«Jessica ha sparato non ha alzato le mani» di Paolo Mastrolilli

«Jessica ha sparato non ha alzato le mani» «Jessica ha sparato non ha alzato le mani» .e fratture fanno temere che sia stata torturata Nove degli 11 corpi ritrovati erano di americani Paolo Mastrolilli New York Sarà pure stata una magazziniera, ma Jessica Lynch sapeva usare il fucile e non aveva paura di farlo. E forse le ferite che le stanno curando nel Landstuhl Medicai Center, in Germania, sono la prova delle torture subite. Mano a mano che i particolari sulla prigioniera degli iracheni a Nasiriyah vengono fuori, la sua storia somiglia sempre più a un film. Quando il 23 marzo era avvenuta l'imboscata, la ragazza diciannovenne stava guidando un camion cisterna per il trasporto dell'acqua alle truppe. Secondo il Washington Post, una volta attaccata non ha alzato le braccia: «Si è messa a combattere fino alla morte - ha rivelato una fonte del Pentagono -, perché non voleva essere presa viva». «Me lo aspettavo - ha commentato la madre Deadra -, non è una che molla». I racconti sono ancora frammentari, in attesa che lei si senta meglio e possa dare la sua versione. Ma alcune testimonianze locali, e alcune comunicazioni degli iracheni intercettate, proverebbero che Jessica ha imbracciato il fucile e ha sparato fino a quando ha esaurito le munizioni, mentre i suoi colleghi cadevano sotto il fuoco nemico. Un proiettile - era stato detto dalle fonti del Pentagono avrebbe colpito anche lei e per fermarla gli iracheni l'avrebbe¬ ro accoltellata. Ieri sera, però, il padre Gregory ha smentito la ferita da arma da fuoco e la pugnalata. Invece ha confermato le fratture alle gambe e al braccio destro, aggiungendo che Jessica è stata operata alla schiena perché non aveva più la sensibilità nei piedi. Secondo un farmacista iracheno che l'ha curata, «chiedeva sempre di tornare a casa. Sapeva che le truppe americane erano dall'altra parte del fiume e si aspettava che la venissero a prendere». Il giornale Daily News ha scritto che due soffiate avevano rivelato la sua presenza nell' ospedale Saddam di Nasiriyah, e la seconda era stata raccolta da un reporter, Kerry Sanders della Nbc. La fonte irachena gb aveva detto che bisognava fare in fretta, perché i carcerieri stavano torturando la ragazza, e così il generale Franks ha deciso di accelerare il raid di martedì notte. Queste notizie sono ancora da verificare, ma fonti militari hanno detto al Daily News che le due gambe e il braccio fratturato non si spiegano facilmente con l'incidente stradale capitato al suo camion, e contrastano con la sua reazione successiva. In una stanza dell'ospedale, inoltre, i soccorritori hanno trovato una batteria da automobile vicino ad un letto, che forse serviva per torturare i prigionieri con le scosse elettriche. Anche queste sono informazioni provvisorie da verificare, ma ormai il Pentagono L'arrivo di Jessica Lynch in barella alla base di Ramstein, in Germania. La giovane, 19 anni, è rimasta ferita nel corso della sua cattura da parte dei soldati iracheni sarà obbligato a condurre un'inchiesta approfondita, perché il comportamento di Jessica dovrebbe candidarla ad una medaglia al valore. Al momento però, secondo quanto ha rivelato il fratello Gregory, quello che lei vorrebbe di più è una bella mangiata. Mercoledì notte, Jessica ha finalmente potuto chiamare i suoi familiari in West Virginia, e il fratello ha descritto così la telefonata di un quarto d'ora: «Era stanca e affamata. Ci ha detto che non mangiava da ima settimana, e sogna una cena cucinata a casa». Anche altri sogni di Jessica stanno facendo progressi, a giudicare dalle reazioni alla sua liberazione in tutta l'America. Il suo obiettivo, quando aveva deciso di arruolarsi, era mettere da parte abbastanza soldi per pagarsi l'università e diventare maestra. Ora il governatore della West Virginia, Bob Wise, ha promesso di finanziare la sua istruzione in qualunque college pubbhco dello Stato, ma dovrà battere la concorrenza della West Virginia University, la Marshall University e il Liberty College, che hanno già offerto pacchetti completi di assistenza fino alla laurea. Frattanto si è appreso che nove degli undici corpi ritrovati dalle squadre spedali Usa durante l'operazione che ha permesso la liberazione di Jessica appartengono a soldati americani. A rivelarlo è stata la Cnn, citando fonti militari alleate. I loro corpi saranno ora inviati negli Stati Uniti per l'indentificazione. Gli altri due corpi sarebbero invece di soldati iracheni e saranno inviati all'ospedale di Nasiriyah. Il Comando Centrale Usa ha spiegato che due degli undici corpi sono stati rinvenuti in un obitorio e gli altri nove in una fossa nei pressi dell'edificio dell'ospedale.

Persone citate: Bob Wise, Franks, Jessica Lynch, Kerry Sanders