Cinema di qualità, per riflettere

Cinema di qualità, per riflettere i Cinema di qualità, per riflettere Lungometraggi, anteprime, documentari, dibattiti per una settimana ad Alba e al Massimo di Torino JR BBIAMO pensato ad un festival éimmin cui la parola trovi il suo »*iWÉspazio accanto al potere dello sguardo, dove le immagini suggeriscono i modi per rendere mighore l'esistenza, dove gli uomini che hanno fatto i film si mostrino nella loro umanità e diventino testimoni di un tragitto». Sono le parole con cui Paolo PeUegrini e Luciano Barisene, rispettivamente presidente deU'Associazione per il Festival del Cinema Spirituale e direttore dell'Infinity Festival, hanno presentato la seconda edizione in programma dal 5 al 12 aprile ad Alba e, per quanto riguarda le personali di Nicholas Philibert e Andrej Konchalowskij organizzate con il Museo Nazionale del Cinema, al Massimo Tre di Torino (via Verdi 18). Il carteUone si presenta fitto di proiezioni, incontri, dibattiti, prime visioni cinematografiche. Al concorso (la giuria è formata da Marco MuUer, Fernando Lara, Ariel Potter e Marie Vermillard) prendono parte undici titoli in rappresentanza di altrettante cinematografie; fra loro, l'itaUano «Un mondo d'amore» con cui Aurelio Grimaldi prosegue il suo personale ritratto cinematografico di Pier Paolo Pasolini. Fiore all'occhieUo di «Infinity» sono quest'anno le anteprime, titoh che vedremo nelle sale cinematografiche o cominceranno a circolare nei vari festival. Venerdì 11, ad esempio, è atteso nei cinema itahani «L'acchiappasogni», nuovo lavoro del regista de «Il grande freddo». Lawrence Kasdan tratto dal romanzo del maestro del brivido contemporaneo Stephen King e con Morgan Freeman che interpreta uno dei quattrq amici insidiati durante una battuta di caccia da ima forza aUena. E inoltre: «Liberi», film alla Ken Loach firmato dal torinese Gianluca Tavarelli, la nuova opera autobiografica del regista armeno Atom Egoyan «Ararat», il nuovo viaggio nel mondo della pornografia di Paul Schrader «Auto Focus». Le altre sezioni focaUzzano l'attenzione dei cinefiU sul documentario russò e brasiUano, sul cinema israeUano, suUa Svezia e la relativa interessante produzione di cortometraggi. Al fine di non limitarsi ad osservare i film ma anche a discuterne, in alcuni casi anche con gU autori, U Festival di quest'anno propone un fitto programma di «Lezioni di cinema» a cui partecipano Jean-Charles Fitoussi, Corso Salani, Nicolas Philibert, Andrej Konchalowskij; inoltre, tavole rotonde sul documentano russo e brasiliano e, dal 9 al 12 aprile, il workshop sulla scrittura del documentario rivolto ai filmmaker itahani intitolato «Dare corpo allo spirito» e organizzato da Documentary in Europe (per informazioni occorre rivolgersi al numero 011/6694924). Fra i «Percorsi TrasversaU», da segnalare queUo che lega le canzoni («Balseros», «Marry Me», «Le bruit», «L'odeur...», «Saudade do futuro», «Wanted») spesso utihzzate come elemento centrale per far transitare il racconto da un punto all'altro. La musica cubana in «Balseros» e in «Marry Me», due stòrie di fughe, assume un'importanza narrativa fondamentale in quanto informa sullo spirito di un popolo, degnamente rappresentato dai personaggi in scena. Le proiezioni ad Alba si tengono nelle sale Ferrerò, Ordet e Moretta da sabato 5 al 12 aprile, a partire daUe 9 del mattino e sino a mezzanotte. Il programma complessivo della manifestazione è pubblicato sul sito www.infinityfestival.org Daniele Cavalla Una scena del film «Ararat» di Atom Egoyan, uno dei film più significativi presentati al Festival

Luoghi citati: Alba, Moretta, Svezia, Torino