I baci di Beckham e gli eccessi del linguaggio-tv di Gigi Garanzini

I baci di Beckham e gli eccessi del linguaggio-tv IN BARBA AL PALO I baci di Beckham e gli eccessi del linguaggio-tv Gigi Garanzini SETTIMANA di rara volgarità, dentro e fuori i confini, A cominciare, per l'appunto, da Sunderland dove prima, durante e dopo Inghilterra-Turchia sono accadute le classiche scene che non si vorrebbero mai rivedere. Hooligans in fermento', tifosi turchi protetti a stento dalla polizia, cariche, lacrimogeni. E poi ai gol inglesi altrettante invasioni di campo, un giocatore turco colpito da un teppista, una rissa finale nel sottopassaggio. Ci ha messo del suo anche Beckham, mandando baci ai turchi subito dopo il rigore del 2-0: «La mia risposta - ha spiegato - alle loro continue provocazioni sui miei gusti sessuali». Forse non era il momento più indicato. Forse era il caso di pensare che l'I 1 ottobre è in programma il ritomo a Istanbul. Ad'ogni buon conto i turchi, noti cultori del fair-play, gli hanno già dato appuntamento a casa loro mimando simpaticamente il taglio della gola. Segnamocela quella data, 11 ottobre. Un'altra sana giornata di sport. VOLGARITÀ'. Dentro le mura, a mantenere ben sopra il livello di guardia il tasso di volgarità hanno pensato i soliti noti. Matarrese, Preziosi, gente fidata che non delude e non tradisce mai. Poi è tornato a esibirsi Sensi, e si capisce che l'indicatore del cattivo gusto è immediatamente schizzato all'insù. Bravo Moratti a non offendersi e a replicare con ironia: anche perché ben consapevole che il pacco-dono Batistuta se l'è confezionato da solo, e che le parole di Sensi non potranno certo smontare un giocattolo che non funziona. Semmai rimetterlo in carica, giusto per una sera. SILENZIO. Il resto di uno sproloquio francamente imbarazzante non merita che un rispettoso silenzio. Salvo una frase, a proposito di arbitraggi: «La Roma non ha detto niente e ha subito tutto». Come si chiamava quel presidente della Roma che dopo la prima giornata, dicesi la prima giornata, aveva minacciato di ritirare la squadra dal campionato? BON TON. Processi televisivi nel mirino. La Camera ha approvato un emendamento alla riforma Gasparri «per adottare misure specifiche di controllo sulle trasmissioni di commento degli avvenimenti sportivi e in particolare di quelle calcistiche». «Credo sia tempo - ha spiegato la relatrice Giovanna Bianchi Clerici- di fare qualcosa contro simili trasmissioni. Questa è una norma che rispetta l'autonomia dei giornalisti, ma cerca di evitare quella super eccitazione che può aprire la strada a fenomeni di violenza». In attesa del completamento dell'iter legislativo, è doveroso segnalare che la signora Bianchi Clerici è deputato della Lega. E questo spiega la particolare sensibilità rispetto alle intemperanze e alle beceraggini televisive, se confrontate con il bon ton irreprensibile di tanti suoi colleghi di partito. O con la titolazione sobria, solo in casi inevitabili sottilmente allusiva, di un quotidiano come la Padania. Serve sobrietà, serve maggior cultura, anche e soprattutto nel mondo del calcio. Congratulazioni dunque a Gianluca Galliani, neo-dottore in Scienze Politiche, per aver saputo coniugare il tifo con lo studio. Titolo della tesi: «Storia del Milan».

Luoghi citati: Inghilterra, Istanbul, Ton, Turchia