Centodieci film per parlare dello Spirito

Centodieci film per parlare dello Spirito INFINITY FESTIVAL AD ALBA Centodieci film per parlare dello Spirito ALBA Opere in concorso provenienti da tutto il mondo, anteprime, incontri, tavole rotonde, un omaggio al cineasta indipendente Corso Salani, personali di autori di rilevanza intemazionale come il documentarista francese Nicolas Philibert (l'autore di «Essere e avere») e il versatile regista russo Andrej Konchalowskij (due rassegne organizzate con il Museo Nazionale del Cinema e riproposte anche dalla prossima settimana a Torino): s'inaugura oggi ad Alba l'Infinity Festival, manifestazione che si propone di esplorare il rapporto tra la settima arte e la ricerca dello Spirito. Centodieci i film, provenienti da trentadue Paesi, inseriti nel fitto calendario di questa seconda edizione guidata da Luciano Barisone e in programma sino a sabato 12 aprile nelle sale Ferrerò, Ordet e Moretta. La cerimonia di apertura comincia alle 18 e prevede la proiezione di «Barbeiros», produzione finlandese premiata al festival di Amsterdam, e «Tishe!» di Victor Kossakovsky, opera che uno dei maestri del documentario russo ha girato dalla finestra della propria casa ritraendo le piccole cose della vita quotidiana come fossero uniche. Alle 20,30 s'inizia invece «Ether» di Velu Viswanadhan, viaggio di un pittore indiano attraverso i riti e i paesaggi del suo paese. Segue, alle 22,30, un film destinato ad approdare nei prossimi mesi nei cinema italiani: . «Auto Focus», nuovo lavoro dell'autore di «American gigolò» Paul Schrader incentrato su un protagonista di una popolare situation-comedy americana. Bob Crane, che conduce una doppia vita: rispettabile padre di famiglia, collezionista di riviste hardcore e regista di pomo amatoriali. Protagonisti, Willem Dafoe e l'ex presentatore televisivo Greg Kinnear («Qualcosa è cambiato»). Fra le altre anteprime si segnala domani sera «L'acchiappasogni», horror che il regista de «Il grande freddo» e «Silverado» Lawrence Kasdan ha tratto da un racconto del maestro della letteratura del terrore contemporanea Stephen King. Si narra di quattro uomini (fra loro, Morgan Freeman) che si riuniscono per l'annuale appuntamento della battuta di caccia, quest'anno più pericolosa del solito a causa di un'imprevedibile presenza. [d.ca.]

Luoghi citati: Amsterdam, Torino