A caccia dì affari tra gli sportelli

A caccia dì affari tra gli sportelli CHE COSA CAMBIA DOPO LA BATTAGLIA SU MEDIOBANCA A caccia dì affari tra gli sportelli Banche in fermento, riflettori su Bnl e Mps Ugo Bertone C'è già chi l'ha definisce Mediobank, per sottolineare il carattere internazionale dell'istituto di piazzetta Cuccia nuova formula. Oppure chi si limita al concetto di Nuova Mediobanca, per rilevare la novità di una banca che si muove in sintonia con i principali azionisti o, comunque, con il resto del sistema bancario. Al di là dei nomi, la speranza è che per le banche italiane inizi una stagione di cooperazione e ripresa. Esigenza vitale per un' economia che ha bisogno di capitali ma ancor più di idee. Cosa cambia per operatori e risparmiatori? L'esame può partire dal satellite più importante di piazzetta Cuccia, le Generali. Non è difficile prevedere che il collocamento dei pacchetti, il IO"/»circa, accumulato nella compagnia triestina dai soci-«aggressori» (da Unicredito a Mps e Capitalia) per colpire il fortino di Mediobanca sarà uno dei primi problemi del nuovo amministratore Gabriele Galateri. Si tratterà di trovare una soluzione che eviti vendite massicce e improvvise, con la prospettiva di un tracollo dei prezzi. Meglio, comunque, stare alla larga dal fronte Generali. Mediobanca? Di sicuro l'istituto, finora ignorato dagli analisti e dagli intermediari finanziari (la consegna della riservatezza e elei silenzio valeva anche per i «report» delle banche d'affari) si aprirà all'esame della comunità finanziaria. La valutazione di Mediobanca, da Schroder Salomom Smith Barnoy a Centrosim, è sempre stata effettuata esclusivamente sulla base dell'importante portafoglio di partecipazione che l'istituto può vantare. Ai prezzi attuali, circa 7,32 euro per azione, la banca quota, da buona holding quale viene percepita dal mercato, a sconto sul Nav (net asset value)del 19'Zo circa. Storicamente, tuttavia, l'istituto ha sempre trattato con uno sconto compreso tra il 12 e il 15'Ki, è quindi possibile che ora, che l'ondata speculativa che ha accompagnato il ribaltone è finita, possa recuperare un pò di terreno in Borsa. Peraltro, proprio alla luce, dell'irrazionale andamento del titolo, Schroder mantiene sulla società una raccomandazione di «underperform speculative». Ma la «rivoluzione» in piazzetta Cuccia ne promette altre. Si è subito messo in moto il fronte Bnl-Mps, con immediati riflessi su Capitalia. Il mercato scommet¬ te che Mps, dopo l'uscita di Vincenzo De Bustis, riserverà sorprese. Per primo, al solito, a muoversi è stato Diego Della Valle, presidente di Tod's, rapido nel cogliere l'occasione per occupare una posizione strategica acquistando una quota in Bnl. Molti analisti infatti preferiscono la banca romana, seguita da Mps e Unicredito per possibili spunti speculativi. Attorno al sistema del credito si moltiplicano i segnali operativi e le indicazioni per possibili speculazioni a breve o di maggior respiro. Ma lo stato di salute del sistema, dopo tre anni di cali in Borsa e di flessione del risparmio gestito, non è buona. Certo, pur con qualche vistosa eccezione (Intesa e San Paolo Imi tra i grandi), i bilanci hanno mostrato una sostanziale tenuta dei margini. Ma, complice la scarsa crescita del pil, In Italia si sommano anche le problematiche che derivano da una crescita del pil, sul comparto bancario italiano continueranno a pesare pressione sui ricavi, criticità degli asset creditizi, corporate govemance non certo ottimale. Inoltre gli istituti di credito italiani dipendono in larga misura dagli spread sui depositi che tradizionalmente si comprimono quando i tassi scendono. Jp Morgan nelle scorse settimane ha reiterato la raccomandazione «underweight» (ridurre) per il comparto bancario italiano, in previsione di futuri tagli dei tassi della Bce: il giudizio rimane negativo in quanto, secondo la casa d'investimenti americana, le banche italiane soffriranno se le riduzione complessive arriveranno a tre quarti di punto. Un'analisi di sensitività dei conti bancari rispetto all'andamento dei tassi di interesse a breve mostra come l'impatto sull' utile netto previsto per il 2003 di un taglio di 50 punti base valga il 2,90Zr) per Unicredit, il 5"Z(i sui conti di Sanpaolo e quasi il 6DZo per Intesa. A questo si dovrebbe aggiungere la situazione di incaghi e sofferenze, in netta crescita, sul fronte intemo e internazionale. A sorpresa, come argomenta uno studio di settore curato da Ubs Warburg, si scopre che le mine internazionali per i bilanci si trovano non tanto nel terzo mondo o in Sud America ma in mercati evoluti, come Stati Uniti e Germania. E' la conferma che l'Italia ha davvero bisogno di una merchant bank a livello internazionale. La missione, insomma, della nuova Mediobanca. O Mechobank. [Borsa&Einanzal IUI11 i iSiLAIVCi PfcL^UU^ D«tl In twin <fl euro Banche Margine Var. Margine Var. Utile . Var. ■ Interesse % Intermed. % ^etto % LE BANCHE BATTONO IL MiBTEL 102 100 98 96 94 92 90

Persone citate: Diego Della Valle, Gabriele Galateri, Intesa, Schroder, Schroder Salomom Smith, Ugo Bertone, Vincenzo De Bustis, Warburg

Luoghi citati: Germania, Italia, San Paolo, Stati Uniti, Sud America, Ubs