LETTERE

LETTERE Ma cosa fanno i deputati quando non sono in aula? LETTERE Non che il fenomeno sia inedito o recente però, fateci caso, si è molto accentuato: ogni volta che la televisione offre immagini dell'aula della Camera, si può constatare che i presenti sono davvero pochi. A volte, pochissimi. A volte, quasi non c'è nessuno. Naturalmente, se chiedi come mai e perché, la risposta la conosco pure io: ti dicono che i deputati stanno lavorando nelle Commissioni. Io non ci credo del tutto. Penso che molti degli attuali deputati considerino assistere ai lavori della Camera, oltre che una scocciatura, una perdita di tempo: è così che il governo finisce in minoranza, [o.d.b.] Tutti aumentati Preg.mo del Buono, sono un pensionato, da 21 anni, e inoltre la pensione non mi viene aumentata da diversi anni. Ho 76 anni e, questo è il punto, i farmaci da un po' di tempo subiscono aumenti di notevole importanza. Io prendo le pastiglie per dormire, il No-Pron, e solo ieri sono andato a prenderne una scatola e con notevole sorpresa ha subito un aumento del 23,50Zo. Inoltre prendo altri farmaci, che sono tutti aumentati. Non faccio l'elenco perchè sarebbe troppo lungo. La vecchiaia... Davide Fagiano, Pinerolo Contro l'umanità Sig. OdB, considero questa guerra dell'Amministrazione Bush contro l'Iraq illegale, perché fuori e contro l'Onu, ed anche criminale, per il numero delle vittime civili e l'impiego di proiettili con uranio impoverito. Sono stato medico oncologo ospedahero circa trent'anni fa e ricordo che gli ospedali militari statunitensi erano all'avanguardia nella terapia chirurgica, radiologica e chemioterapica dei tumori. C'era una rivista, Current Therapy, che riportava i protocolli più moderni di terapia e costituiva una importante fonte di aggiornamento per noi medici d'un piccolo centro. Per questo mi chiedo come sia possibile che oggi, come già nella prima guerra contro l'Iraq e poi contro la Serbia, l'esercito statunitense usi proiettili all'uranio impoverito che hanno prodotto un enorme aumento delle malformazioni neonatali, dei tumori infantili, del sistema linfatico, del sangue, e che colpiscono gli stessi militari. Queste armi che diffondono radiazioni produrranno morte per anni dopo la fine della guerra. Questo è, a mio parere, un crimine contro l'umanità attuato da criminali senza scrupoh e sono colpito dal silenzio degli oncologi, degli scienziati, dell'Oms. Siamo veramente messi male se un grido d'allarme deve venire da Jacopo Fo, un uomo di spettacolo che ringrazio, invece che dagh scienziati. Ireo Bono, Savona Laureati? Egregio signor del Buono, a proposito della lettera apparsa con il titolo «I marescialli votano in massa Bertinotti», vorrei capire una cosa che mi è poco chiara. Il lettore dice che per essere maresciallo bisogna conseguire una laurea obbligatoriamente, senza contare che per alcune specialità ce ne vogliono due. Mi ritoma in mente, quando nel 1959 feci il mihtare, che per essere ammessi al corso sottufficiali era sufficiente la licenza media inferiore; mentre oggi (ho letto i bandi di concorso) è necessaria la maturità di media superiore quinquennale. I generali, allora, quante lauree dovrebbero avere? Ho l'impressione che il mondo cammini un po' troppo in fretta nelle cose. Donato Galeandro, Torino Non vedo differenza Caro OdB, mi fanno piacere queste grandi manifestazioni per la pace. E vi vedo molti uomini e donne che hanno pressappoco la mia età. Non posso non pensare che molte di queste persone che come me si preoccupano adesso delle vittime civili e innocenti e dei bambini, al tempo della guerra di Liberazione (ero allora tredicenne) se ne infischiavano altamente dei civili e dei bambini massacrati in molto maggior numero dai terribili bombardamenti e mitragliamenti alleati; anzi molti di loro, specie i più «anziani», ne erano contenti, perché effettivamente abbreviavano la durata della dittatura e della guerra. Non perché «pareggiavano» Coventry (che si potrebbe anche capire) ma proprio perché collassavano la dittatura ed abbreviavano la guerra. Io non vedo una gran differenza tra Saddam e il «nostro» dittatore. E non c'è differenza tra i bambini iracheni adesso e quelli italiani di allora... prof. Nevio Nigro, Torino Assoluta ignoranza Egregio signor del Buono, sono insegnante di filosofia e storia nei licei statali e devo ammettere specie negli ultimi anni in cui con troppa facilità non ci si avvale dell'ora di Rehgione (addirittura la Carta Costituziona¬ le ha autorizzato anche i minorenni ad uscire dalla scuola) che quasi sempre, quando, per interdisciplinarietà insegnando storia (non parliamo di arte per cui i ragazzi non conoscono i soggetti biblici) si nota, come per Dante, assoluta ignoranza nella dottrina e cultura cattolica. In pratica in Italia non si può insegnare queste materie senza conoscere lo sfondo biblico-giudeo-cristiano. Del resto il Concordato, revisionato (votato da quasi tutti) per indicare il diritto di avvalersi dell'ora di Religione cattolica recita: «I principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano». Un fatto prima culturale, dunque. Prof. Luigi Losacco, Torino Contrasti Spett. OdB, su La Stampa leggo: «Corruzione, inchiesta all' Ufficio Imposte». Come si permette un Magistrato di indagare su chi corrompeva per non pagare le tasse? Proprio quando il governo condona gli incalliti evasori? Ho capito perchè esistono contrasti tra magistratura e politici. Giancarlo Cavagnero, Torino Una vergogna Gentilissimo signor Oreste del Buono, anche nel pieno di un dramma devastante come la guerra in corso in Iraq, che miete vittime tra i civili - anche bambini - dobbiamo vedere all' opera Giletti su Rail e la D'Eusanio su Rai2 che sfruttano l'argomento. E' una vergogna. Nicola Carlo Casalegno, Torino Callasforever Gent. Mo sig. Oreste del Buono, dopo la lettera del signor Gualerzi mi sono finalmente convinto di essere incorso in una svista per quanto riguarda le esibizioni artistiche della Callas a Torino. Tuttavia non sono pentito della polemica suscitata, per¬ chè ha risvegliato interesse intorno alla musica che conta e ha distolto un poco l'attenzione dall'odioso tema della guerra... Franco Ramella Pajrin, Torino li prezzo del pane Gent. OdB, vorrei portare a conoscenza dei lettori un ulteriore dato riguardante il prezzo del pane a Milano rispetto ad altre città. Poche persone sanno che oggi il prezzo del grano è di circa 250 lire (sì, avete letto bene!) Al chilo, e della farina circa 500; con il pane a 10.000!!... Giorgio Massano San Martino Alfieri (At) La guerra in tv Gentile Oreste del Buono, nei cosiddetti canali tv ormai si jescano soltanto immagini dela cosidetta campagna d'Iraq, e ancora una volta affacciarsi alla tv èun guardare da una finestra con vetro a prova di missile, ma che con immagini di ;ente morta ammazzata-macelata e case distrutte-terremotate, ci colpisce «dentro», dove già siamo continuamente in bilico e in precario-faticoso equilibrio sospesi nel vuoto, perchè in qualsiasi momento ci si può ammalare o restare coinvolti in un incidente. Anche se con lucida follia cerchiamo di negarlo trascurando l'importante porzione invisibile eh realtà, attribuendo valore spirituale a questioni materiali come il danaro, il potere, il successo, la roba. Come se le apparenze ormai non fossero soltanto una patinavernice svalutata falsificabile con poco con l'abbigliamento e pochi minuti dal parrucchiere. Paino Morandin Ponte di Piave Penso che in genere i deputati abbiano poca voglia di lavorare, come quasi tutti noi: con la differenza che noi abbiamo l'obbligo controllato di stare sul posto di lavoro, e loro no. lo.d.b.] di O.d.B.