Il Milan rispolvera i suoi assi di Roberto Condio

Il Milan rispolvera i suoi assi Il Milan rispolvera i suoi assi Contro l'Ajax Rui Costa e Seedorf dietro le punte Roberto Condio inviato ad AMSTERDAM Costruito in estate per vincere tanto se non tutto, partito col turbo in autunno seminando per due mesi spettacolo e illusioni, il Milan si scopre a primavera fragile e vulnerabile. Brutta, bruttissima sensazione, specie se coincide con il momento decisivo della stagione, con la trasferta che può segnare il cammino in Champions League e pure il futuro di Carlo Ancelotti, che - infausto presagio - bloccato da un incidente in autostrada, ieri ha fatto tardare la partenza del volo della squadra per Amsterdam. E' un Diavolo sull'orlo di una crisi di nervi quello che stasera cercherà di riprendere con l'Ajax dei gioielli Ibrahimovic, Chivu e Van der Vaart la sua galoppata europea dopo aver lasciato nel disgraziato sabato parmigiano gli ultimi sogni di gloria in patria. Segni di disagio ce ne sono in abbondanza; d glaciale -8 dallo scudetto, i miseri 13 punti ottenu- ti nelle ultime 10 giornate, gli affanni in zona-gol (3 centri nelle ultime 6 partite fra camp nato e coppa), persino un chiaro torto arbitrale (rete regolare annullata a Inzaghi a Parma) insolito da queste parti. In più, i tanti musi lunghi nello spoghatoio. Gente importante, mica gregari: Rui Costa (già 21 sostituzioni subite) e Shevchenko, vittime preferite del turnover; Rivaldo vittima della sua involuzione; Inzaghi nervoso più del solito per il posto perso in Nazionale. Anche Adriano Galliani è arrivato al limite. Ieri, caso più unico che raro per una vigilia di coppa, ha preferito tacere, ma le sue ultime esternazioni erano già state sufficientemente chiare. Una settimana fa: «Il senso estetico è stato appagato. Adesso, però, dobbiamo portare a casa qualcosa». Domenica: «Smaltita la rabbia per U^ol annullato a Parma? Per niente: quello che ha fatto il guardalinee Pisacreta non va as¬ solutamente bene». La pazienza, insomma, è finita. Dentro e fuori la squadra: finché si è vinto (inizio gennaio) tutto è filato liscio; da quando le stecche sono aumentate, ecco spuntare la magagne, i malcontenti, r«io» che prevale sul «noi», la paura di arrivare a fine maggio con un pugno di mosche in mano. Per mettere a posto le cose, ora che lo scudetto s'è fatto quasi irraggiungibile, non c'è che un modo: tornare sul trono d'Europa, nove anni dopo la magica notte ateniese del 4-0 sul Barcellona di Crujff nel quale guarda caso in campo svettava Ronald Koeman, oggi tecnico dei «lancieri» biancorossi. Stasera, per proseguire anche nelle sfide da inteipretare sulla prospettiva dei 180 minuti l'opera cominciata con i blitz di La Coruna, Monaco, Dortmund e Mosca, Ancelotti conta di riproporre il tandem Shevchenko-Inzaghi d' ucraino ha assorbito il dolore al polpaccio che gli aveva negato la ripresa di Parma, ma Pippo è ancora sotto antibiotici dopo la febbre di sabato) e alle loro spalle punta su un centrocampo con tanta qualità sugli estemi (Rui Costa e Seedorf). Il momento è delicato, l'ottimismo è d'obbligo. Sheva proclama: «La rabbia accumulata a Parma ci darà la spinta». Nesta ha una speranza: «In Europa, di solito, troviamo squadre chi ci lasciano giocare più che in campionato...». Difficile che accada con l'Ajax, giovane ma tutt'altro che sprovveduto: delle prime 12 partite di Champions, ne ha pareggiate 7.1 tempi del calcio totale «orante» sono finiti da un pezzo. Dice Marco Van Basten, totem rossonero ora apprendista allenatore con i «lancieri»: «Questo Ajax pratica un calcio più prudente, rischia meno». E Koeman conferma: «L obiettivo numero 1 dell'andata? Non prendere gol in casa. Sono ottimista: contro il Milan sarà più facile che contro l'Inter, che ci ha battuti due volte nella prima fase. Ancelotti gioca a calcio, Cuper pensa solo a fare contropiede». Filippo Inzaghi è nato a Piacenza il 9 agosto 1973 Alto 178 cm pesa 70 kg Per lui quest'anno 14 gol in campionato e 11 in Champions League Aveva segnato due reti nella Coppa Uefa 2001 -02 Febbre e antibiotici ma Inzaghi sarà in campo Olandesi battuti 2 volte dall'Inter nella prima fase Koeman resta ottimista: «Basta non prendere gol»