Quindici anni di cultura Stati generali con derby

Quindici anni di cultura Stati generali con derby HAPPENING ALLA FONDAZIONE SANDRETTO Quindici anni di cultura Stati generali con derby I PAOLO FERRARI 1 Cosa è cambiato nella produzione culturale a Torino negli ultimi 15 anni? Se lo chiedono in pubblico artisti, scrittori, musicisti, giornalisti e addetti ai lavori di ogni ordine e grado, chiamati a raccolta per l'intera giornata nelle sale della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo sotto le insegne di «Cultura motrice». Stati generali, insomma. Che si propongono alla città in assetto informale, con un articolato programma di confronti aperti intervallato da buffet multietnici, aperitivi musicali e persino dalla proiezione del derby calcistico. Artefici dell'iniziativa sono l'operatore culturale Paolo Verri e l'agenzie Adfarm 8Chicas di Daniele Amedeo, Cocchi Ballaira e Federica Ceppa; punti di vista differenti già in partenza, facili da interpretare come simboli dell'eterogeneità degli invitati. Anziché di dibattiti, tavole rotonde e convegni, la formula scelta per gli incontri è quella della «jam session», termine mutuato dal jazz per classificare le improvvisazioni dei vari musicisti lasciati agire in libertà su un tema. La prima delle cinque sessioni si chiama «Torino saloon», è dedicata alla letteratura e va in onda alle 10,30; il microfono rimbalza tra il coordinatore Lorenzo Fazio, il fondatore del Salone del Libro, Guido Accomero, Giuseppe Culicchia, Francesco Colombo, Giuliano Scria, Ernesto Ferrerò, Bruno Gambarotta, Luca Bianchini e il musicista trasversale Madaski. La collocazione in apertura non è casuale: proprio la ricorrenza del quindicesimo anni¬ versario della prima edizione dell'esposizione libraria tori- , nese ha ispirato l'ideazione dell'intera manifestazione odierna e giustifica lo spartiacque dei tre lustri. Dopo un aperitivo mondialista affidato alle 12,30 al poliedrico Chef Rumale, i lavori proseguono alle 14 con «Torino light», zona d'incontro dedicata all'arte in cui Guido Curto si incarica di coordinare gli interventi di Luca Beatrice, Caterina Fossati, Philippe Hardy, Lisa Parola, Maria Teresa Roberto e Fulvio Gianaria. All'arte segue il teatro di «Torino Shakespeare», che alle 15,30 vede Gianluca Favetto alle prese con le chiacchiere di Gisella Bein, Gian Beppe Colombano, Richi Ferrerò, Valter Malosti, Graziano Melano, Beppe Rosso, Gabriele Vacis, Paola Rota e Federico Bianco. Chiudono le sessioni i due argomenti di più largo accesso, ovvero cinema e musica. Sul primo fronte, alle 17 è Stefano Della Casa ad impugnare il volante di un «Torino screen» che ospita Marco Boglione, Davide Ferrarlo, Lanterna Magica, Lastrego e Testa, Daniele Gaglianone e l'arrembante Giovanni Spada. Il secondo argomento, vera jam session della situazione, vede alle 20,30 Alberto Campo e Nicola Campogrande «mixare» in diretta gli interventi di Architorti, Fabrizio Gargarone (Hiroshima Mon Amour), Giampiero Gallina (Musica 90), Giorgio Li Calzi, Tiziano Lamberti, Adriano Marconetto (Vitaminici, Marco Mathieu, Luca Morino, Enrico Remmert, Sergio Ricciardone, Roberto Spallacci, Giorgio «Zorro» Silvestri ed Ezio Bosso. Di mezzo, trovano spazio due specialità locali: alle 18, il derby tra Juventus e Torino, proiettato per relatori e pubblico; alle 19,45 la club culture, con Fabrizio Vespa e il team General Elektrik a proporre musica elettronica in rappresentanza della ricca vita notturna cittadina. Tra un incontro e l'altro, punteggiano la giornata le letture di Michele Di Mauro e le incursioni musicali di Mao. Le sessioni sono opportunamente aperte agli interventi del pubbhco, che può partecipare gratuitamente a tutti gli appuntamenti di «Cultura motrice». La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si trova in viaModane 16. ìfóWjK.'

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