Il Genoa ritrova gioco e gol contro il Livorno di Spinelli di D. S.

Il Genoa ritrova gioco e gol contro il Livorno di Spinelli Il Genoa ritrova gioco e gol contro il Livorno di Spinelli GENOVA Basta un po' di chiaro all'orizzonte perchè la nave rossoblu diriga svelta verso il porto della salvezza. Non può essere un caso che nel turno successivo alla definitiva entrata in scena di Enrico Preziosi, il Genoa ritrovi vittoria, gioco e morale. Il 3-1 su un Livorno comunque non irresistibile, rida un po' di fiato alla classifica. Oltretutto il successo è reso più pesante dalla debacle di quasi tutte le dirette concorrenti nella corsa alla salvezza: Infatti a fine gara la coppia Lavezzini-Torrente ha ritrovato quel sorriso aperto che mancava da oltre un mese. Il tecnico in prima del Genoa Rino, Lavezzini: «Abbiamo fatto una grande gara mettendo l'intensità giusta, era importantissimo ottenere tre punti. D'Isanto? Ha fatto un gran gol. Bravi tutti, grande Bressan, finalmente ha recuperato in pieno». Più fiduciosi adesso? «Dormiamo un po' più tranquilli, ma sappiamo che ci sarà da soffrire». Su chi fa la corsa il Genoa per la salvezza? «Cerchiamo di risucchiare l'Ascoli, poi se ne prendiamo altre sarà meglio ancora». La tifoseria organizzata aveva scelto questa partita come quella della verità, non a caso aveva scelto, incoraggiata anche dai messaggi provenienti da Como e dintorni, questo appuntamento per tornare in massa alla stadio per farsi sentire e sostenere i suoi beniamini in una sfida importantissima. «Lo abbiamo sentito eccome il calore della Nord - dicono i giocatori in coro - ma non erano loro che si erano allontanati dalla squadra, eravamo noi che per tante ragioni non eravamo più riusciti ad esprimerci al meglio. Non appena siamo tornati a giocare "da Genoa" i risultati si sono visti. A voler cercare il pelo nell'uovo c'è un'amara constatazione: l'arbitraggio del signor Ayroldi di Molfetta è stato tutto fuorché casalingo, nel primo ten.^.o, sullo 0-0 è stato negato ai rossoblu un rigore abbastanza netto. Finché Preziosi non si sarà insediato sul ponte di comando per i rossoblu saranno sempre tempi cupi. Ma cè'è chi, esperto nella dietrologia, si spinge oltre: andando a vedere i precedenti del prossimo presidente del Grifone, ricordando i suoi clamorosi battibecchi con la classe arbitrale e con i palazzi del Potere calcistico, non si tratterà di una guerra preventiva? [d. s.]

Persone citate: Ayroldi, Bressan, Enrico Preziosi

Luoghi citati: Como, Molfetta