheni: come erano equipaggiati! Uno fuggiva addirittura quasi ignudo. Perché non un poco di pietà? Per che cosa e per chi continuare questa che è divenuta impari lotta e impietoso infierire? Le ultime parole di Sant'Agostino (430 d.C): «Non sarà grande chi reputa gran cosa il fatto che cadono le costruzioni in legno e in pietra e che i mortali muoiano». prof. Antonello Franco Torino

Persone citate: Alberto Arbasino, Antonello Franco, Badoglio, Craxi, D. Gasperi, Gennaro Sabatino Castellammare Di Stabia, Italo Calvino, Lucia Marincovic, Togliatti

Luoghi citati: Francia, Italia, Napoli, Pompei, Torino