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Anche Bresso contro Cuba «Non giustifico il regime» DOPO LA POLEMICA SOLLEVATA DA MARCENARO Anche Bresso contro Cuba «Non giustifico il regime» Il rapporto tra la sinistra italiana e Cuba continua a lacerare i rapporti politici e anche quelli istituzionali. La presidente della Provincia di Torino, Mercedes Bresso, senza mai nominarla, ha «censurato» l'assessore Elena Ferro che ieri aveva difeso l'esperienza e i risultati della rivoluzione cubana. Bressc, dopo aver ricordato di esSbre Inimica titolare delle funzioni connesse ai rapporti internazionali», precisa: «La Provincia di Torino ha promosso anche recentemente una attiva cooperazione non con il Governo cubano, ma con gli Enti Locali. Con questa collaborazione non abbiamo mai inteso avallare né giustificare il regime di quel Paese». In ogni caso «la Provincia troverà il modo di protestare con Cuba e di chiedere la liberazione di tutti coloro che sono in carcere solo per aver espresso un'idea diversa da quella di chi detiene il potere». A sollevare il caso é stata la decisione del segretario regionale dei Ds, Pietro Marcenaro, di non partecipare al convegno sul ruolo delle donne nelle lotte di Liberazione, che vede tra gli ospiti d'onore l'Ambasciatrice di Cuba a Roma, per protestare contro l'arresto di 78 dissidenti. Il comportamento di Marcenaro è stato duramente attaccato da Verdi, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e da esponenti di Aprile che hanno difeso l'esperienza iniziata con la rivoluzione guidata da Fidel Castro ed Emesto Che Guevara. Ma qualche frattura si apre anche in questo fronte. Così l'ex assessore all'Ambiente dei Verdi, Paolo Hutter, ha scritto una lettera al consigliere regionale Enrico Moriconi, per ricordargli che «i Verdi hanno sempre appoggiato la posizione di Amnesty International che per prima ha denunciato l'arresto dei dissidenti». E per il capogruppo Ds in Comune, Beppe Borgogno: «La sinistra non può rinunciare a battersi dappertutto, con gli strumenti della politica, per la difesa delle libertà individuali». [m.tr.]