Klein drogato invade il campo «Ma ora basta, mi farò curare»

Klein drogato invade il campo «Ma ora basta, mi farò curare» LO STILISTA HA ANNUNCIATO CHE ENTRERÀ IN CLINICA Klein drogato invade il campo «Ma ora basta, mi farò curare» Ha interrotto una partita di basket al Madison Square Garden per parlare a un giocatore Subito allontanato non ha resistito alla vergogna: voglio smetterla con questa vita di eccessi Roberto Fiori NEW YORK Moderno, sofisticato, sexy, minimal. Ma anche tanti pettegolezzi per una vita spesa tra gli alti e bassi di sesso, droga e miliardi. E' su questa filosofia che Calvin Klein, il re americano dello stile apparentemente trasandato, ha costruito il suo impero. Oggi fa scalpore con un'altra notizia: l'annuncio che sta seguendo un trattamento medico per disintossicarsi dall'abuso di droghe. Una dichiarazione che arriva due settimane dopo una brutta figura rimediata al Madison Square Garden, durante una partita di basket tra New York Knicks e Toronto Raptors. Il re di jeans e profumi si è alzato dalle poltrone della prima fila per andare verso il giocatore Latrell Sprewell, che stava effettuando una rimessa. Lo ha preso per il braccio come per dirgli qualcosa e ha interrotto per qualche istante la partita. Sprewell, imbarazzato, aspettava l'intervento della sicurezza, che è arrivata subito dopo, ma non è bastato ad impedire che reporter e paparazzi immortalassero la scena. Un incidente che ha rivelato le incerte condizioni psicofisiche di Klein e posto interrogativi sulle ripercussioni e sul ruolo dello stilista sessantenne nell'azienda che porta il suo nome. Sex-appeal in continua evoluzione e uomo dalle mille contraddizioni, più volte ha sorpreso con messaggi pubbUcitari ad alta tensione, che hanno turbato anche in presidente Clinton. Negli anni Novanta suscitò polemiche lanciando in passerella r«herom chic»: modelle paUide ed emaciate stile Kate Moss, con gli occhi segnati come dall'abuso di qualche sostanza stupefacente. «Per molti anni sono riuscito a regolare la mia dipendenza dalla droga con una presenza continua al consiglio di amministrazione ed alle riunioni», ha dichiarato lo stilista. «Tuttavia, recentemente ho subito una battuta d'arresto e ho smesso di presenziare alle riunioni regolarmente. Per fortuna e grazie anche all'aiuto di altre persone, sono riuscito a riconoscere il problema. Ed ora sto seguendo un nuovo trattamento per ritornare a uno stile di vita sano e produttivo». Non è la prima volta che il creatore di moda entra ed esce dai circoli della Manhattan che conta, alternando il genio delle sue invenzoni alla sregolatezza di matrimoni andati male, apparizioni notturne nei locali gay, amicizie compromettenti. Lo staff dell'azienda ha rifiutato di specificare il tipo di cura a cui Calvin Klein si stia sottoponendo. Nel 1988, lo stilista era stato ricoverato all'Hazelden Institute una clinica per tossicodipendenze miste che sembra un campus universitario e sorge nel Minnesota per una riabilitazione contro l'abuso di alcool e droga. lire della moda americana ha però precisato che vorrebbe continuare il suo attuale lavoro di «consulting creative director» alla «Calvin Klein» Inc. L'azienda è stata recentemente acquistata dalla Phillips-Van Heusen, la più grande fabbrica di camicie negli Usa, per 400 milioni di dollari in denaro, più 30 milioni in azioni e dìù di 300 milioni in diritti d'autore egati ai redditi nel corso dei prossimi 15 anni. «Vera icona della società americana», come lo ha definito la rivista «Vogue», lo stihsta che per primo ha saputo coniugare moda e comunica- zione di massa è nato e cresciuto a New York, in un modesto quartiere del Bronx. Dopo aver lavorato per diverse case di moda, Klein lancia il suo marchio nel 1968 con un capitale di circa 20 milioni di lire, messo a disposizione dall'amico d'infanzia Barry Schwartz. Il successo arriva grazie all'abbigliamento intimo: le fotografie in bianco e nero del rap- per Marky Mark che indossa solo mutande Calvin Klein, per l'obiettivo di Bruce Weber, fanno il giro del mondo. Sempre negli Anni '80, la campagna per i jeans CK: per mezzo milione di dollari Brooke Shields lascia intendere di non indossare null'altro sotto il pantalone aderente. Il lancio delle fragranze vede per la prima volta l'utUizzo del nudo per pubblicizzare un profumo. Una delle ultime bufere risale al 1998, quando Calvm Klein è costretto a ritirare una campagna pubblicitaria per la linea mtimo dove i protagonisti sono bambini. L'accusa è quella di promuovere la pedofilia. L'andamento finanziario del gruppo ha subito alti e bassi: gli ultimi dati indicano un fatturato di 160 milioni di dollari e un passo di crescita attorno al 6 per cento. «Per anni sono riuscito a controllare la mia dipendenza ora non è più così ma continuerò a lavorare» Calvin Klein, a sinistra mentre viene portato vìa dal campo di gioco

Luoghi citati: Manhattan, Minnesota, New York, Usa