Olimpìadi a caccia di sponsor e assicuratori di Maurizio Tropeano

Olimpìadi a caccia di sponsor e assicuratori E' STATA PRESENTATA IERI A MILANO LA SOCIETÀ CHE FORNIRÀ I SERVIZI DI CONSULENZA NEL CAMPO DEL «RISK MANAGEMENT» Olimpìadi a caccia di sponsor e assicuratori Torce e Agenzia ascoltati alla Camera: «Tempi rispettati» Maurizio Tropeano «Alla luce del contesto intemazionale creato dopo l'il settembre del 2001 è praticamente impossibile quantificare quanto possa valere oggi un'Olimpiade. Troppe le variabili che entrano in gioco e tra queste c'è il terrorismo». Paolo Rota, direttore generale del Toroc risponde così alle domande di alcuni giornalisti che ieri a Milano hanno assistito alla presentazione della società che fornirà i servizi di consulenza nel campo del «Risk management». Ma allora quanto costerà la polizza di Torino 2006? «Mancano precedenti che possano permetterci di calcolare l'importo sulla base di un'esperienza statistica. Quel che è certo è che agli ultimi giochi invernali di Salt Lakc City l'ammontare complessivo del costo dell'assicurazione fu di 8 milioni di dollari. E' molto probabile che la cifra per Torino possa essere superiore». Irelio Offman, amministratore delegato della Marsh, aggiunge: «In ogni caso è impossibile attribuire un valore di mercato alla voce terrorismo. Del resto questa non è l'unica voce nell'attività di pianificazione del rischio». . E pianificare il rischio serve anche per fare una puntuale pianificazione finanziaria. Ecco perché ieri pomeriggio nel corso dell'audizione di Valentino Castellani, presidente del Toroc, da parte dei deputati della Commissione Ambiente di Montecitorio ha sollevato qualche preoccupazione la fotografia sullo stato di avanzamento della ricerca degli sponsor olimpici. Particolarmente preoccupato è Agostino Chiglia, capogruppo di An in Commissione: «Rispetto ai 450 milioni previsti, ad oggi solo 130 sono certi (85 milioni di euro tra Fiat e Sanpaolo-IMI, il 100Zo del totale assicurato dagli sponsor del Ciò). Castellani ha garantito altri 12 sponsor, per ora segreti, in grado di garantire 10-12 milioni a testa mentre ci sarebbero 70 trattative in corso. Speriamo si concludano in modo positivo altrimenti si rischia di andare incontro ad un bel buco». Castellani, però, getta acqua sul fuoco «gli sponsor arriveranno» - e sottolinea come «il nostro percorso di marcia è giusto». Aggiunge: «Questo è l'anno dei cantieri e nei prossimi mesi ne verranno aperti molti. Abbiamo avuto dei problemi ma sentiamo la giusta pressione delle Olimpiadi e per questo rispettiamo le scadenze». E Domenico Arcidiacono, direttore generale dell'Agenzia 2006, illustrando il cronoprogramma ai parlamentari, conferma «per l'inizio di maggio l'avvio dei lavori per la realizzazione del Palasport Olimpico, dell'Ovai e della pista di bob-slittino-skeleton a Cesane. Tutte le attività risultano comunque in linea con i tempi pianificati». A parte Ghiglia che ribadisce «come i ritardi permangano e continuano a preoccupare» la reazione degli altri parlamentari è più positiva. Così Osvaldo Napoli (Forza Italia) parla di «moderato ottimismo» ma sottolinea come le criticità emergano «sulla variante 589 di Avigliana. I carotaggi più recenti hanno evidenziato la presenza di falde acquifere a profondità non previste e questo comporta una spesa ulteriore di 25 milioni di euro circa». Compatta la posizione dei parlamentari dell'Ulivo. Giorgio Merlo (Margherita), Alberto Nigra e Mauro Chianale (Ds) ed Enrico Buemi (Sdi) sottolineano come sia «indispensabile che non si operino ulteriori azioni di delegittimazione, risultate infondate, (anche provenienti dal Governo stesso) sull'operato del Comitato Organizzatore, ma che si attivi, seppur con le necessarie critiche costruttive, la collaborazione istituzionale». Ghiglia (An) perplesso sulla possibilità di trovare altre aziende disposte a sostenere i Giochi del 2006 Gli organizzatori: «Sono in corso importanti contatti, mentre stanno per aprire i cantieri di molte opere»

Luoghi citati: Avigliana, Milano, Torino