Gomme, così è una follia di Cristiano Chiavegato

Gomme, così è una follia LA CONCORRENZA TRA i PRODUTTORI ALL'ORIGINE DI COMPROMESSI 'NACCETTABIU PER LA SICUREZZA Gomme, così è una follia Summit dei team a Imola: si correrà ai ripari analisi Cristiano Chiavegato ADESSO non è più solo uno spauracchio, ma una realtà. La McLaren, che anche Michael Schumacher aveva indicato come rivale più pericolosa prima dell'inizio del campionato, ha dominato la prima parte della stagione. Una vittoria al debutto in Australia con Coulthard, il successo di Raikkonen nel Gran Premio di Malesia, bissato da quello di ieri con l'amara beffa per Giancarlo Fisichella che al momento dell'interruzione della corsa era vincitore morale ed è stato declassato pescando nelle pieghe di un regolamento che è sempre lacunoso e si presta a troppe interpretazioni. Resta il fatto che la Ferrari nella gara più pazza e anche drammatica da qualche anno a questa parte, con la pista bagnata a dettare le regole, sembrava poter segnare la riscossa. Ma Schumacher è finito fuori, tradito come molti altri concorrenti dall'acqua sull'asfalto; e lo sfortunato Rubens Barrichello si è dovuto fermare dopo aver conquistato con un bellissimo sorpasso la prima posizione beffando proprio Coulthard. Tuttavia in Formula I non si può parlare di sfortuna. Il team inglese ha lavorato bene, ha prodotto delle vetture competitive e ha saputo sfruttare al meglio l'esperienza di David e il talento di Kimi. La squadra di Woking ha imitato la Ferrari iniziando il campionato con una versione rinno- vatadellaMP47I7. In verità non si tratta di una monoposto soltanto rifatta. Ron Dennis, responsabile e comproprietario della McLaren, ha spiegato più volte che si tratta di un'auto completamente nuova: «Abbiamo rifatto il telaio, l'aerodinamica e anche il motore. Insomma sono ben pochi i pezzi dello scorso anno rimasti in funzione nel 2003». Grandi passi avanti sono stati fatti nei sistemi elettronici (controllo di trazione e antipattinamento) e nell'utilizzo delle gomme Michelin, che adesso possono essere diverse per ogni squadra. Ora Maranello sarà comunque quasi obbligata a mandare in pensione la F2002 e puntare per la prossima gara a Imola sulla F2003 GA. La McLaren però non starà a guardare. Mentre termina la costruzione della sua nuova sede denominata pomposamente «Paragon», la squadra che si avvale dei mezzi (anche economici) della Mercedes si prepara a far debuttare la MP4/18, progettata da un esercito di tecnici guidati dal «mago» Adrian Newey. Una vettura della quale si dice già un gran bene, sulla base di alcune rivelazioni: pance molto piccole e basse, aerodinamica supersofisticata, un musetto rivoluzionario e un altro nuovo motore. Non è detto che tutto filerà liscio. Ma la Ferrari sarà costretta a mettere il fiato sul collo al team avversario per obbligarlo ad accelerare i suoi programmi e magari a pagare in termini di affidabilità. In ogni caso la McLaren ha stipato molto fieno in cascina e soprattutto ha azzeccato la scelta del pilota che ha sostituito il campione Hakkinen. Kimi Raikkonen ha tutte le doti per emergere, anche se - ne siamo sicuri - Michael Schumacher e Rubens Barrichello non si faranno intimorire. Non si può dire che il cambiamento dei regolamenti abbia danneggiato la Ferrari, che è stata sinora più vittima di circostanze sfavorevoli che di ima effettiva superiorità in fatto di prestazioni da parte dei rivali. Le nuove norme sportive, più di quelle tecniche hanno comunque rimescolato le carte. E alcune delle decisioni prese dai commissari sportivi lasciano dubbi: ieri sono stati sostituiti i motori sulle vetture di Raikkonen e di Villeneuve, mentre una Toyota ha potuto montare un nuovo cambio. In teoria, da quanto era dato di capire, avendo sostiuito dei «pezzi» che si erano rotti, le tre vetture in questione avrebbero dovuto partire dai box. Invece è stato deciso che avrebbero mantenuto le proprie posizioni sullo schieramento. Una inteipretazione, anche questa, che lascia perplessi. Così come quella che ha suscitato polemiche nel weekend brasiliano con l'obbligo di usare un solo tipo di pneumatici da bagnato. La Michelin, che nel 2002 era indietro con quelli da pioggia, si trova da quest'anno in posizione migliore visto che si debbono utilizzare gomme che sono risultato di un compromesso. Lo si è potuto notare nella prima parte della gara, quando Raikkonen e Coulthard hanno potuto prendere qualche secondo di vantaggio, quando Montoya con le stesse comperture sembrava poter volare, mentre Schumi e Barrichello erano in difficoltà. Sarebbe necessario avere delle certezze sui regolamenti, che verranno discussi prima di Imola, il 16 aprile. La Formula I può ritrovare la rotta giusta: non deve perdere altro tempo. Kimi Raikkonen ha confermato talento e coraggio: la McLaren punta su di lui

Luoghi citati: Australia, Imola, Malesia, Maranello, Villeneuve