La guerra fredda rinasce sul web

La guerra fredda rinasce sul web La guerra fredda rinasce sul web Un misterioso sito russo diffonde controinformazione Jacopo lacoboni Anche la Russia satellitare e internettiana, non Al Arabija o Al Jazeera, accende un video per dare la sua versione, lievemente diversa da quella Cnn: cos'è, la guerra fredda postmoderna? Najaf, per la prima volta dall'entrata in Iraq gli angloamericani sono stati accolti dalla popolazione locale festante (Cnn); Najaf, "angloamericani respinti strenuamente dagli abitanti della città". Cinquecento iracheni uccisi nella battaglia per prendere l'aeroporto di Baghdad (Nyt); no, "le unità americane che hanno occupato l'area dell'aeroporto non hanno incontrato significativa resistenza". Distrutte le divisioni Medina e Hammurabi della Guardia repubblicana (Times); macché, "la notizia della distruzione della Medina e della Hammurabi non riceve conferme. Sulla via dell'avanzata angloamericana sono stati trovati i resti di soli ottanta veicoli corazzati, appena il 20 per cento di ognuna delle divisioni dell'esercito iracheno". Da dove arriva così acre smentita alle informazioni provenienti dal comando militare alleato in Qatar? Dal Cairo, Baghdad, Dubai, annunciatori barbuti, veline filoarabe e teleconduttori sosia di Saddam? No, dalla neutrale Russia. Più preci¬ samente, dal suo Glavnoye Razvedyvatelnoy Upravleniyem (o GRU), una delle principali agenzie di intelligence, vicina al ministero di Ivanov e singolare trait d'union tra l'era sovietica e l'impalpabile new age putinana. Assente (ma gli americani non ne sono del tutto convinti) dalla guerra. Mosca sta rientrando alla chetichella nella guerra delle informazioni asimmetriche? Reperti da Kgb, debitamente laicizzati e smaterializzati, la combattono su cavo e satellite, magari rivolgendosi a un influente pubblico d'elite fatto di generali, diplomatici e uomini d'affari ansiosi di conoscere informazioni che torneranno buone per il dopo Iraq? C'è un sito, frequentemente citato e utilizzato dal canale satellitare russo (lo trovate più o meno a metà del decoder), che dall'inizio del conflitto fornisce analisi dettagliatissime e previsioni che nel corso dei giorói si sono rivelate singolarmente indovinate. Se avete un'amica lau- reata in slavistica che ve lo traduce si chiama iraqwar.ru, ne esiste però versione in inglese (aeronautics.ru). Il gestore di Venik's Aviation, anonimo, non sembra uno qualunque. Ammette candido, "utilizzo fonti militari, dispacci della Difesa, intelligence radar, intelligence tv, sistemi di posizionamento satellitari": la guerra fredda postmoderna, nuovi Mitrokhin vecchi misteri. Come mai, per esempio, GRU tollera (auspica?) che i suoi rapporti, professionali e ultrascientifici, siano pubblicati, e senza copyright? Risponde sibillino l'uomo; "Non lo so, l'importante è Aere analisi e notizie esatte". Spesso, ci riesce. Per esempio il diciassette marzo. La guerra è all'inizio quando Venik's scrive: "La teoria dell'attacco leggero si scon¬ trerà subito con la realtà di una difesa quasi del tutto irregolare da parte degli iracheni. Presto, a Washington dovranno rivedere la strategia". Accade puntualmente: dopo, i generali più vicini al segretario di Stato Colin Powell faranno pressioni affinché il ministro della Difesa Don Rumsfeld e il fidato consigliere Douglas Feith cambino rotta. Secondo i media americani, occhiutamente seguiti dal Pentagono ed emotivamente colpitissimi dall'imboscata a Nassiriya (primi morti e primi prigionieri americani), dal momento in cui la strategia statunitense comincia a mutare il numero delle vittime, anche tra i civili, sale. Ha superato quota 1300? Quota 1500, come azzardava ieri Al Jazeera? L'intelligence russa avanza dubbi, confermando una perplessità dello storico più avveduto, John Keegan: "Nella prima guerra del golfo i corpi dei morti venivano ritrovati, nella seconda dove sono?". Soprattutto, domanda Venik's, do¬ v'è l'esercito di Baghdad? Su un punto, più di altri, i resoconti russi colpiscono: la Guardia repubblicana? Praticamente non s'è materiahzzata. L'aeronautica, che dovrebbe possedere dai 50 ai 75 Mig25, Mig29, Su25, Mirage FI, perfettamente funzionanti? Non si è fatta vedere. La difesa aerea? I lanci di SAM sono stati "estremamente rari". È la guerra contro il nemico che non c'è? No, significa che la guerra, a dispetto delle numerose vittime accertate, viene (anche) "sceneggiata da media toppo vicini ai combattenti". Ocorre la "terza via" russa? Come Al Jazeera english, "yenik's" per due giorni è stato vittima di "eccesso di richieste di accesso". Tradotto dal salamelecco internettiano significa una cosa: hackeraggio, e almeno un'altra: fuori dal video può ben esserci qualcuno che non ha interesse a trasformare la (comoda) guerra delle opposte propagande nella (ambigua) prima guerra fredda postmoderpa. «Venik's» sostiene di utilizzare fonti della Difesa e della Intelligence e smentisce sistematicamente le versioni fornite dagli occidentali II responsabile degli Esteri russo Ivanov, il sito «Venik's» sarebbe legato al suo ministero

Persone citate: Colin Powell, Douglas Feith, Ivanov, John Keegan, Mitrokhin