Se il vigile sale su una Suzuki
Se il vigile sale su una Suzuki POlEMiCA IN SALA ROSSA SULLE AUTO DATE IN PROVA DA UNO SPONSOR Se il vigile sale su una Suzuki Giuseppe Sangiorgio QUATTRO auto date in prova ai vigili, un'interpellanza dei consiglieri Walter Altea (An) e Rocco Lospinuso (Forza Italia) all'assessore Gianluigi Bonino, con delega alla polizia municipale, e in Sala Rossa è subito polemica. «Eh sì spiega Altea - perché si tratta di Suzuki, addobbate con le insegne di un qualsiasi mezzo del Corpo, con tanto di scritta "Città di Torino". Erano davanti alla sezion? di via Giolitti, ma appena ho chiesto informazioni sono sparite». E allora, con il collega Lospinuso, Altea ha preso carta e penna e chiesto lumi alla giunta municipale, con una domanda su tutte: «Il Comune ha deciso di rinnovare il parco macchine, lasciando i marchi italiani (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Iveco) per rivolgeresi ai giapponesi, dopo gli appelli per salvaguardare il lavoro sotto la Mole?». «Niente affatto - ha risposto l'assessore Bonino - quelle quattro vetture erano state affidate al Corpo dei vigili da uno degli sponsor di "Giocolato", la Suzuki appunto, la quale fra le altre attività rientranti nella sponsorizzazione e nel relativo servizio auto, ha messo a disposizione del Comando 4 veicoli di diversa cilindrata (due 1600, un duemila e un mille a trazione quattro per quattro) che sono stati restituiti dopo due giorni. Se poi lo sponsor ce li vuole regalare, ringraziamo». Ma, a questo punto, l'assessore vuole chiarire come stanno le cose. Innanzi tutto osserva che l'acquisto di nuovi automezzi è regolato da concorso internazionale, gare che in passato sempre sono state vinte dalla Fiat. «Complessivamente - precisa - l'amministrazione è in possesso di circa 1200 veicoU, quasi tutti di produzione nazionale, nella fattispecie Fiat, Alfa, Lancia e Iveco. Quelli "stranieri", ad oggi, sono otto: una Polo che ci è stata regalata da un concessionario, una Prius (elettrica o a benzina) donata dalla Toyota, e sei Citroen elettriche. Ci pare, quindi, del tutto inutile gridare allo scandalo, se a questi tre marchi si aggiungesse quello della Suzuki. Tanto più che, lo ripeto, per eventuali nuovi consistenti acqui¬ sti dovremmo indire un concorso a livello internazionale». Il parco dei mezzi comunali racconta l'assessore - viene rinnovato fra i tre e i cinque anni. «Abbiamo tre auto di rappresentanza. Tutte Alfa Romeo, anche se per due mesi il sindaco ha avuto in prova la Thesis, ossia la nuova ammiraglia della Lancia. Due le abbiamo comperate, la terza affittata». Ed è questa la nuova opzione che potrebbe adottare Palazzo Civico: il noleggio. «Lo stiamo valutando - conclude Bonino - sull'esempio di quanto hanno fatto le Poste. La società di riferimento per l'affitto delle auto municipali (escluse quelle dei vigili urbani) è la Consip, che, riconosciuta dal ministero dell'Economia, le acquista per poi consegnarle in uso (facendosi pagare un canone) agli enti locali. Sarebbe una comodità, perché in tal modo si eliminerebbero i problemi dell'assicurazione e della manutenzione, ma bisognerebbe inserire il costo nel bilancio ordinario, mentre, per noi, è più conveniente stipulare mutui, senza pesare sulla spesa corrente».
Persone citate: Altea, Bonino, Gianluigi Bonino, Giuseppe Sangiorgio, Lospinuso, Rocco Lospinuso, Walter Altea
Luoghi citati: Torino
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