Davis, il doppio è azzurro

Davis, il doppio è azzurro L'ITALIA DEL TENNIS IN VANTAGGIO PER 2-1 NEL MATCH-SPAREGGIO CON IL MAROCCO A MARRAKECH - - . ^- - . - -, ' - ...■■'. —- : ^ l ll l , 11 . , l ^ ,. l— .^ -m . ; . . Davis, il doppio è azzurro Stefano Semeraro PARTITA con la prospettiva di farsi infilzare come un tocchetto di kebab sugli spiedi marocchini, l'Italia dopo due giorni di questo semi-spareggio di Coppa Davis si ritrova invece avanti 2-1, affacciata a una vittoria nella quale -va riconosciuto - alla vigilia credevano quasi solo capitan Barazzutti e la truppa. Quello di ieri, il doppio, era in effetti il punto che, ci portavamo da casa, ma nei labirinti psicologici delle ordalie di Coppa è sempre possibile smarrirsi, confondersi anche da favoriti. A perdersi ieri sono stati però i nostri avversari, certo più appesantiti di noi, in quanto padroni di casa, da pressioni e fobie. Younes El Aynoui in patria e per il pubblico pan-arabo è un eroe, a perdere sull'argilla di casa proprio non ci sta, Ma doppista Youness non è, e il suo compagno di ieri, il 25enne Mounir El Aarej, non è un tennista professionista tout court: numero 416 nel ranking di singolare, 695 in quello di doppio, Un semi-dilettante buttato allo sbaraglio per dare riposo alla fragile anima di Arazi. Nonostante la rabbia e l'impegno di El Aynaoui, che tentava di agguantare qualsiasi palla fiottasse nei dintorni del nervosissimo Mounir, i nostri hanno dunque maramaldeggiato: 6-1 nel primo set, 6-4 con un filo di tensione nel secondo, di nuovo 6-1 nel terzo, con Bertolini (n.76 Atp di doppio) migliore in campo e Galimberti come al solito più imprevedibile, nel bene e nel male. Dopo 11-1 di venerdì, cresce la fiducia. «Ora abbiamo il 55 per cento di possibilità di vincere», ha sentenziato alla fine proprio lo ieratico Bertolini, sostenuto nella ottimistica convinzione da Barazzutti: «Siamomessi bene, soprattutto per il match con Volandri, ma anche Sanguinetti ha buone possibilità», Ci troviamo insomma in una situazione speculare a quella che affrontammo lo scorso settembre a Reggio Calabria con la Finlandia, con qualche chance, stavolta, di giocarci a settembre il ritomo in A. E oggi il primo a scendere in campo, contro Arazi, sarà l'eroe in negativo del match con i finnici. «Reggio Calabria? C'è stato un match a Reggio Calabria?», scherzava Davide Sanguinetti ieri per esorcizzare la débàcle calabrese, aggiungendo poi meno ilare: «Provero a chiudere i conti nel primo match. Contro El Aynaoui ho giocato due volte, a Lione dove ho perso e d Milano dove ho vinto, due match sul veloce». Non si ricordava, Davide, di aver perso anche due partite sul rosso contro El Aynaoui, nel lontano '95 a Montecarlo e l'anno scorso nel campionato a squadre francese. Dovesse fallire, avremmo comunque il paracadutè-Volandri, in un match che tutti nel team azzurro preferirebbero giocare a risultato acquisito, ma che non pare inattinjjibile per Filippo: a meno che Arazi non si reincarni improvvisamente nel mezzo genio che era qualche stagione fa. Gli azzurri Bertolini (a sin,) eGalimberti si abbracciano dopo il successo nel doppio contro il Marocco: ora la squadra di Barazzutti conduce per2a1