Solo pizzaiolo, non terrorista: risarcito

Solo pizzaiolo, non terrorista: risarcito AL GIOVANE EGIZIANO LA CORTE D'APPELLO HA RICONOSCIUTO UN «RIMBORSO» DI 83 MILA EURO Solo pizzaiolo, non terrorista: risarcito Accusato di essere di Al Qaeda trascorse più di un anno in cella Khaled Bayoumi, egiziano, 30 anni, ha vinto la sua battaglia: la corte d'appello gli ha riconosciuto un risarcimento di 83 mila euro per «ingiusta detenzione». Lo avevano accusato di esser un terrorista o qualcosa di simile ed invece era solo un pizzaiolo che ha avuto la sfortuna di abitare per un certo tempo in un alloggio dove c'era un affiliato di Al Qaeda. In quell'alloggio di via Tonale 28, in zona Mirafiori, erano state trovate nelrottobre'98 anche delle armi. E per Bayoumi erano incominciati i guai. Si era trovato così coinvolto in una storia di terrorismo e la sua vita era andata in tilt. «Un calvario terribile - tutti mi hanno abbandonato, compresa la mia fidanzata con cui stavo per sposarmi. Ho perso il lavoro, la casa, la fiducia degli amici». Khaled, laureato in psicologia, era arrivato in Italia nel '97 ed era andato a vivere in via Tonale. Con lui c'era il sedicente Roger Naji, l'uomo dalla tre identità, ricercato anche dalla Cia dopo il fallito attentato all'ambasciata Usa di Tirana. Il vero nome del terrorista era Misbah Ali Hassanyn'Azab, ma aveva un passaporto intestato a Roger Naji, di 27 anni. Da Torino telefonava spesso a Londra e l'indirizzo corrispondeva a un ufficio di Beethoven Street. L'aveva «raccomandato» Mohamed Hayar Zammar, 43 anni, siriano, considerato un espo¬ nente di rilievo della Rete. «Roger, così lo conoscevamo noi, non ci ha mai detto nulla del suo passato. Era un immigrato come un altro, con cui condividevo la stessa stanza - ha raccontato al momento della richiesta del risarcimento Khaled - Non ho mai avuto sospetti. Non ho rancori con nessuno, ma volevo un po' di giustizia. Questo risarcimento servirà a mettermi in condizione di ricostruirmi un'esistenza normale». Aveva chiesto 180 mila euro per un anno, un mese e 20 giorni di carcere e 7 mesi di arresti domiciliari. Poi il tribunale aveva riconosciuto che non poteva esserci alcun collegamento tra lui e le armi trovate in via Tonale. Assolto. I suoi legali Claudio Novara e Massimo Pastore hanno chiesto nelle scorse settimane il risarcimento per l'ingiusta detenzione. E ieri la Corte ha deciso. Ora Bayoumi lavora in una pizzeria, ed è in attesa che venga accolta la sua domanda di sanatoria. Khaled Bayoumi, 30 anni

Persone citate: Bayoumi, Beethoven, Khaled Bayoumi, Massimo Pastore, Mila Euro, Roger Naji

Luoghi citati: Italia, Londra, Novara, Tirana, Torino, Usa