Zia e nipote rivali in amore di Alessandra Levantesi

Zia e nipote rivali in amore Zia e nipote rivali in amore La famiglia in primo piano anche nel film di Luchetti Alessandra Levantesi «Dillo con parole mie» è un racconto d'estate che si ispira a Rohmer più che alla commedia di costume all'italiana. Lo hanno scritto con Ivan Cotroneo, il regista Daniele Luchetti e la moglie Stefania Montorsi ritagliando in parte su se stessi i personaggi di Stefania (interpretata dalla Montorsi) e Andrea (Giampaolo Morelli), due che si amano ma non fanno che litigare: ci fosse una cosa su cui vanno d'accordo! A un certo punto Stefania ha piantato Andrea sperando che questi avrebbe tentato di farla tornare sui suoi passi. Invece lui è sparito ed è lei che cerca di ricucire lo strappo, lasciando messaggi nella segreteria telefonica. Per Stefania si prospetta un'estate infelice e solitaria, quand'ecco che a scompligliare le carte del destino spunta la nipote quattordicenne. Martina (Merlino), detta Megghy, racconta alla zia di aver perso il gruppo di scout con cui doveva andare in vacanza e, inventandole che la comitiva è diretta all'isola greca di los, la convince ad accompagnarla. Salvo poi a svelare sul traghetto che ha detto un mare di bugie. Lo scopo del viaggio a los è di perdere la verginità con il primo che capita, per essere poi pronta ad accogliere nel modo giusto l'uomo di cui si innamorerà. Nell'isola, fra attacchi di eritema e inutili consigli alla nipote, Stefania continua a pensare ad Andrea senza sapere che il suo ex è lì; e che proprio con lui, potenza del caso, l'ignara Megghy ha deciso di conoscere le delizie del sesso. Sullo sfondo una natura calda e solare, un bianco paesino mediterraneo pieno di giovani vogliosi di spassarsela, e al centro della storia i due trentenni ancora immaturi e l'acerba ragazzina che, presi dalle proprie ossessioni esistenzial-sentimentali, rischiano di precipitare la commedia in dramma. Non sarà così, ne la scorrevole regia di Luchetti il tono del film resta lieve e vivace, a incepparsi è semmai la sceneggiatura che pur ricca di battute e notazioni divertenti, una volta impostati la situazione e i caratteri, non riesce a svilupparli in maniera adeguata. Fatta eccezione per il personaggio di Martina, che per spontaneità e ostinata determinazione ricorda davvero una tipica eroina rohmeriana. «DILLO CON PAROLE MIE» di Daniele Luchetti con Stefania Montorsi, Giampaolo Morelli, Martina Merlino Italia 2003. Commedia TORINO: Ideal, Medusa. MILANO: Gloria, Odeon, Pli- nius. ROMA: Alhambra, Andromeda, Barberini, Delle Mimose, Eurcine, Giulio Cesare, Intrastevere, Jolly, Maestoso, Gulliver, Warner Medici, Feronia, Planet Guidonia, Cineland «Dillo con parole mie» «Dillo con parole mie»

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