Sul muri del Fiandre scivola ritalbici

Sul muri del Fiandre scivola ritalbici CICLISMO: LA SECONDA PROVA DELLA COPPA DEL MONDO ESALTA I BELGI E BOCCIA I NOSTRI CORRIDORI, PROTAGONISTI DI TATTICHE TROPPO AVVENTUROSE Sul muri del Fiandre scivola ritalbici Van Petegem precede il rinato Vandenbroucke Luca Prosperi MEERBEKE Abituati come siamo a fare i padroni quassù, tra i sassi dei Mini, il giorno in cui si ripete lo stesso arrivo del 1999 - I0 il fiammingo Van Petegem, 20 il vallone Vandenbroucke - siamo lì a chiederci come abbiamo perso. Mentre l'intero Belgio ritrova il figliol prodigo Frankie Vandenbroucke, che pensava aver smarrito, al Fiandre il 40 posto di Baldato non ci consola, specie dopo lo spreco di energie che abbiamo profuso durante la corsa. Un Fiandre senza respiro, teso e a volte caotico, con fughe, fughette e attacchi da lontano, in cui solo alla fine, tra i muri Tenbosse e Grammont, i due ultimi sacrari del Fiandre prima del conclusivo Bosberg, si è capito che era stato un errore fare gli eroi così presto, andarsene in fuga in 8-italiam-8 con Bettini in testa, mettere sempre il naso fuori. Italiani coraggiosi, ma sarebbe stato meglio succhiare la ruota di Van Petegem, favorito della vigilia, intuire che con i nuovi muri inseriti a metà percorso non sarebbero stati agevoli i recuperi: o ci sei nell'attimo fuggente del Fiandre o ti sei sprecato la vita. Come Pieri, il Toro di Scandicci, che se n'era andato da solo a 50 km dall'arrivo, lui che in questa corsa aveva già ottenu¬ to un bel 20 posto. Da solo, così lontano, bellissimo a vedersi, ma disperato e inutile, ima sciocchezza colossale: «Voleva portarsi via la fuga, ma nessuno l'ha seguito ha spiegato Claudio Corti, manager del suo team Sacco -. Voleva anticipare i muri e gli avversari. A volte funziona, ma al posto suo non l'avrei fatto. Ha sbagliato». Ed è parso sprecato anche l'attacco in gruppo con Bettini: il Grillo aveva forato sul muro del Vecchio Quaremont ed era appena rientrato quando si è ritrovato in fuga quasi senza accorgersene. Peccato per lui e per Commesso, due forature consecutive e sempre a inseguire, peccato per la fretta eccessiva di Pieri, fatto è che i nostri big - come Michele Bartoli - si sono visti sfuggire Van Petegem e Vandenbroucke nel momento cruciale della corsa, come sempre sul Grammont. Peccato anche per la crisi di fame a 5 km dall'arrivo che ha impedito a Celestino di fare la volata per il 30 posto e sperare di prendere punti per passare in testa alla Coppa del Mondo. Ma i motivi di rammarico per l'Italbici non finiscono qui, perché oltre a Bettini si è ritirato anche Mario CipoUini, a ima cinquantina di km dalla fine, complice qualche problema respiratorio: meglio tornare in albergo in vista della Gand-Wevelgem di mercoledì. Qualche recriminazione nasce spontanea anche per Baldato, rimasto ai piedi del podio, una medaglia di legno che sintetizza tutta la prestazione degli italiani in questo Fiandre. «Sul Grammont i due belgi hanno qualcosa più di me», si è giustificato con amarezza Baldato dopo il traguardo. Anche per lui, tuttavia, il prossimo obiettivo è già la Gand-Wevelgem, e poi, domenica, ci sarà la ParigiRoubaix, terza prova di Coppa del Mondo, che fa gola anche a Pieri e Tafi, Bortolami e Balducci. «La gamba c'è» commentava ieri proprio Tafi, vincitore del Fiandre 2002. Tutti quanti, però, dovranno fare i conti con il ritrovato Frankie Vandenbroucke, il talentuoso belga che era stato indicato come il nuovo Merckx prima di perdersi in mille problemi tecnici, di doping e psicologici tanto da meditare il ritiro. Giro delle Fiandre (254 km): 1. Peter Van Petegem (Bel, Lotto), media 40,232 km/h; 2. Vandenbroucke (Bel) 2"; 3.0'Grady (Aus) 19"; 4. Baldato; 5. Mattan (Bel); 6. Guesdon (Fra); 7. Ivanov (Rus); 8. Ekimov (Rus); 9. Boogerd (Ola); 10. Bruylandts (Bel); II. Celestino; 12. Sacchi 2'19"; 13. Commesso; 15. Pieri; 16. Bartoli. Coppa del Mondo: 1. Bettini e Van Petegem punti 100; 3. Celestino 85; 4. Vandenbroucke 70; 5. O'Grady 55: 6. Paolini 50; 7. Ivanov 48; 8. Pieri 47; 9. Baldato 40; 10. Cipollini 40. L'epilogo trionfale peri belgi al Giro delle Fiandre: il fiammingo Peter van Petegem alza le braccia al cielo sul traguardo di Meerbeke mentre alla sue spalle si intravede il vallone Frank Vandenbroucke, secondo a 2" dopo avere scatenato l'azione decisiva con il vincitore Coraggioso ma prematuro un tentativo isolato di Pieri Crisi di fame per Celestino Non basta a consolarci il quarto posto di Baldato Bettini spreca molte energie e si ritira, anche Cipollini ko a 50 chilometri dalla fine Ancora in rodaggio Bartoli

Luoghi citati: Belgio, Scandicci