«Macché piromane i testi erano falsi»

«Macché piromane i testi erano falsi» MURATORE ASSOLTO PER GLI INCENDI IN VIA CIGNA «Macché piromane i testi erano falsi» «E' la fine di un incubo. Ero innocente e ho fatto tre giorni di galera. Altro che piromane. Quella notte di giugno stavo rientrando a casa e mi ritrovai con le manette ai polsi...Colpa dei miei precedenti penali, roba vecchia, però, ma tanto è bastato per accusarmi di essere di nuovo un delinquente». Antonio Pasquino, 52 anni, fa il muratore, è sposato e ha tre figli. Un giorno un inquilino di via Courmayeur vede dalla finestra un uomo che sta armeggiando attorno a un'auto parcheggiata. Ha in mano stracci imbevuti di benzina, li spinge sotto l'auto. Poi tenta di accenderli. L'uomo chiama subito la polizia e, in pochi istanti, la volante interviene. Antonio Pasquino era nei dintorni «con un fare sospetto». * Così, soprattutto dopo la testimonianza - allora «troppo» precìsa - il muratore sì ritrovò in manette al commissariato. Nel frattempo spuntavano fuori una serie dì altri episodi, simili, avvenuti in quel periodo, tutti nelle vie vicine. Auto rigate, incendi, attentati misteriosi. Emerge così il sospetto che possa essere luì lo stesso piromane, una specie dì attentatore «seriale», con lo scopo di terrorizzare i vicini di casa, soprattutto. In dodici sì sono presentati ieri al processo per raccontare le loro disavventure. Invece Pasquino, assistito dal legale dì fiducia, Riccardo Salomone, è stato assolto. Con gli incendi di via Cigna e dintorni lui non c'entra. «I tre giorni dì cella sono stati un inferno. Avrei voluto morire. Mìa moglie e i miei figli sì vergognavano, avevano paura. E io stesso non sapevo come difendermi da queste accuse, veramente incredibili. Credo che sìa stato un errore di persona, non so. Ho anche rischiato dì perdere il lavoro. Per fortuna hanno avuto comprensione, sennò come li mantenevo, i miei figli?». Conclude l'avvocato Salomone: «Un processo indiziario ma pericoloso, per Antonio Pasquino, vittima, soprattutto di una serie di sfortunate coìncìden-

Persone citate: Antonio Pasquino, Pasquino, Riccardo Salomone