Bilancio, tagliati gli emendamenti

Bilancio, tagliati gli emendamenti L'ASSESSORE PEVERARO: INVESTIREMO 1376 MILIONI DI EURO IN OPERE PUBBLICHE Bilancio, tagliati gli emendamenti Forza Italia polemica sul documento per il rincaro delle tariffe Giuseppe Sangiorgio «Fai quello che devi, accada quello che può». Paolo Peveraro, assessore al Bilancio, ha concluso la relazione sul conto economico di previsione per il 2003 citando Luigi Einaudi, Karl Popper e Niccolò Machiavelli. Ricordando ad un'opposizione che, in conferenze stampa ed interventi della notte precedente, l'aveva attaccato con gli argomenti più svariati, che «ci sono uomini (coloro dai quali erano arrivate le critiche più dure, ndr) che sanno tutto, peccato che questo sia tutto quello che sanno». Al termine, l'assessore ha ricevuto le congratulazioni del sindaco Chiamparino, che l'ha ringraziato per l'esposizione chiara e «brillante» di un argomento «non facile». E Peveraro ha voluto ringraziare il capo del dipartimento Domenico Pizzala, gli uffici e il presidente della commissione, Gioacchino Cuntrò, per il lavoro svolto che consentirà all'amministrazione di spendere, quest'anno, 1401 milioni di euro e di investirne 1376 per opere pubbliche. Subito dopo, si sono riuniti i capigruppo dei partiti presenti in Sala Rossa per ridurre il numero degli emendamenti: intesa raggiunta dopo oltre un'ora, per cui, dalle 507 votazioni iniziali, si è scesi a poco meno di 130, grazie ad un buon ninnerò di accorpamenti. Quindi il dibattito, che prosegue oggi e si concluderà la prossima settimana. In precedenza Forza Italia - il capogruppo Roberto Rosso, il vice Paolo Chiavarino e Luigi Tealdi ha illustrato in una conferenza stampa le ragioni del proprio «no» alla manovra finanziaria. «Anche quest'anno - ha spiegato - la giunta Chiamparino depreda i ceti popolari con aumenti delle tiinffe di sei, sette volte superiori al costo della vita». «In particolare - osserva Rosso - negli ultimi due anni il prezzo delle mense è raddoppiato e la Tarsu è cresciuta in un anno solo, ossia nel 2003, del 15 per cento. Diminuisce, invece, la spesa per la sicurezza pubblica, mentre ai vigili viene dato implicitamente l'ordine di infliggere multe agli automobilisti, senza occuparsi d'altro». L'«antismdaco», infine, annuncia che oggi si recherà dal ministro degli Interni, Pisanu, perché, a suo giudizio, se per approvare il bilancio c'è la proroga al 31 maggio, per le norme che regolano l'attuazione della politica tariffaria, la scadenza resta al 31 marzo, ossia alla mezzanotte di lunedì, ora in cui non era stato approvato neppure il regolamento per l'applicazione della nuova Tarsu. «Se, come penso, avrò ragione io commenta Rosso - il via libera del Consiglio agli aumenti non avrà valore. E le casse municipali si ritroveranno con un buco di 18 milioni di euro».