«Aree per Tir con merci pericolose» di Fulvio Morello

«Aree per Tir con merci pericolose» LA RICHIESTA DI POLIZIA STRADALE, AMMINISTRATORI E POLITICI DURANTE UN CONVEGNO A SUSA «Aree per Tir con merci pericolose» Si eviteranno rischi di incidenti e inquinamento Fulvio Morello SUSA «Circa il 180Zo delle merci che transitano sui Tir in valle di Susa trasportano merci pericolose ed ancora non esistono aree attrezzate dove possano sostare in sicurezza» ha affermato Simone Balduino, dirigente superiore della Polizia stradale, direttore del Centro Addestramento Polizia Stradale di Cesena ieri mattina intervenendo al convegno «Trasporto merci pericolose» che si è svolto presso il complesso MotorOasi Piemonte a Susa organizzato da Consepi, società di servizi della Regione Piemonte. «E' sempre più urgente la messa a norma delle aree di sosta che garantiscano le incompatibilità dei carichi dei Tir che sono costretti a fermarsi per le esigenze degli autisti - ha sottolineato Simone Balduino -. Un Tir con merci perico¬ lose non dovrebbe mai essere abbandonato in sosta con altri veicoli. Il carico dovrebbe sempre essere presenziato dall'autista se non si trova in un'apposita area attrezzata». A Susa presso il Complesso MotorOasi Piemonte esiste già da mesi una «Truck Station» con una superficie di 25 mila metri quadrati attrezzati per i servizi degli autisti, area rifornimento e aree sosta con telesorveglianza. Non è stata ancora prevista però un'area di sosta per i Tir che trasportano merci pericolose. «Nei periodi di maggior traffico si fermano in quest'area anche 1200 mezzi pesanti al giorno di cui almeno il 15 per cento con merci pericolose. Bisogna al più presto reperire un'area di almeno 30 mila metri quadrati con rilevamento automatico dei carichi all'ingresso e relativa idonea ed automatica disposizione a parcheggio» ha affermato Claudio Bonansea, amministratore delegato Consusa. Secondo uno studio di una società di servizi di Consusa molti Tir viaggerebbero anche con carichi pericolosi non dichiarati. Le merci pericolose sono oltre 3800 (esplosivi, gas, infiammabili, materie corrosive, tossiche ed anche radioattive) e si distinguono in dieci categorie di pericolosità a seconda del numero che il Tir deve avere ben esposto sul mezzo sotto una striscia arancione (2 gas, 3 infiammabile, 4 solido, 5 combustibile, 6 tossico, 8 corrosivo, 9 reattivo). Gli autisti inoltre oltre alla normale patente devono avere una apposita autorizzazione Europea ADR (sicurezza attiva e passiva), cioè dovrebbero sempre sapere cosa fare in caso di un incidente. «Al più presto cercheremo di attrezzare un'apposita area di sicurezza ma per risolvere il problema di queste merci in transito serve con urgenza monitorare la valle con sistemi di identificazione satellitare» ha affermato William Casoni, vice presidente ed assessore ai trasporti della Regione. Giuseppe Cerutti, presidente della Sitaf ha invece sottolineato «l'urgente necessità della seconda galleria sotto 0 Frejus e finanziamenti per attrezzare nuove aree di sicurezza per i Tir con merci pericolose». Ugo Martinat, vice ministro infrastrutture e trasporti, ha confermato «la volontà del Governo affinchè venga realizzata al più presto la seconda galleria al Frejus ma solo per motivi di sicurezza e non per raddoppiare il traffico. Per evitare gravi incidenti dobbiamo inoltre trovare il modo di fermare il transito dei Tir con merci pericolose quando esiste il rischio di poca visibilità per nebbia». A Susa si è proposto di realizzare aree attrezzate per i tir con merci pericolose

Persone citate: Claudio Bonansea, Giuseppe Cerutti, Simone Balduino, Ugo Martinat, William Casoni

Luoghi citati: Cesena, Piemonte, Susa