Chievo, lezione dì calcio all'Udinese
Chievo, lezione dì calcio all'Udinese SPALLETTI AMMETTE LA SUPERIORITÀ' DEGLI AVVERSARI. DEL NERI SOGNA LA CHAMPIONS LEAGUE Chievo, lezione dì calcio all'Udinese Nell'orchestra diretta da Corini primo acuto di Bjelanovic Antonio Paloschi VERONA Il Chievo vince lo spareggio per l'Europa con l'Udinese, ipoteca la qualificazione alla prossima edizione della Coppa Uefa ma non demorde affatto, specie dopo quello che ha fatto vedere ieri, in prospettiva Champions League. Se la squadra di Del Neri si poteva considerare ammalata dopo le due consecutive sconfitte rimediate nelle ultime apparizioni in campionato, si può dire che la sosta ha avuto gli effetti di una potente medicina che ha rimesso a posto le cose e ha riproposto all'attenzione di tutti una squadra spettacolare, in grado di esprimere un grande volume di gioco, di mettere sotto l'avversario senza particolari difficoltà e di candidarsi per un finale di stagione scoppiettante. L'Udinese, reduce dalla grande impresa intema con l'Inter, è parsa piuttosto timorosa, incapace di esprimersi come nelle sue potenzialità, dimostrando di incontrare parecchie difficoltà quando si esibisce lontano dal «Friuli» (nel 2003 ha raccolto solo un punto fuori casa). Va detto, però, che contro il Chievo visto all'opera ieri poche squadre avrebbero potuto uscire indenni dal Bentegodi. Corini ha preso in mano la squadra da par suo, dettando i ritmi di gioco in maniera straordinaria, da quel playmaker esperto e fantasioso qual è. In questo è stato supportato molto bene dal lavoro degli esterni, in particolar modo dal duo I^nna-Franceschini che sulla fascia sinistra ha fatto il bello e il cattivo tempo. Non è un caso che proprio dall'out mancino del Chievo siano arrivati i gol che hanno segnato la gara già nel primo tempo. Al IO', un perfetto traversone di Lanna è stalo deviato in rete di testa da Bjelanovic (al primo centro con la maglia del club scaligero); al 36', un cross dal fondo di Franceschini è stato spedito, sempre di testa, in gol da Cessato, sempre più bomber con otto centri. Nella ripresa, al 23', su un angolo calciato da Corini, è arrivalo il terzo gol, ancora di testa, realizzato da Pellissier, l'uomo che quando si alza dalla panchina riesce sempre a trovare la via della rete (con quella segnata ieri sono 5 le marcature del giovane valdostano). Sul finire della partita, l'azione più bella: un centro dalla destra di Perrotta corretto al volo, dal Umile dell'area, da Corini. La conclusione del migliore in campo si è stampala sul palo e sulla ribattuta Pellissier ha calciato alle stelle da buona posizione. Del Neri, al termine della conlesa, ha avuto parole di elogio per i suoi giocatori, lasciandosi andare ad una profezia: «Se continueremo a giocare così - ha detto sono sicuro che ci qualificheremo per la Champions League. Contro l'Udinese abbiamo espresso il miglior calcio di tutta la serie A». In effetti non gli si può dare torto dopo aver visto all'opera contro i friulani la sua squadra. E lo stesso Luciano Spalletti, con molta sportività, ha riconosciuto la superiorità dell'avversario. «Quella del Chievo - ha affermato - è stata una vittoria meritata, anche se l'Udinese avrebbe dovuto, e potutp, dare molto di più». Jorgensen e Luciano in azione durante la sfida di Verona mm (4-4-2) Lupatelli 6; Moro 6, Legrottaglie 6,5, D'Anna 6, Lanna 6,5; Luciano 6 (37' st Nalis sv), Perrotta 6,5, Corini 7, Franceschini6,5;Bjleanovic 6 (10' st Pellissier 6,5), Cossato 7 (35' st De Paula sv). Ali.: Del Neri 7. (3-4-1-2) g* De Sanctis 6; Kroldrup 5, Sensini 6, Sottil 5 (35' st Fellpe sv); Jankulovski 5,5, Pizarro 6, Pinzi 6 (35' st Rossitto sv), Manfredini 5,5 (19'stM. Pieri 5,5); Jorgensen 5,5; Muz215,5, Iaquinta5. Ali.: Spalletti 5,5. Arbitro: Pieri 6 Reti: pt 10' Bjelanovic, 36' Cessato; st 23' Pellissier. Ammoniti: Manfredini e Pinzi Spettatori: 5.136 paganti per un incasso di 60.527,08 euro; 10.000 abbonati per una quota di 79.006,08 euro.
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