«Iddu» lancia bombe vulcaniche E' ritornata la paura a Stromboli di Fabio Albanese
«Iddu» lancia bombe vulcaniche E' ritornata la paura a Stromboli CHi COSA SUCCEDE DURANTE UNA COLATA E' RIPRESA L'ERUZIONE, MASSI INCANDESCENTI SU GINOSTRA «Iddu» lancia bombe vulcaniche E' ritornata la paura a Stromboli Fabio Albanese STROMBOLI Prima la cenere rossa; poi l'esplosione, fortissima, che ha lanciato a centinaia di metri di distanza «bombe» vulcaniche, piovute poi sulla piccola frazione marinara di Ginestra provocando danni ma non feriti. Così, ieri mattina intornò alle 9,15, lo Stromboli ha ricordato ai vulcanologi, ai tecnici della Protezione civile e agli abitanti dell'isola che l'eruzione non è ancora conclusa: «L'esplosione è probabilmente legata a^la grande energia interna del vulcano, che si è liberata così perché i crateri erano quasi completamente ostruiti», spiega la vulcanologa dell'Ingv di Catania Sonia Calvari che l'esplosione l'ha vissuta «in diretta», dall'elicottero che stava sorvolando il vulcano. «C'erano segnali - prosegue - che facevano prevedere che potesse esserci una nuova esplosione, ma non con questa energia». La Calvari, assieme ad alcuni colleghi e ai piloti dell'elicottero, stava sorvolando i crateri e l'esplosione ha provocato uno spostamento d'aria che ha spinto lontano l'elicottero, subito «ripreso» dal pilota, ma che ha ovviamente messo paura anche agli esperti e compassati vulcanologi. Per i vulcanologi l'esplosione, avvenuta dal cratere di Nord Est, «E' stata come se fosse saltato il tappo dello spumante». Subito dopo, un'immensa nube vulcanica ha avvolto l'isola, anche se poco dopo si è dissolta. Dopo la sfuriata di fine d'anno, con l'enorme frana finita in mare e l'onda anomala che ha colpito alcuni centri abitati dell'isola provocando danni e apprensione, l'attività vulcanica dello Stromboli sembrava in fase calante. Ma era dall'inizio del mese che qualcosa stava cambiando e già lo scorso 3 aprile c'era stato un altro «botto», seppure di minore violenza. Quello di ieri mattina ha invece provocato danni. Una «bomba» vulcanica è piovuta sulla casa di Gianluca Giuffré, uno dei 27 abitanti di Ginostra, provocando un vasto squarcio nel tetto e devastando una stanza; un'altra ha abbattuto un pezzo del muretto di recinzione del cimitero; una terza «bomba» ha distrutto una preziosa cisterna d'acqua; nelle stradine della parte più a nord della frazione ci sono buche del diametro di due-tre metri provocate dalla pioggia di massi, alcuni del peso di una tonnellata, sputati dal vulcano. «Certo, abbiamo avuto paura - dice Giuffré - ma di qui nessuno vuole andare via». La Protezione civile, che dalla fine dello scorso anno tiene sotto stretta sorveglianza lo Stromboli e che negli ultimi giorni aveva aumentato la presenza di esperti proprio per i segnali che andavano intensificandosi, è intervenuta in appena un quarto d'ora. «E' accaduto quello che in un certo senso ci aspettavamo - dice il direttore della Protezione civile Bernardo De Bernardinis - il sistema è ancora sotto tensione e occorre tempo per capire. Potrebbe essere la fase finale dell'eruzione oppure la ripresa». De Bernardinis ritiene «inutile e impensabile» un'evacuazione di Ginostra: «L'esplosione non ha provocato vittime dice - perché dove sono caduti i massi lavici non c'era nessuno, né poteva esserci qualcuno perché lì l'accesso è stato vietato». Aspettare e osservare cosa accade. E' questa ora la «consegna» che si sono dati gli addetti ai lavori. Lo dice De Bernardinis, lo ripete il direttore della sezione vulcanologia della Commissione Grandi rischi Roberto Scandone, lo ribadiscono gli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania. Sperando che stavolta il peggio sia finalmente alle spalle. Nessun ferito L'esplosione è stata violentissima. La lava ha sfondato una casa La Protezione civile «C'erano segnali ma per ora non c'è pericolo» «E' successo quello che ci aspettavamo Il sistema è ancora sotto tensione Bisogna aspettare e vedere cosa succede questa è la consegna» Superficie deirisola: 12,6 kmq Lg Abitanti: circa 350 /^ STROMBOLI ^s^scità '~".vFi«)grande .lBartdl^#Sv '^-.vs.Vintì&pp Stmmb# ^ Sciara del fuOCCK 'v-":; Ginostra V GINOSTRA Alcuni massi sono caduti sulla frazione di Ginostra, località di 30 abitanti raggiungibile solo via mare izzillo ^ L'ESPLOSIONE Ore 9,30. Violenta esplosione. Dal cratere sommitale fuoruscita una colonna di fumo e cenere lavica alta oltre 1.550 metri LE CAUSE Secondo gli esperti dell'Ingv, l'esplosione sarebbe legata "alla grande energia interna del vulcano che non ha trovato sbocco perché i crateri erano quasi completamente ostruiti" Stromboli si è risvegliato dopo mesi di calma apparente L'ERUZtPNlE VULCANICA 1 ) CUPOLA LAVICA [2) CRATERE 3 )C0ND0n0 VULCANICO [4) MAGMA rigonfiamento dell'edificio vulcanico dovuto ad un accumulo di lava molto viscosa depressione sulla sommità o sui fianchi in cui sfocia il condotto vulcanico camino attraverso cui sale il magma prima di sfociare nel cratere materiale fuso ad alta temperatura (trai900ei1200o centigradi) che si trova all'interno della Terra 5) BOCCA 6 NUBEPIROCLASTICA 17 CAMERA MAGMATICA 8 LAHAR apertura attraverso la quale fuoriescono i prodotti vulcanici movimento laterale ad alta velocità di materiale piroclastico zona di accumulo del magma sotto la superficie terrestre movimento di materiale piroclastico impregnato d'acqua depos tatosi sui fianchi del vulcano COSA ESCE DALLA BOCCA DEL VULCANO PIROCLASTI Tutto il materiale solido (ceneri, lapilli, bombe) emesso durante un'eruzione esplosiva — BOMBA Materiale di grosse dimensioni (oltre i 64 cm di diametro) Olava Magma eruttato in superficie LAPILLI Materiale di diametro tra 5 e 50 mm CENERE Materiale di diametro inferiore ai 2 mm
Persone citate: Bernardo De Bernardinis, De Bernardinis, Gianluca Giuffré, Giuffré, Roberto Scandone, Sonia Calvari
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