Schumi: «Non cambio il mio modo di guidare» di Stefano Mancini

Schumi: «Non cambio il mio modo di guidare» FORMULA 1: OGGI (ORE 19) QUALIFICHE DELGP DEL BRASILE DI DOMENICA Schumi: «Non cambio il mio modo di guidare» Barrichello: se vinco, mi tuffo sui fans Stefano Mancini inviato a SAN PAOLO Il primo a scendere in pista oggi sarà Kimi Raikkonen. Il suo lo chiamano il «giro dello spazzino», perché elimina polvere e piccoli detriti dall'agfelto. Fiiio all'anno scorso, nei noiosi venerdì della FI, l'incombenza toccava alle Minardi. Non che ci fosse una legge scritta, ma le telecamere dedicano sempre particolare attenzione a una monoposto tutta sola in pista e agli sponsor fa piacere. Altri tempi: la rivoluzione dello spettacolo e del risparmio stabilisce che di venerdì i piloti girino uno alla volta, nell'ordine stabilito dalla graduatoria del Mondiale. Alle 14 ora del Brasile (le 19 in Italia), il semaforo della pit lane di Interlagos si illuminerà di verde e il giovane talentino della McLaren-Mercedes percorrerà tre giri: imo di lancio, uno al massimo della velocità e uno tranquillo di rientro. Subito dopo toccherà al suo compagno di squadra David Coulthard, quindi al quintetto che segue in graduatoria con 8 punti: Montoya (Williams), Barrichello (Ferrari), Alonso (Renault), Michael Schumacher (Ferrari) e Trulli (Renault), secondo una classifica avulsa (il secondo posto vale più di due quinti posti, anche se il punteggio è identico). Seguiranno gb altri tredici piloti. Questo ibrido del venerdì, che la Federazione dell'automobile chiama «qualifiche», serve soltanto a stabilire l'ordine di partenza del sabato. Se Raikkonen ottiene il miglior tempo, per esempio, domani partirà per ultimo e gli spazzini saranno altri. Altra differenza importante: oggi correranno tutti con il minimo di benzina indispensabile, quindi si intuirà chi ha il mezzo più veloce; domani, invece, al termine delle vere qualifiche, le monoposto finiran- no nel cosiddetto parco chiuso con il tappo del serbatoio sigillato. Chi imbarcherà poca benzina farà un giro più veloce (la differenza è di circa un secondo ogni 30 chili), però dovrà fermarsi prima durante la gara vera. A molti piloti il meccanismo piace poco. Schumi guida il partito degli scontenti che fanno buon viso: «Preferivo il meccanismo precedente, perché permetteva di regolare meglio la vettura». Dall' alto è arrivata la stroncatura del patron Bemie Ecclestone: «Vedere in pista una macchina alla volta è di una noia assoluta». Si attende il responso televisivo. Le gare in Australia e Malesia erano state trasmesse all'alba, quella brasiliana andrà in onda in Italia alle sette di sera. «E' presto per pudicare, aspettiamo almeno cinque gran premi», dice Barrichello. L'aria di San Paolo, la sua città, lo carica: «Se vinco, mi lancio dal palco sui tifosi come il cantante dei Guns'n Roses» giura a chi gli ricorda che con la Ferrari qui si è sempre ritirato. La cabala è favorevole: negli anni che finiscono con il 3 ha sempre vinto un pilota autoctono: Fittipaldi (1973), Piquet ('83), Senna ('93). Se toccasse di nuovo a un brasiliano, nessuno scommetterebbe su Pizzonia o Da Matta. Risolti i problemi con il collare di sicurezza Hans copiando un'idea della McLaren, Barrichello sente profumo di successo: «Sono più concentrato che mai, la nostra vettura è competitiva, il mio obiettivo è il titolo mondiale». Raikkonen ha idee analoghe: «Accumulo più punti che posso e a metà stagione vedremo. Presto avremo anche noi la nuova monoposto». Il successo di Sepang non gli ha cambiato la vita: «La mia faccia appare più sovente sul giornale. Tutto qui». Gli attacchi non sembrano turbare la calma di Schumacher. «Non cambierò né approccio né strategie», assicura il tedesco pentacampione del mondo, preoccupato piuttosto dalla sindrome Sars, la polmonite atipica che arriva da Oriente. Dopo il caso di Wurz, il collaudatore della McLaren ricoverato nei giorni scorsi con sintomi sospetti (ma i test hanno avuto esito rassicurante), martedì l'allarme è scattato a San Paolo. Sally Blower, 31 anni, regi¬ sta dell'emittente britannica Itv reduce dalla trasferta in Malesia, martedì si è sentita male ed è stata ricoverata. Le sue condizioni ieri sono migliorate e si esclude il contagio, però l'allarme è scattato. «Il pronto soccorso del circuito non è attrezzato per questa emergenza - ha spiegato il direttore medico del Gran Premio, Dino Artmann -. Qualunque caso sospetto sarà dirottato in ospedale». I meccanici Ferrari al lavoro: oggi (alle 19 in Italia) sono in programma lequalifìche del venerdì per definire l'ordine delle prove di domani