La Stampa - Consultazione Archivio

Il petrolio può spiegare la follia Il petrolio può spiegare la follia CARISSIMO Odb, le cause della . guerra Usa all'Irak sono molte ma d'una in particolare, proprio quella del petrolio, non si è discusso con cognizione di causa. Mi spiego meglio. Studi realizzati nel 1956 dal geo-fisico M.K.Hubbert affermavano come la produzione petrolifera, iniziata con la prima trivellazione di E.L.Drake nel 1859 in Pennsylvania, avrebbe raggiunto nel 1970 il suo punto critico, cioè quando sarebbe stata estratta circa la metà delle risorse terrestri di petrolio; da quel momento l'offerta globale dello stesso avrebbe avuto difficoltà a soddisfare la domanda mondiale. Tale analisi si dimostrò esatta proprio con la prima crisi energetica del 1973, cioè quando il mondo si rese conto per la prima volta della propria dipendenza da questo prodotto di origine fossile. Recentemente i geologi petroliferi Campbell, Laherrère, Ivanhoe, confermando la validità degli studi di Hubbert ed attraverso ulteriori valutazioni e ricerche, finanziate proprio dal governo e dalle compagnie petrolifere Usa, arrivano a considerare che intorno al 2010 l'offerta globale di petrolio comincerà a non più soddisfare la domanda intema Usa né quella mondiale, pertanto da quel momento il mondo occidentale industrializzato dovrà obbligatoriamente diminuire la produzione o i consumi, se non si troveranno le dovute soluzioni energetiche. Di questo problema il governo Usa, ovviamente, ha sempre taciuto ma è mio stupore vedere cone i più importanti mezzi di comunicazione e uomini politici «poco e male» abbiano evidenziato questo aspetto. Bruno Audisio, Torino /^. ENTILE corrispondente.oltre a essere inte^"^ ressante, la sua teoria sembra dare una qualche razionalità alla guerra in Iraq. Razionalità predatoria, prepotente, perversa; ma razionalità, mentre questa guerra a me pare una follia condotta da folli, insensata quanto feroce. Oreste dei Buono