On the road con Fontana

On the road con Fontana FONDAZIONE PER LA F On the road con Fontana Gli scatti dell'autore modenese fissano la magia della Route 66 FOTOGRAFO di livello internazionale, Franco Fontana, nato a Modena nel 1933, inizia la sua carriera negli Armi 60. Da allora pubblica oltre 40 libri ed espone nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri. Firma numerose campagne pubblicitarie per famose aziende e collabora con le riviste più note. Più di 150 scatti di Fontana, riconosciuto dalla critica come uno dei maestri della fotografia del dopoguerra, sono in mostra nelle sale della Fondazione Italiana della Fotografia dal 3 aprile al 15 giugno con un progetto realizzato da Palazzo Magnani di Reggio Emilia e dalla Provincia di Reggio Emilia e curato da Franco Panniggiani. L'esposizione propone immagini inconsuete di un'America percorsa da Fontana, da est a ovest, durante un viaggio negli Usa con quattro amici, attraverso la mitica Route 66. Una strada lunga 4000 chilometri che mizia a Chicago e, dopo aver attraversato otto stati e tre fusi orari, termina a Los Angeles. Quella stessa Route 66 che ritroviamo raccontata da John Steinbeck nelle pagme di «Furore» alla fine degli Anni 30 e citata nel libro culto della Beat Generation che è «On the road» di Jack Kerouac. Cantata dai Rolling Stones, dai The Cramps e più recentemente dai Depeche Mode, la Route 66 rappresenta sessant'anni di storia americana, da quando venne inaugurata, nei ruggenti Anni 20, al tempo delle prime Ford utilitarie, a quando nel 1985 fu trasfonmata in monumento nazionale, diventando un museo a cielo aperto. Fontana ci racconta la storia di una strada diventata leggenda, attraverso foto di paesaggi, scorci urbani, tagli architettonici che ancora parecchio.hanno a che fare con la serie dei Paesaggi da lui realizzata negli Anni 70. La sensibilità cromatica, che si sviluppa in contrasti di colori molto netti, unita all'attenzione per le forme e le geometrie della natura, fanno delle fotografie di Fontana icone della memoria d'una potenza visionaria tale da trovare confronti coi maestri della pittura. Non a caso le sue immagini sono state paragonate ai quadri del pittore statunitense Edward Hopper, eseguiti tra gli Anni 20 e 40, in cui ritroviamo le stesse atmosfere di silenzio e m cui il realismo si combina prepotentemente con un sentimento struggente e suggestivo della scena rappresentata. Così le inquadrature perfette di Fontana delle stazioni Ji servizio, delle case fatiscenti, delle insegne al neon e delle strade deserte evocano tutte le speranze e le illusioni di chi percorse quella gloriosa Route 66 alla ricerca di sogni da realizzare. Il bel catalogo che accompagna la mostra è edito da Skira e contiene testi di Sandro Parmiggiani, Franco Marcoaldi, Fred Licht, Franco La Polla, Franco Mingami e Maurizio Bettelli. Angioia Maria Gili Fondazione Italiana per la Fotografia, via Avogadro 4, mar-ven 16/20; sab e dom 10/20. Intero 6 euro, rld.4,5. tei. 011/544132. Party inaugurale il 3 sera a The Beach (Murazzi) L'immagine piccola è stata scattata In Texas. Qui sopra. Laguna nel New Mexico Hackberry, Arizona: è una delle fotografie in mostra dal 3 aprile in via Avogadro

Luoghi citati: America, Arizona, Chicago, Los Angeles, Modena, New Mexico, Reggio Emilia, Texas, Usa