Rendimento fisso per i primi 2 anni e ipotetico per i tre successivi

Rendimento fisso per i primi 2 anni e ipotetico per i tre successivi LA POSTA DI MAGGI Rendimento fisso per i primi 2 anni e ipotetico per i tre successivi DESIDERO sapere se ho investito bene i miei 53.000 euro in obligazioni strutturate Mix Banco Posta durata 5 anni con la garanzia del rimborso a scadenza del capitale investito e di un interesse annuo, fisso per i primi 2 anni del 50Zo lordo qualunque sia l'andamento dei mercati e in parte variabile nei successivi: è ancorato alla performance di un paniere delle )rincipali azioni intemazionai con un coupon massimo pari a l,500Zo H- 7,5007o = 9,00DZoperi tre anni successivi. Non ho ancora capito quale sarà il mio guadagno netto finale. A. De Franco (e-mail) Abbiamo trattato già le obbligazioni strutturate Mix del Bancoposta il 2 febbraio scorso su «la Stampa»: in quanto prodotto strutturato, ha un rendimento calcolabile solo alla fine in base, appunto, all'andamento della componente derivata che costituisce la «struttura» dell'obbligazione. Di per sé il meccanismo è abbastanza complesso, perché lega rendimento fisso (nei primi 2 anni) con uno variabile e ipotetico (nei successivi 3 anni). Mix garantisce, nei primi 2 anni, una cedola annua certa del 50Zo lordo. A questa cedola si aggiunge, dal terzo anno in poi, il pagamento annuale di una cedola fissa dell'I,50Zo, più una cedola «premio» variabile subordinata all'andamento di 20 azioni internazionali. Ecco il rischio tipico dei bond strutturati: in cambio della speranza d'un guadagno superiore (se certe azioni vanno bene). Mix offre la restituzione del capitale, più la certezza dì due cedole annue al 50Zo e di altre 3 cedole annue dell'I,50Zo (lorde) fino a scadenza. In tutto, il 14,50Zo lordo in 5 anni, ossia meno del 30Zo medio annuo. Ma vediamo se e come Mix diventa più conveniente di un Btp a 5 anni. La cedola variabile massima prevista del 7,50Zo sarà interamente corrisposta dal terzo anno, assieme alla cedola fissa, solo se, per ciascun anno di pagamento, il valore di ciascuna delle 20 azioni sarà superiore o almeno pari al 90oZo del proprio valore iniziale rilevato alla data di emissione dell'obbligazione. La cedola variabile sarà decurtata dell'I,50Zo per ogni azione il cui valore finale fosse inferiore al 900Zo del proprio valore iniziale. Così, se una sola azione perde più del 10oZo nell'anno, la cedola premio sarà del 60Zo, se sono 2 scenderà al 4,50Zo, se sono 3 sarà del 30Zo, se sono 4 sarà dell'I,50Zo, se sono più di 4 non vi sarà cedola extra. Quali siano le chance che 16 sui 20 titoli (Accor, Allianz Alvg.De, Aig, Ass.Generali, Aventis, Axa, Camival, Coca-Cola, GlaxoSmithKline, Home Depot, Johnson&Johnson, Nestlè, Novartis, Pfizer, Prudential, Sony, Unilever, Viacom, Wal-Mart, Walt Disney) riescano a non perdere più del 100Zo in 3, 4 e 5 anni è impossibile da sapere ora. Non è il lettore a non capire quanto renderanno i bond Mix, è proprio il meccanismo de! bond strutturato a prevedere una scommessa dall' esito incerto. Importante è che i sottoscrittori sappiano che cosa stanno facendo: mettono sulla roulette del derivato che «struttura» il bond e che può fare ottenere fino a un massimo del 370Zo (il 14,50Zo sicuro + il 22,50Zo ipotetico dei 3 anni con le cedole premio del 7,50Zo l'una) la differenza di rendimento tra il ritorno di un Btp a pari scadenza e a miglior rating (circa il 17,50Zo), con il 14,50Zo di Mix. e Un investimento azzeccato L mio capitale è costituito da 138.000 euro, investiti in questo modo: 113 mila in Bot trimestrali, 15.000 in Buoni postali ordinari, 10.000 su un libretto postale. Intendo sposarmi (se tutto va bene) fra due anni e, per quella data, vorrei avere disponibilità di almeno 100.000 euro per l'acquisto della casa. Inoltre, vor¬ rei tenere il capitale il più liquido possibile. Che cosa mi consiglia? S.M. (e-mail) La premessa è ferma e convinta: nessuna voglia di rischiare, ed esigenza di liquidità a breve termine. Fortunatamente per lui, il lettore è già posizionato in investimenti che rispondono a questa caratteristica. Forse l'unica modifica, sull'orizzonte dei due anni, potrebbe essere di passare a Btp che scadono nel 2005: potrebbe incassare qualche centesimo di rendimento in più e risparmierebbe sui rinnovi del Bot trimestrali. Rifacimento tetto e spese per il box N riferimento alla risposta data alla lettrice Maria Teresa Bosco su La Stampa del 10 marzo, avendo io lo stesso problema della signora (l'amministratore mi chiede di pagare per i millesimi di un basso fabbricato la spesa di rifacimento del tetto condominiale), desidererei sapere in quanto si quantifica la quota minima per l'asservimento del mio garage all'androne condominiale. Maria Luisa G. (e-mail) La risposta non è semplice, in quanto la legge nulla dispone in merito, contemplando soltanto le ipotesi di scale (art. 1124 ce), volte e solai (art. 1125 ce.) e lastrico solare (art. 1126 ce), che rappresentano i casi più frequenti. Per quanto riguarda le parti non menzionate, qualora il regolamento non disponga nulla, ci si può accordare in sede assembleare ovvero, in mancanza di accordo, sarà onere del condominio impugnare la delibera condominiale davanti al giudice il quale, demanderà a un tecnico il calcolo relativo all'asservimento. El Amministratore: nessuno ne risponde ESISTONO garanzie per i condòmini quando scelgono un amministratore? C'è un ordine professionale che in qualche modo garantisca e ponga delle regole? Oualcuno si accerta che chi fa questo mestiere possa rispondere dei danni eventualmente procurati? In altre parole: esibire un patentino o un'iscrizione garantisce che l'amministratore, incassate le quote non fugga con la cassa? O si può fare l'amministratore di condominio senza avere una lira o un euro per arricchirsi? Oggi, un giovane e intraprendente geometra o ragioniere o dottore commercialista che voglia dedicarsi a questa professione è «obbligato a qualcosa» quando decide di «aprire» uno studio, oltre che assumere una ragazza che risponde al telefono «ronto-sono-mirella-posso-esserle-utileeeeee...»? Con quale garanzia l'amministratore gestisce i nostri soldi? Con quale patrimonio? Prestando quale fideiussione? Quello che ci si limita a dire nella riunione di investitura è «mi ha detto mio cugino che si tratta di una brava persona»! Sempre «mio cugino» ci aveva segnalato una brava (I) persona che però è scappata con la cassa, lasciando debiti per 200 milioni di vecchie lire! Tutti a carico del condominio. Franco G. (e-mail) Non ci sono garanzie effettive nel momento in cui si sceglie un amministratore di condomino. Non soltanto a causa della mancanza di un ordine professionale o della «crisi della giustizia»; concorrono tutta una serie di fattori, non ultima quella delle segnalazioni «leggere» da parte di paren- ti o amici. Proprio in questa rubrica era stato pubblicato un articolo definito «decalogo per la scelta dell'amministratore» che consigliava 10 buone regole sulle quali basarsi al fine di evitare sorprese o, per lo meno, di limitare i danni. Tra i consigli più rilevanti: non lasciarsi «abbagliare» da dichiarazioni di candidati o condòmini sul numero degli stabili già amministrati da chi intende acquisire la gestione del'edificio, il controllo del c/c condominiale, la scelta diretta (da parte dell'assemblea) delle ditte, le precauzioni da prendere in caso di sintomi quali la sospensione di servizi o l'eccessiva litigiosità nel condominio. Il problema del professionista che fugge con la cassa non è limitato all'amministratore di condominio ma investe un po' tutte le professioni anche se, nell'ipotesi in esame, possono riscontrarsi un numero di gran lunga maggiore di casi in quanto, non richiedendo l'attività alcun requisito di scolarità o di provata onestà (ad esempio, l'assenza di condanne penali o di carichi pendenti) qualunque soggetto, di qualsiasi provenienza, magari dotato di una buona parlantina e di una buona capacità di mentire, può proporsi con successo, per poi cagionare danni rilevanti. m Installazione dell'ascensore SONO proprietario di un appartamento sito al piano rialzato di un condominio di 6 piani. Il condominio ha proposto di installare un ascensore a partire dalla fine della prima rampa di scale (che per me non sarebbe di alcuna utilità). Le chiedo quindi se io sono tenuto a partecipare alla spesa d'installazione e, successivamente, a quelle di gestione/manutenzione. E se l'ascensore fosse installato a partire dal livello cortile (un paio di gradini sotto il mio appartamento)? G. Possamai (e-mail) I costi di installazione di un ascensore sono sopportati solo da chi intende servirsene. Anche qualora un condomino voti a favore dell'installazione, ma non intenda servirsene, non parteciperà né alla spesa dell'installazione né alle spese di gestione ed esercizio. Se tale condomino abita su un piano servito, occorrerà dotare l'ascensore di chiavi. In seguito, il condomino potrà cambiare idea e utilizzare l'ascensore: dovrà versare la quota non pagata a suo tempo per l'installazione rivalutata opportunamente con l'inflazione. Ricordiamo che 1 costi di gestione e di esercizio, in mancanza di previsioni sul regolamento condominiale approvato da tutti, sono per metà in proporzione ai millesimi e per l'altra metà in proporzione all'altezza del piano e chi non è servito dall'ascensore non paga. Hanno collaborato: PAOLO GATTO consulente legale Appc SILVIO REZZ0NIC0 presidente Confappi-Fna A cura di GLAUCO MAGGI E-mail: glauco.maggi@lastampa.it Chi desidera risposte in tema di risparmio e investimenti, banca, casa, fisco, pensioni e previdenza scriva a: Tuttosoldi viaMarenco32 10126 Torino

Persone citate: Maria Luisa G., Maria Teresa Bosco, Possamai, Walt Disney

Luoghi citati: Torino