Meringolo d'argento Uno spot per il 2005

Meringolo d'argento Uno spot per il 2005 SCHERMA: AGLI IRIDATI GIOVANILI DI TRAPANI IMPRESA DEL FIORETTISTA DI TORINO, CITTA CANDIDATA AL MONDIALE Meringolo d'argento Uno spot per il 2005 Alessandro, 17 anni: «Peccato, mi sono disunito proprio in finale» La passione per questo sport è nata leggendo "I tre moschettieri" Silvia Garbarino Dolceaspro come un'arancia di Sicilia. E' il sapore dell'argento colto dal torinese Alessandro Meringolo ai Mondiali giovanili di scherma in corso a Trapani. Il «quasi» diciassettenne (li compirà il 20 maggio) punta di diamante del Club Scherma Torino e della nazionale cadetti di fioretto, ha consegnato all'Italia la prima medagha di questa competizione iridata proseguendo per la federazione la consolidata tradizione di successi intemazionali. L'anno scorso arrivò nella stessa categoria e nella stessa arma, il bronzo di Luca Maretta. Adesso un passo avanti nella classifica e nel segno di un atleta forgiato a Villa Glicini dai coniugi russi Egon ed Elisabetta Francke (lui è un ex olimpionico). Un metallo prezioso che regala ancor più prestigio alla candidatura eh Torino per i Mondiali assoluti del 2005, ne diventa uno spot in miniatura ma splendente. Esultavano a ragion veduta perciò, ieri, il presidente del sodalizio subalpino. Luca Morelli di Popolo, la famiglia di Alessandro, rimasta scaramanticamente in città, e il coach della nazionale senior di fioretto, An¬ drea Magro che sotto la Mole è ormai di casa per i frequenti stage dei suoi team. Il più pacato di tutti era Alessandro, il vero protagonista della giornata. «Ci speravo molto in un podio - racconta prima di avere la voce coperta dall'inno nazionale - sono campione italiano in carica nella mia categoria e ho già fatto qualche gara di Coppa del Mondo senior. Qui sapevo di dovermi confrontare con dei miei pari età e quindi poteva essere più facile però fin quando non gareggi non sai esattamente il valore dei tuoi avversari e soprattutto non conosci a fondo la tua condizione. E' andata bene, peccato per la finalissima, dove mi sono disunito dopo le prime stoccate». Eccellente nel round di qualificazione chiuso a punteggio pieno (5 vittorie su 5 incontri), Alessandro ha macinato il russo Ykine nei sedicesimi (15-12), il tedesco Engert negli ottavi (15-9), lo spagnolo Monterò nei quarti (15-10) e in semifinale Zassorin (altro prodotto di madre Russia) battuto 15-11. La tensione crescente per l'appuntamento più importante finora della sua giovane carriera, l'ha tradito contro il bielorusso Cha- lihkov, in vantaggio sin dall'avvio del confronto. «Sono stato realmente in gara sino al 7-5 per lui - commenta Alessandro - poi mi sono perso, è come se mi fossero svanite tutte le forze e ho tirato sempre peggio. Normale che il mio avversario ne abbia saputo approfittare, è molto bravo anche senza il mio aiuto». Tranquillo, riservato, avvicinatosi alla scherma fin da bambino per «colpa» del libro "I tre moschettieri" ricevuto in rega-; lo, Alessandro ha coinvolto nella sua passione per il fioretto anche il fratello Niccolò, quattordicenne dal carattere più esuberante che ne sta ricalcando le orme nelle categorie inferiori. «Sianjo una famiglia formato scherma - scherzano i genitori, rimasti collegati tutto il giorno con Trapani via cellulare - la nostra vita scorre fra allenamenti e scuola, resta poco tempo per il resto ma le soddisfazioni a questi livelli ripagano di tutti i sacrifici». Alessandro, studente al primo anno del classico all'Alfieri di corso Dante, non ha ancora pensato quale regalo concedersi. Per intanto ne ha fatto uno sostanzioso al suo club che da ieri è più ricco d'orgoglio. Alessandro Meringolo esulta per la vittoria in semifinale sul russo Zassorin

Persone citate: Alessandro Meringolo, Di Trapani, Elisabetta Francke, Luca Morelli, Magro, Meringolo, Silvia Garbarino

Luoghi citati: Italia, Russia, Sicilia, Torino, Trapani