Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Da Torino per THeste due o tre cambi di treno» - «Per la seconda volta i vigili mi chiedono di pagare multe già pagate» - «Sono due le visite o una soltanto?» - «Fa fede l'atto di nascita» - «Colpevole!» Un lettore ci scrive: «Si fa un gran parlare della tratta ferroviaria ad alta velocità Lione-Torino-Milano-Trieste. E si pretenderebbe, dai francesi e dagli europei, ima appassionata adesione al progetto. Ma come pretenderlo, se proprio Trenitalia sembra non amare né questa tratta né Torino? La convinzione si basa su un dato inconfutabile: nessun treno italiano percorre oggi interamente il fatidico corridoio che si vorrebbe domani "europeo". «Non c'è nemmeno un convo- ' glio che parta da Torino per concludere la sua corsa a Trieste. Chi vuole andarci deve cambiare, magari due o tre volte (con tempi che si allungano e, ovviamente, con tutte le ansie e le incertezze legate alle coincidenze che possono saltare). «Parimenti è del tutto ignorata la derivazione "mitteleuropea" di questa tratta: non c'è traccia dì convogli diretti da Torino al Brennero e poi verso la Germania (c'erano una decina di anni fa, quando il progetto dell'alta velocità era solo fantascienza). Anche qui occorrono due o tre cambi e tempi da lumaca». Segue la firma Ùn lettore ci scrive : «Mi chioso se è davvero ppossibile che il Corpo di Polizia Municipale non sia in grado di verificare se una multa è già stata pagata? E' la seconda volta in due mesi che riceviamo (uno io e un altro mia moglie) il sollecito di pagamento cu due multe diverse; uno arrivato il 15 gennaio 2003 per una multa pagata il 12 ottobre 2002, l'altro arrivato il 5 marzo 2003 per lina multa pagata il 21 novembre 2002. «L'ultima notifica poi ho dovuto andare a ritirarla in via Bellezia perdendo tempo, ore di lavoro e dovendo pure pagare il parcheggio nelle strisce blu d' orario, per giunta, è solo il mattino e sabato è chiuso). «Sono ansioso di sapere come è ((iis)organizzato nel 2003 il Corpo di Polizia Municipale». Segue la firma Una lettrice ci scrive: «Munita di impegnativa dell'Asl sono ricorsa a uno speciahsta che mi ha prescritto un esame diagnostico. Ciò ha comportato per me il pagamento di 3 ticket e per l'Asl la doppia remunerazione dello specialista: una prima volta per la visita e una seconda per la lettura del referto che, secondo lui, è un atto distinto rispetto al momento prescrittivo. A me sembra a dir poco assurdo. Basta il buon senso infatti per capire che siamo di fronte a due atti strettamente solidali: senza la visita non . ci sarebbe esame diagnostico, senza lettura del referto la visita rimarrebbe tronca di senso». Rina Pesce Spado Una lettrice ci scrive: «Sono incappata nello stesso problema della lettrice che la¬ menta l'emissione di codice fiscale con provincia di nascita errata, mi è stato spiegato che fa fede (peraltro comprensibilmente) la situazione esistente all'atto della nascita e su tale atto registrata. Se lei è nata in provincia di Udine, resta nata in quella provincia anche se ora la provincia è un'altra. Non deve quindi preoccuparsi perché il documento è comunque veritiero e valido a tutti gli effetti, soprattutto per pagare tutte le tasse». Segue la firma Un lettore ci scrive: «Rispondo al lettore che si lamenta perché i vigili non hanno vo uto chiudere un occhio sul fatto che non aveva in auto il tagliando dell'assicurazione scaduta da due giorni, in quanto è convinto che ci sono 15 giorni di mora. Innanzi tut- to, se lui avesse dato disdetta della polizza per passare ad altra compagnia la polizza sarebbe scaduta esattamente il giorno indicato sul tagliando. «I vigili non sono tenuti a sapere se questa disdetta è stata fatta oppure no, quindi possono considerare in colpa il fermato. «I 15 giorni di mora sono solamente una cortesia che l'assicurazione usa nei confronti dei suoi assicurati che non abbiano disdettato la polizza, prolungando l'assistenza assicurativa, ma per i controllori seguendo (pianto dice la legge vale sempre la data scritta sul tagliando. Quindi il lettore viaggiava a suorischio «Tengo anche a precisare che l'avviso di scadenza che inviano le compagnie è un puro atto di cortesia, ma non sono tenute a farlo. L'assicurato deve farsi carico anche di ricordare la data di scadenza e presentarsi per il pagamento almeno con un giorno di anticipo onde evitare quanto accaduto all'automobilista che si è rivolto a "Specchio dei tempi" ed ovviamente, dopo aver pagato, deve anche preoccuparsi di tenere il tagliando in auto, a portata di mano». Segue la firma specchiotempi@lastampa.it

Persone citate: Rina Pesce

Luoghi citati: Germania, Milano, Torino, Trieste, Udine