Necropoli sotto il Vaticano «Conferma l'esistenza della tomba di San Pietro»

Necropoli sotto il Vaticano «Conferma l'esistenza della tomba di San Pietro» TRA STORIA E DEVOZIONE Necropoli sotto il Vaticano «Conferma l'esistenza della tomba di San Pietro» «Sono le prime sepolture cristiane mai ritrovate dopo quelle già individuate sotto la Basilica». La scoperta è avvenuta durante i lavori per un parcheggio. «Nessun pericolo di danni a un sito straordinario» CIHA DEL VATICANO Scavando per un parcheggio, trovi la storia; e che storia. La conferma che quella zona del colle Vaticano era utilizzata dai primi cristiani - ma non solo da loro - come cimitero, nell'epoca della grande persecuzione del Primo secolo, quella in cui perse la vita Pietro, «Principe degh Apostoli». Un elemento che rinforza la tesi, sostenuta a suo tempo da Margherita Guarducci, dell'identificazione della tomba scavata sotto la cupola di San Pietro con quella del primo discepolo di Gesù Cristo, Gefa, cioè Pietro. Ci vorranno ancora un paio di settimane per avere una prima conferma dell'importanza - forse eccezionale - degli scavi. Ma già il Direttore dei Musei Vaticani, Francesco Buranelli, suggerisce che si tratta di una «scoperta archeologica importantissima». Nei giorni scorsi ha compiuto un sopralluogo sul sito dello scavo anche l'arcivescovo Francesco Marchisano, il «ministro dei Beni culturali» della Santa Sede; e ha preso atto della possibilità che si tratti di un ritrovamento veramente molto interessante; e di portata molto diversa da quanto si pensava al momento delle prime scoperte. Sembrava in effetti che si trattasse di un «sito funerario molto piccolo» riguardante solo «pochi reperti, tra cui due sarcofagi, imo pagano e uno cristiano, alcuni mosaici pavimentali», anfore e cimeli in terracotta. Ma gli scavi successivi hanno modificato la prospettiva del ritrovamento. La zona è quella dietro la Farmacia, non lontano di conseguenza dalle mura che danno su Via Angelica e su piazza Risorgimento. Adesso «si sta lavorando per portare alla luce il lembo di necropoli rimasto lungo la via Trionfale» ha spiegato Buranelli, aggiungendo che il ritrovamento «è di un indubbio interesse storico-artistico. Per questo abbiamo deciso che alla fine dei lavori presenteremo in modo organico e completo le novità rinvenute». La necropoU di epoca neroniana riguarda sepolture sia pagane che cristiane. Gruppi familiari, probabilmente; e d'altronde nel¬ la zona del colle Vaticano le sepolture erano frequenti, agli albori dell'Impero. L'emozione è comunque grande:«Sono le prime sepolture cristiane, le prime in Vaticano dopo quelle esistenti sotto la basUica di San Pietro. Le prime dopo quella di San Pietro». Il ritrovamento è avvenuto durante i lavori di costruzione di un parcheggio; e imo dei problemi affrontati in queste settimane, dopo il primo ritrovamento, e il sopralluogo compiuto da monsignor Marchisano 1' 11 marzo scorso, era legato proprio ai lavori hi corso. Ma i tecnici hanno appurato con sicurezza che la costruzione del parcheggio non influirà in modo significativo sulle indagini archeologiche. Le due attività «possono perfettamente coesistere perché insistono in due aree vicine ma che non si sovrappongono e, quindi, non interferiscono. Si può scavare - ha affermato il direttore del museo - e nello stesso tempo si può costruire il parcheggio senza intaccare minimamente la scoperta». Qualcuno aveva espresso il timore che durante i lavori si fossero danneggiati i reperti, ma il prof. Buranelli lo smentisce recisamente: «Non ci sono stati danni. Si sta indagando in perfetta armonia con la costruzione del parcheggio». Anche se l'area della scoperta non è eccessivamente vasta, «i reperti sono maggiori» di quanto non sembravano inizialmente. Nel giro di qualche settimana si potrà avere una prima idea, per quanto vaga, dei contomi effettivi della scoperta; per i dettagli, bisognerà aspettare almeno un anno, quando verranno presentati al mondo i risultati delle scoperte compiute. La necropoli pagana e cristiana di epoca romana rinvenuta casualmente in Vaticano durante gli scavi di un parcheggio, avvalora la storica scopertafatta nel 1952 da Margherita Guarducci (epigrafista di fama mondiale) che individuò là sotto le ossa e il vero luogo di sepoltura di San Pietro, martirizzato secondo un'ipotesi accettata anche in mancanza di testimonianze scritte - sotto Nerone, nel 64 dopo Cristo. [m,tos.l ,La cripta che custodisce secondo la tradizione la tomba di San Pietro

Persone citate: Buranelli, Francesco Buranelli, Francesco Marchisano, Marchisano, Margherita Guarducci, Nerone, Via Angelica