Webber vince la lotteria della Formula Pioggia di Stefano Mancini

Webber vince la lotteria della Formula Pioggia L'AUSTRALIANO PRECEDE BARRICHELLO NELLE PREQUALIFICHE DI SAN PAOLO CHE I PILOTI AVREBBERO VOLUTO CANCELLARE Webber vince la lotteria della Formula Pioggia Stefano Mancini inviato a SAN PAOLO Il più veloce è stato Mark Webber della Jaguar. Bravo e fortunato, perché quando è scoccato il suo turno (penultimo) la pista si stava asciugando, Mentre diluviava, nessuno è riuscito ad avvicinare il tempo di Barrichello: quasi un secondo e mezzo il vantaggio sulle McLaren di Raikkonen e Coulthard, 2 e mezzo su Michael Schumacher, protagonista di un testacoda durante il giro di lancio. La pioggia caduta per ore ieri su San Paolo ha aumentato lo spettacolo e l'imprevedibilità di queste prequalifiche su un giro solo, il cui scopo è determinare l'ordine di partenza delle qualifiche vere, in programma oggi alle 19 ora italiana. Ma ha anche scoperto un'altra lacuna del nuovo regolamento. La norma consente di utilizzare un solo tipo di gomma da bagnato, che deve essere scelta il mercoledì. Se anche i servizi meteorologici prevede5sero un uragano, tutti opterebbero per un tipo di battistrada intermedio. Il ragionamento è: se piove forte scende in pista la safety car, se piove poco uno pneumatico rain ti fa perdere la gara perché troppo lento. Questo discorso vale per il Gran Premio. In qualifica no: sotto un acquazzone, una monoposto con gomme intermedie sbanda persino in rettilineo. Poco c'è mancato che le prequalifiche del Gp del Brasile, terza tappa del Mondiale, fossero cancellate. L'associazione dei piloti, rappresentata da Schumacher, Coulthard e Trulli, ha chiesto di fare una tranquilla parata in pista, senza cronometraggio, per ragioni di sicurezza. Poi la protesta è rientrata, in parte per mancanza di unanimità (Heidfeld, Villeneuve e Webber si sono dissociati) in parte perché la pioggia ha concesso una tregua. D problema si riproporrà oggi. E' ancora annunciato brutto tempo. Sarà una lotteria che potrebbe premiare il Webber di turno, ma anche riattizzare la protesta. Ieri nelle prove libere Pizzonia ha distrutto la sua Jaguar, Raikkonen ha piroettato per 200 metri a fianco del guard rail senza toccarlo, Frentzen si è girato senza conse¬ guenze, mentre nelle prequalifiche Button ha disintegrato due pannelli pubblicitari, Schumi e Montoya se la sono cavata finendo nelle vie di fuga in asfalto. «L'avevo detto fin dall'inizio che non è logico avere a disposizione due pneumatici da asciutto e uno solo da pioggia - brontola il campione del mondo -. E che senso ha dover decidere il mercoledì?». Della sua prestazione non si lamenta: «Il 5" tempo non è male. Io, Alonso e Trulli siamo stati sfortunati, perché abbiamo trovato più acqua degli altri». L'uomo della pioggia è Barrichello. «Peccato, avrei voluto offrire ai miei tifosi il 10 posto», dice. Rubinho è nato a Interlagos, questo sobborgo di San Paolo dove agli inizi degli Anni 70 è sorto il circuito oggi intitolato a Carlos Pace. Dalle tribune, 500 studenti tra i 12 e i. 16 anni non hanno smesso mai di incitarlo. «Sono tranquillo, il venerdì non dà punti. L'importante era avere uno dei quattro migliori tempi (Schumi ha il quinto, ndr). In mattinata non c'erano le condizioni per correre, poi la situazione è migliorata. Questa regola sulla gomma unica da bagnato comunque non va bene». E mentre tutti dissertano di pneumatici, Webber si gode il suo giorno di gloria. Nel suo curriculum c'è un 20 posto nel 2002 a Melbourne, quando guidava la Minardi. Una doppia soddisfazione per lui, australiano di Queam Beyan, entrato nel mondo delle corse grazie al sostegno finanziario dell' amico rugbista David Campese. «Sì, le condizioni della pista mi hanno aiutato - spiega -. Il sesto posto, però, era alla mia portata. La Jaguar si comporta molto bene sul bagnato e in qualifica voglio entrare tra i primi dieci». Partirà per ultimo, incrociando le dita e guardando il cielo. Schumacher 50, nel giro dilanciovaintestacoda Fa discutere la regola suH'impiego di un solo tipo di gomma da bagnato

Luoghi citati: Brasile, Melbourne, San Paolo