«Gruber e Botteri? Veline del Raiss» di Maria Grazia Bruzzone

«Gruber e Botteri? Veline del Raiss» «Gruber e Botteri? Veline del Raiss» Senatore di An all'attacco, Ulivo e Gasparri difendono le giornaliste Maria Grazia Bruzzone ROMA Sul fronte italiano della guerra d'Iraq, dove si combatte a colpi di bombe, veleni e tossine tutte verbali, si è inserito ieri Ettore Bucciero, senatore non notissimo di An, avvocato barese classe 1938, già impegnato nel Msi. Scegliendo come bersaglio le inviate a Baghdad della Rai, lilli Gruber e Giovanna Botteri, che taccia addirittura di essere le «veline» del dittatore iracheno. «Come mai nell'epurazione subita a opera di Saddam dei giornalisti di Cnn, Fox tv, persino di Al Jàzira, solo loro si sono salvate?», si domanda il senatore, esortando il presidente della Vigilanza Claudio Petruccioli a porsi lo stesso quesito e a indagare. Bucciero una risposta naturalmente ce l'ha, anzi, ne suggerisce addirittura due, in alternativa. «0 le "veline" hanno corrotto il ministero dell'Informazione - insinua - e c'è da chiedersi con quali mezzi e fonti, oppure fanno un'informazione gradita al regime mostrando esclusivamente i danni causati da qualche bomba poco intelligente o sbadata». Inevitabile che dalla trincea opposta, quella dell'opposizione, l'artiglieria contrattacchi. Ma il fuoco si allarga a pezzi di maggioranza, e alla Rai stessa. Perché quella del senatore di An non è una battuta dal sen fuggita. Bucciero si rivolge infatti al nuovo dg della Rai Cattaneo per dai-gli suggerimenti in materia: «Do¬ vrebbe fare un po' di conti per valutare se costi meno l'abbonamento al ministero iracheno dell'Informazione di quanto pesi sulle casse Rai la permanenza in Iraq delle inviate». Fine dell'esternazione. Che ignora peraltro il fatto che a Baghdad, insieme a Gruber e Botteri ci sono duecento giornalisti di tutto il mondo, fra i quali anche Gabriella Simoni, inviata di Tg5 e Studio Aperto e Anna Migotto, delTg4. «Volgarità e insinuazioni sessuali su professioniste dell'informazione che hanno avuto il plauso dei vertici aziendali non sono tollerabili», reagiscono i giornalisti del Tg3, invitando il senatore a porgere le sue scuse alle colleghe. Alle quali va il sostegno del direttore del Tgl Mimun, che ne loda «le capacità e il coraggio non comuni». E jsl solidarietà Udc, espressa dallo stesso Marco Follini. Più pesanti le rephche dell'Ulivo. «Il senatore di An Bucciero farebbe bene a indagare sulla sua cultura politica da cui trasuda una volgarità maschilista e censoria che evidentemente le acque di Fiuggi non sono riuscite a cancellare», risponde il Ds Antonello Falomi. Mentre dalla Margherita Renzo Lusetti osserva che «un partito di governo non può usare e tanto meno tollerare un linguaggio così vergognoso» E si chiede: «Cosa ne pensa Fini?». La risposta, sul merito se non sulla forma, arriva da Alessio Butti, capogruppo An in Vigilanza: «L'informazione che giunge dai giornalisti italiani in Iraq è soddisfacente sotto ogni punto di vista. Lo è ancor di più quella resa dagli inviati della Rai i cui servizi sono stati ripresi dalle tv di tutto il mondo». E il ministro Maurizio Gasparri aggiunge una lode ancor più entusiastica: «Le inviate in Iraq hanno surclassato la concorrenza». Le inviate della Rai nella capitale irachena Lilli Gruber (da sinistra) e Giovanna Botteri attaccate daAn

Luoghi citati: Baghdad, Fiuggi, Iraq, Roma