An: sì all'inceneritore, ma fuori città

An: sì all'inceneritore, ma fuori città CONTINUANO LE INIZIATIVE DEI PARTITI IN VISTA DELLA COSTRUZIONE DEL NUOVO TERMODISTRUTTORE TORINESE An: sì all'inceneritore, ma fuori città Un'animata assemblea con i residenti delle Basse di Stura Giuseppe Sangiorgio «No» all'inceneritore alle Basse di Stura, dicono gli uomini di Fini, mentre non si placano le polemiche all'interno della Casa delle Libertà, dopo l'attacco di Agostino Chiglia a Roberto Rosso, capogruppo del partito di Berlusconi in Consiglio comunale, con il risultato che Guido Crosetto, coordinatore di Forza .Italia in Piemonte, e Osvaldo Napoli, commissario cittadino vogliono chiarire la questione con lo stesso Rosso e con il suo vice Paolo Chiavarino. Alleanza nazionale, tuttavia, Diima di tutto, attacca gli «errori e e bugie» del centro-sinistra che governa il Comune. Diffonde 30 mila manifesti a Basse di Stura e altrettanti a Mirafiori per smentire «i comitati prò Chiamaparino sindaco», i quali nel 2001 avevano promesso che il termovalorizzatore non sarebbe stato costruito in città, accusando il centro-destra di volerlo all' temo della cinta daziaria. Venerdì sera, in una riunione all'aperto, in piazza Crispi, il segretario Agostino Ghiglia, il capogrup- pò Ferdinando Ventriglia, il consigliere Walter Altea, Barbara Bonino, il presidente del partito in Regione, Ennio Galasso, con gli amministratori delle zone Barriera di Milano e Lucento-Vallette, hanno chiarito di frontre a circa 200 persone, che «mai avevano detto sì all'inceneritore alle Basse di Stura o a Mirafiori». «I vostri quartieri - hanno rilevato Ghiglia e Ventrigha - hanno già dato. E adesso, mentre il vice sindaco indica come possibili i siti di strada dei Francesi e Mirafiori, il sindaco vara il progetto per risanare le stesse Basse di Stura. È una presa in giro». «Perché - hanno aggiunto - se è vero che un impianto del genere è stato costruito fra le case di Montecarlo o di Vienna, è altrettanto vero che quelle due realtà urbane sono ben diverse da Barriera di Milano o dalle Vallette. Le portino allo stesso rango, allo stesso livello, e allora potremo discuterne, accettando eventualemte un termovalorizzatore che forse non inquina, ma che porta con sé un traffico di camion per il trasporto dei rifiuti e strutture per selezionarli, non piacevoli per chi da anni sopporta la discarica di via Germagnano e insediamenti privati per la lavorazione di scarti industriali». Dalla battaglia politica al centro-sinistra alla polemica nel centro-destra il passo non è poi lungp come potrebbe apparire: An contesta al capogruppo di Forza Italia «di aver sbagliato, di aver badato a questioni di legittimità, poi rivela- tesi fasulle, senza entrare nel merito del problema vero - il bilancio e prestandosi all'ironia degli avversari. E, ieri, mentre il commissario cittadino Osvaldo Napoli ha voluto chiarire che porre la questione di legittimità sul «si» ai regolamenti per le tariffe è stato un errore, il coordinatore in Piemonte, Guido Crosetto, ha convocato la direzione cittadina del partito. Rosso, Chiavarino e i con¬ siglieri comunali azzurri per chiarire come stiano davvero le cose. Quindi ha invitato Forza Italia «ad avere una linea unitaria, non personalistica. Infine, affermando di non ritenere «mai opportune le polemiche fatte sui giornali», ha concluso: «Se il segretario di An, Ghiglia, ha qualcosa da dire, ci sono le sedi istituzionali, inteme alla coalizione, per discutere le sue anche legittime perplessità». Non si placano le polemiche tra il partito di Fini e il capogruppo di Forza Italia Rosso Non è escluso un vertice tra i gruppi della Casa delle Libertà Un momento del convegno che si è svolto l'altra sera sul problema inceneritore

Luoghi citati: Italia, Milano, Montecarlo, Piemonte, Vienna