Via libera alle del Mose «Mai più acqua alta a Venezia» di Giacomo Galeazzi

Via libera alle del Mose «Mai più acqua alta a Venezia» Via libera alle del Mose «Mai più acqua alta a Venezia» .unardi: i lavori inizieranno subito e termineranno entro otto anni Un grande scafo di 32 metri primo di 78 paratoie a difesa della città Giacomo Galeazzi ROMA Fumata bianca a Palazzo Chigi: non serviranno più gli stivali a piazza San Marco. Il governo ha dato ieri il via libera al Mose (l'acronimo sta per «modello sperimentale elettromeccanico»), il sistema di dighe mobili per proteggere la Serenissima dall'acqua alta. Dopo 37 anni di attesa, l'ok annunciato ieri dai ministri delle Infrastrutture, Lunardi, e dell'Ambiente, Matteoli, cancella la leggenda della piattaforma salva-Venezia, «regina delle incompiute d'Italia», e la trasforma in «madre di tutte le opere pubbhche». I lavori in laguna inizieranno subito, afferma Lunardi, e termineranno entro otto anni, «con una spesa di sei miliardi di euro». La decisione dell'esecutivo, condivisa dal sindaco ulivista Paolo Costa e dalla Margherita, chiude una vicenda aperta dall'alluvione del novembre 1966 e approdata alla rivoluzionaria chiusura temporanea delle bocche di porto lagunari attraverso una schiera di paratoie a ventola e a spinta di galleggiamento. Per trovare l'intesa ci sono voluti decenni di scontri poUtici, studi ed analisi su modelli fisici e matematici. Alla fine l'opera, progettata dal Consorzio Venezia Nuova, ha messo d'accordo il Comitatone, presieduto dal sottosegretario Gianni Letta. Il 29 aprile sarà il premier Berlusconi a porre la prima pietra. Assieme al Mose partirà un pacchetto di interventi mirati a salvaguardare Venezia: riequilibrio della morfologia lagunare, difesa delle zone più basse della città (inclusa piazza San Marco) dalle maree medio-alte, rialzo dei fondali. Per sorvegliare sul rispetto dei tempi previsti è stato istituito l'Ufficio di Piano e potenziata la «task force» addetta alla segnalazione delle maree. Al meetmg di ieri, che si è rivelato risolutivo, si era arrivati con l'incognita del Comune di Venezia. Il consiglio comunale tre giorni fa aveva approvato a maggioranza un documento in cui si ponevano 11 condizioni per dire sì al maxi-piano. «Il Mose doveva essere megho integrato con le opere complementari spiega il primo cittadmo - la situazione della Serenissima e il Mose sistema solo un aspetto parziale. Sono soddisfatto che il governo ed il Comitatone abbiano accolto le nostre segnalazioni». Canta vittoria' anche Renato Brunetta, europarlamèntare e capogruppo^ Forza Italia nel capoluogo venetesjitÈ un giorno storico per Venezia - afferma -; il governo ha rotto definitivamente con gli etemi compromessi immobilizzanti, le proroghe dilatorie, i tentativi di sottile sabotaggio». A difesa della città più amata nel mondo verrà edificato un grande scafo largo 32 metri e lungo 25, dotato di un pezzo mobile, primo elemento di quelle 78 paratoie che saranno collocate alle tre bocche di porto lagunari. - La «porta» contro l'acqua alta resterà sul fondo in condizioni normali, pronta ad essere sollevata in caso (ai necessità per costituire uno sbarramento invalicabile alla marea. La paratoia, cava all'interno, verrà nempita d'acqua per appesantirla quando dovrà essere posata sul fondo e risultare quindi invisibile dalla superficie. All'approssimarsi dell'acqua alta, però, la jiàràt'oia'è'arà svubtata^nediante* pompe o aria coiiipfeSs'a e, così alleggerita, si alzerà come un ponte levatoio, fino a un angolo di 45 gradi. : Nella versione definitiva (approvata ieri con l'astensione dei comuni di Mira e Chioggia) sono scom¬ parse colonne e passerelle. Rimangono le sole paratie che, in lunga successione, andranno da un'estremità all'altra delle bocche portuali. Saranno fissate a una base di calcestruzzo che conterrà tutti i servizi e le strutture di collegamento. Il progetto prevede la realizzazione di una'conca di navigazione alla bocca di porto di Malamocco, che sarà predisposta per accogliere sia le navi che i rimorchiatori ed appoggio e consentirà il transitò a navi con lunghezza fino à 250 metri. Il costo di manutenzione e gestirne del Mose si aggira sui due milioni di euro l'anno. Secondo il Wwf, però, «restano ancora tutte le perplessità, poiché ci vorranno undici anni prima che il Mose entri in funzione». Nel frattempo Venezia «resterà in babà delle acque alte», mentre atten^ dono ancora di essere adottate le soluzioni graduali proposte dalle associazioni ambientaliste. LA STRUTTURA IIMose è costituito da un grande scafo largo 32 mètri è lungo 25, che ha incernierata una paratoia mobile, primo elemento di quella serie di 78 che saranno collocate alle tre bocche di porto lagunari. IL FUNZIONAMENTO La «porta» contro l'acqua alta è destinata a rimanere collocata sul fondo in condizioni normali, ma è sempre pronta ad essere sollevata in caso di necessità per costituire uno sbarramento invalicabile alla marea'. | LA VERSIONE DEFINITIVA Nella versione definitiva, scomparse colonne e passerelle, rimarranno le sole paratìe. CONCA DI NAVIGAZIONE Il progetto prevede la realizzazione di una conca di navigazione alla bocca di porto di Malamocco. La conca sarà predisposta per accogliere sia le navi che i rimorchiatori di appoggio e consentire il transito a navi con lunghezza fino a 250 metri. Questi i principali «numeri» del Mose: Costo delie paratoie: 2 miliardi di euro. Costo di manutenzione e gestione: 9 milioni di euro l'anno I Tempo di realizzazióne: 8 anni I Addetti: oltre 1000 lavoratori all'anno per 8 anni I Numero delie paratoie: 78 I Dimensioni paratoie: spessore variabile tra 3,6 metri e 5 metri di spessore, lunghezza pure variabile tra 18 e 28 metri, larghezza 20 metri 1 Dislivelio massimo sostenuto tra mare e laguna: 2 metri } Tempo medio di chiusura per un evento: tra 4 e 5 ore

Persone citate: Berlusconi, Gianni Letta, Lunardi, Matteoli, Paolo Costa, Renato Brunetta

Luoghi citati: Chioggia, Comune Di Venezia, Italia, Roma, Serenissima, Venezia