Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Bandiera in prestito per salutare il Presidente» - «Errore o ingegnosa truffa agli ammalati?» - «Arriva il corteo pacifista e i taxisti spariscono» - «Rattoppo fatto male, strada a rischio» - «Onestà» Un lettore ci scrive: «L'amministrazione comunale di Asti ha invitato gli insegnanti elementari ad accompagnare gli alunni di 4a e 5a a salutare il presidente Ciampi in visita ufficiale alla città. Per solennizzare l'incontro è stata data agli studenti una bandierina tricolore con manico in plastica del valore di pochi euro. Fin qui tutto bene; il problema è che al termine della visita i bambini hanno dovuto restituire la bandiera! «Tutto questo ha amareggiato i nostri figli e mi pare in contrasto, tra l'altro, con l'invito da parte del Presidente stesso ai Comuni a fornire, gratuitamente, ai cittadini che ne facessero richiesta una bandiera italiana, in modo da avere "un tricolore ad ogni balcone"». Guido Piasso Un lettore ci scrive: «In un ospedale della prima cintura torinese per pagare il ticket per una prestazione medica ho utilizzato il punto all'interno della struttura. La somma che dovevo era di 18,59 euro. Ho inserito un biglietto da venti euro e dopo qualche secondo la macchina mi ha stampato la ricevuta ma mi ha dato come resto soltanto 41 centesimi! Niente male, forse l'euro mancante era un errore, ma un'infermiera mi ha detto che spesso questa macchina sbaglia e si trattiene parte del resto, come lamentato da molti altri utilizzatori. .. «Mi sorge il dubbio che questo sia un modo ingegnoso per estorcere denaro che non finisce di certo al nostro Servizio sanitario nazionale. La facilità della tecnica sta nel fatto che il malcapitato non può mostrare alcuna prova del microfurto, e non gli resta che accettare le scuse del personale medico che nulla ne può. Come si può capire, non è la perdita economica a darmi fastidio, ma il pensiero che se tutti accettano passivamente queste piccole situazioni senza denunciarle, i furbi avranno sempre ^ioco facile. Se invece si tratta di un errore, mi auguro che sia riparato al più presto e che i soldi ingiustamente trattenuti dalla macchina finiscano in opere umanitarie». Marco Ponsero Un lettore ci scrive: «Mercoledì scorso, alle 11, vado in piazza Castello a prendere il tram, ma i mezzi pubblici non transitano. Da via Pietro Micca, ih lontananza, vedo arrivare il corteo dei pacifisti con le bandiere. Mi rassegno a investire 10 euro in un taxi, e cosa scopro? Al parcheggio di piazza Castello i taxi sono numerosi ma, ahimè, di taxisti neanche l'ombra. «Mi avvio mugugnando verso piazza Solferino, dove il parcheggio è perfettamente funzionante, e posso prendere il mio taxi. Ripenso alla vicenda, che è un po' misteriosa; tutti pacifisti i taxisti di piazza Castello, e tutti guerrafondai quelli di piaz¬ za Solferino? Non sta in piedi, e allora mi viene un dubbio. Passare per "crumiro, si sa, è antipatico: non sarà che i taxisti di piazza Castello hanno paura dei pacifisti? Si sa, a far su mille euro di carrozzeria ci vuole un niente. Ma "pacifista" non ha la stessa radice di "pacifico"?». Segue la firma Un lettore ci scrive; «E' mai possibile che si parli continuamente di troppi morti sulle strade, di introduzione della patente a punti, di maggiori controlli e più severi, di sicurezza stradale, e poi si eseguano lavori che mettono seriamente a rischio l'incolumità di automobilisti e specialmente di motociclisti? Questo per segnalare un brutto rattoppo in pieno rettilineo, eseguito per il ripristino del manto stradale dovuto al passaggio di alcune tubature. su strada Cebrosa all'altezza del numero civico 100 nel Comune di Volpiano. Ci sono incappato l'altra notte, sotto la pioggia, rientrando da un sorpasso e ho rischiato veramente di perdere il controllo del veicolo; visto che sono anche un motociclista, nel bene e nel male, non oso pensare a cosa mi sarebbe potuto capitare se fossi stato in moto. Mi piacerebbe sapere dove sono le persone preposte a controllare questo tipo di interventi». Segue la firma Un lettore ci scrive; «L'altro giorno compilo un assegno di 550 euro e lo consegno a mia sorella la quale si reca il giorno successivo presso la filiale per cambiarlo in contanti. Verso le dieci mi telefona l'impiegato addetto allo sportello per avvisarmi che la donna che si era presentata per riscuotere, nel ritirare il denaro aveva fatto cadere per terra senza accorgersene una banconota da 50 euro e lui tempestivamente aveva ritenuto opportuno chiamarmi per restituirmela. Sono rimasto senza parole. L'onestà esiste ancorai». Gaetano Di Fazio speccbiotempi@lastampa.it

Persone citate: Ciampi, Ponsero

Luoghi citati: Asti, Comune Di Volpiano