Vai su Internet e ascolta ì Radioheacl

Vai su Internet e ascolta ì Radioheacl UN «ROBIN HOOD» ELETTRONICO HA GIÀ MESSO A DISPOSIZIONE IL NUOVO DISCO Vai su Internet e ascolta ì Radioheacl Il chitarrista: «Le canzoni sono in versione non definitiva» Bruno Ruffìlli LONDRA Il nuovo album dei Radiohead uscirà - salvo imprevisti - il 9 giugno. Si intitolerà «Hall To The Thief» e conterrà quattordici canzoni; sarà disponibile come al solito in vinile e in Cd, e successivamente anche nel nuovo formato Super Audio Cd. Questo nel mondo reale, perché invece, nell' universo parallelo di internet, il disco rock più atteso dell'anno è disponibile già da una settimana, con lo stesso titolo e gli stessi brani annunciati dalla band in un comunicato di pochi giorni fa. Qualcuno ha registrato le canzoni, le ha trasformati! in mp3 e le ha messe a disposizione degli utenti di programmi come Kazaa, Gnutella, LimeWire sparsi in tutto il mondo. Lo stesso è successo con «Meteora», il nuovo album dei Linkin Park, che circolava on line un mese prima dell'uscita ufficiale, nonostante le eccezionali misure di sicurezza adottate dalla Warner. Vittima dei «leakers» - cosi si chiamano i nuovi pirati dell'informatica - anche Madonna, costretta a spedire in anticipo il nuovo singolo «American Life» a tutti quelli che l'avevano legalmente acquistato in formato mp3 dal suo sito: nei network di file sharing il brano si poteva scaricare due giorni prima, e gratis. Con i Radiohead, però, la questione si complica. Nonostante l'ottima qualità dell'incisione, infatti, le canzoni di «Hall To The Thief» non sono ancora completate, come spiega il chitarrista Johnny Greenwood: «Si tratta di versioni appena abbozzate, che risalgono ai primi giorni di lavoro in studio». Registrato lo scorso anno tra Los Angeles e Oxford, il sesto album di Thom Yorke e compagni è stato mixato a febbraio negli Abbey Road Studios (quelli dei Beatles): con ogni probabilità è li che si nasconde la talpa. «Siamo molto contrariati - prosegue Greenwood -. Le canzoni sono buone, ma abbiamo continuato a lavorarci fino a quando non ne siamo stati sodisfatti. Non abbiamo smesso a febbraio, ed è un peccato che possiate ascoltare quelle versioni». E d'altra parte, molti brani del nuovo disco, registrati durante un concerto a Salamanca, erano sul sito ufficiale dei Radiohead già un anno fa: una sorta di work in progress pubblico, un omaggio ai milioni di fan che aspettavano un seguito ad «Amnesiac», uscito nel 2001. Con il gemello «Kid A», pubblicato l'armo precedente, ha aperto la strada al rock del terzo millennio, coniugando come mai prima sperimentazione e melodia, tecnologia e sentimento. «Hail To The Thief» va ancora oltre: più diretto, più incisivo, con voce e chitarra in maggiore evidenza. Un giudizio definitivo appare avventato, ma ballate come «We Suck Young Blood», «Sail To The Moon», la brevissima «I Will», e soprattutto «A Wolf At The Door» entreranno certamente nel cuore dei fan, «Backdrift» e «The Gloaming» sono incursioni nell'elettronica, ispirate ancora una volta al migliore Aphex Twin; a «There There», in uscita il 26 maggio, spetta il compito di anticipare l'album: è forse il singolo meno commerciale dei Radiohead, che pure hanno concesso poco o nulla al mercato. Al momento non è chiaro se la Emi cambierà i piani promozionali. Per ora, la casa discografica si è limitata ad intimare ai webmaster di rimuovere i file dai siti che li contengono, senza nemmeno intentare un'azione legale contro una stazione radio australiana che ha trasmesso tre dei brani rubati. Non sembra probabile che la data di pubblicazione venga anticipata: anche «Kid A» e «Amnesiac» finirono on line - in versione definitiva, però - poco prima dell'uscita ufficiale, eppure debuttarono rispettivamente al primo e secondo posto nella classifica degli album più venduti negli Usa. E c'è chi ha pensato a una manovra pubblicitaria: «Hail To The Thief», infatti, significa «Salute al ladro». Era lo slogan con cui i manifestanti accolsero George W. Bush al momento del suo insediamento alla Casa Bianca dopo le contestatissime elezioni del 2000. Ma potrebbe essere anche un modo obliquo di alludere al Robin Hood virtuale che ha rubato le canzoni per donarle a tutti, in barba al copyright e alle royalties. bruno.ruffilll@lastampa.lt Thom Yorke il cantante dei Radiohead che stanno lavorando al ed «Hail 7o The Thief»

Luoghi citati: Londra, Los Angeles, Oxford, Salamanca, Usa